«È la prevenzione che può aiutare a difenderci da una malattia insidiosa come il Covid-19»

I consigli e i rimedi proposti dal Dr. Gianluca Ferri di “Obiettivo Salute” di Ravenna: «Distanziamento, igiene e disinfezione, integratori per il sistema immunitario…»

RDDi fronte a una malattia per cui non esistono ancora né vaccino né farmaci specifici, la contromossa più efficace non può che essere la prevenzione da fare con intelligenza ascoltando gli esperti.
Lo afferma con convinzione il Dr. Gianluca Ferri, titolare della parafarmacia “Obiettivo Salute” di Ravenna, che riassume qui i consigli dispensati ai suoi clienti sin dall’inizio dell’epidemia di Covid-19: «Tenersi a distanza dalle persone perché il coronavirus si trasmette per via aerea, lavarsi spesso le mani e disinfettare anche le superfici che tocchiamo più spesso, usare integratori che stimolano l’aumento delle difese immunitarie dell’organismo e prodotti che disinfettano le prime vie aeree del corpo a base di clorexidina, soprattutto la gola, per ridurre la carica virale nel caso si venga in contatto con il virus. Il protocollo che consigliamo prevede un integratore a base di cisto, un prodotto erboristico, preparato da noi, nel nostro laboratorio, a base di sostanze naturali immunostimolanti, e la vitamina C».
Le farmacie e le parafarmacie sono tra le attività che non hanno mai interrotto i propri servizi. Per Ferri questo significa giornate con turni da 12 ore dall’inizio di marzo per cercare di rispondere alle esigenze di una clientela che è anche aumentata: «Soprattutto quella aziendale. Fa piacere vedere che molti imprenditori hanno scelto noi per l’acquisto dei prodotti da distribuire al personale. Abbiamo cercato di dare consulenze anche al telefono che mi sembra il minimo indispensabile per un tema così delicato: non sono cose che si possono trattare in una chat come farebbe Amazon».
“Obiettivo Salute” è riuscita a soddisfare le necessità dei suoi clienti perché ha applicato la stessa filosofia con cui si combatte il Coronavirus: prevenzione. «Ho cominciato a capire che era una cosa grave e quando hanno annullato i primi voli da e per la Cina ho avuto la certezza che presto avremmo dovuto affrontare la stessa situazione e ho investito per rifornirmi di prodotti specifici, non per approfittarne ma perché immaginavo che poi ci sarebbe stato l’assalto ai magazzini».
I cinque dipendenti dei due punti vendita di via dell’Aida e via Pavirani lavorano con mascherine speciali da 50 euro ognuna, lavabili con filtri che durano un mese, ai clienti è stato consigliato presto di acquistare mascherine: «Quelle chirurgiche vanno benissimo ma funzionano bene solo se le indossano tutte le persone che si incontrano. In mancanza di altro un aiuto può arrivare comunque da quelle di cotone: vanno tenute al massimo qualche ora, se ne usano cinque o sei in una giornata se si sta tra la gente e poi si lavano, con sapone e acqua corrente».
Ovviamente è stato necessario rivedere anche l’organizzazione dei negozi. Ingressi scaglionati e scaffali di prodotti sistemati per creare percorsi obbligati di entrata e uscita: «Prima di servire ogni persona ci laviamo le mani o le igienizziamo».
Parlando di accorgimenti strutturali, inevitabile guardare alla tanto discussa fase due con le riaperture di più attività.
Ferri ha un auspicio: «Riapriranno imprese che non sono esperte in materia sanitaria ma in altri settori. Sarà fondamentale che vengano date indicazioni precise su cosa fare e come, definendo bene gli obblighi, altrimenti rischiamo che si vada in ordine sparso e dopo un mese avremo di nuovo un’ondata di contagi. Mi auguro che da questa fase di emergenza rimanga un insegnamento: calcolare i rischi e prevenirli».

RD