Nello showroom di Original Parquet una lezione magistrale sulle virtù del legno fra bellezza e funzionalità

Focus sull’incontro dell’esperto Domenico Adelizzi dedicato a varietà, estetica, messa in opera e normative dei pavimenti in legno. Ne parliamo con Giovanni Ballardini, presidente dell’azienda di Alfonsine

 2 21Dopo il successo della conferenza dedicata alle metropoli di Hugh Ferriss nel giugno scorso, nello showroom di Original Parquet ad Alfonsine si è tenuto il 20 ottobre il secondo degli incontri promossi dall’azienda e organizzati da Reclam nell’ambito della rassegna SeDici Architettura. La conferenza in programma è stata dedicata al tema del legno e della sua ampia declinazione nella forma delle pavimentazioni, con una articolata e approfondita relazione proposta dal professore Domenico Adelizzi, autorevole esperto dell’argomento. 

E quale tema più adeguato si poteva svolgere nella ospitale sede dell’azienda alfonsinese, fra le produttrici leader a livello nazionale e internazionale nel campo dei pavimenti in legno di alta qualità? E questo proprio nello spirito delle iniziative della rassegna ideata da Reclam – patrocinata dall’Ordine degli Architetti di Ravenna ai fini della formazione professionale – che oltre a intrecciare argomenti teorici, storici ma anche operativi, si propone di far incontrare e confrontare i professionisti del progetto con le imprese del territorio che offrono prodotti e servizi di qualità per il mondo delle costruzioni.

Ne parliamo, ripercorrendo per sommi capi la conferenza, con il “padrone di casa”, il presidente di Original Parquet Giovanni Ballardini, mentre esprime notevole soddisfazione per gli esiti dell’evento, non solo per la competenza del relatore – «un vero e proprio luminare dell’argomento», sottolinea – ma anche per la folta presenza degli architetti partecipanti, che non hanno mancato di animare l’incontro con domande e riflessioni, in dialogo con Adelizzi.

 2 16Allora Ballardini, la prima evidenza, che anche voi sottolineate presentando i vostri parquet, è la straordinaria naturalezza e versatilità del legno…

«Proprio così, il legno ha un carattere di grande naturalità, capace di mutare, di evolversi nel corso del tempo e delle lavorazioni a cui viene sottoposto, di cui bisogna tenere conto. E in questa prospettiva esprime, in particolare come pavimentazione, anche la sua sempre variabile bellezza. Si tratta anche di una materia prima ecologica che può essere rinnovata, recuperata e anche riciclata. In questo senso è un prodotto ecosostenible».

Un leit motiv della conferenza è stata proprio la tendenza del legno, come sostanza naturale, a subire certi fenomeni quali la temperatura dell’ambiente, i processi di ossidazione, il tasso di umidità, e l’acqua che può essere estremamente deleteria. Una sensibilità da valutare sia per chi lo lavora, progetta, installa e poi dal pubblico che ci convive… 

«Certo, bisogna prestare molta attenzione a questi fattori, lungo tutta la filiera produttiva e costruttiva, fino all’utente finale. Quindi nello stoccaggio della materia prima, nella realizzazione e conservazione dei parquet, in cantiere per la messa in opera e infine come componente importante di un edificio, di una abitazione. Si sente sempre dire che se emergono dei difetti sia colpa del legno, ma nella maggior parte dei casi il problema riguarda come lo si è trattato o meno con le dovute cautele. Va detto che riguarda comunque una certa consapevolezza del materiale con cui abbiamo a che fare, di semplici conoscenze e accorgimenti che prevengono il deterioramente e tutelano in modo ottimale i manufatti».

 2 17Ecco, a proposito di conoscenze tecniche, cautele conservative, perizia costruttiva, oggi anche il mondo dei pavimenti in legno è regolato da suggerimenti, norme e leggi utili, e vari casi vincolanti, per tutti gli operatori del settore, anche a favore del committente finale.

«Negli ultimi anni c’è stata un’importante evoluzione normativa sulla responsabilità di produttori e costruttori, anche a garanzia della qualità e della competenza con cui devono essere prodotti e installati i parquet. Si tratta di certificazioni, schede di valutazione, manuali di istruzione e installazione. Insomma si sta andando verso una regolamentazione sempre più stringente di tutti gli aspetti che riguardano le pavimentazioni in legno. Potrebbe sembrare un eccesso di documentazione burocratica, ma in realtà rappresenta oltreché una tutela dell’utente finale, per garantirsi un’opera “a regola d’arte”, anche una difesa sul mercato per chi lavora con professionalità e competenza su prodotti e servizi di qualità».

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Il presidente Giovanni Ballardini con il prof. Domenico Adelizzi

Nel campo della qualità c’è il valore estetico, la perfezione strutturale, la durata nel tempo, ma sempre più emerge l’esigenza della salute e della salvaguardia ambientale… 

«Certo, una delle questioni più sensibili è quella della componente di formaldeide legata ai collanti dei parquet, in particolare quelli “multistrato”, il cui “abbattimento” ai livelli minimi consentiti avevamo affrontato già da tempo nei nostri prodotti per l’esportazione negli Sati Uniti e in altri paesi, dove ci sono regole molto stringenti per questa sostanza. Ma anche in Italia è prevista per legge una notevole riduzione della percentuale di formaldeide residua, che sfiora lo zero di emissione. Per questo serve ovviamente una certificazione di livello europeo. Certificazioni che riguardano ovviamente anche i “voc”, quelle componenti chimiche volatili legate alle vernici che in diversi casi sono utilizzate per rifinire e dare colore superficialmente ai parquet. La cui percentuale di emissione deve essere inferiore ai parametri di salubrità fissati dalle normative della Comunità Europea, e a cui rigorosamente ci atteniamo. Dal punto di vista della potenziale tossicità di certe sostanze di fabbricazione, come Original Parquet da molti anni abbiamo intrapreso un percorso con i fornitori che punta alla massima ecosostenibilità del prodotti finiti, intercettando anche sul mercato la domanda dei consumatori di crescenti istanze di salvaguardia della salute e dell’ambiente».

Infine, a proposito della domanda di mercato, una “curiosità”: quale “specie legnosa” – come le definisce il professore  Adelizzi – è la più apprezzata del vostro vasto repertorio di pavimenti?

«Presto detto, è il legno della quercia rovere. E stiamo parlando quasi del 90 percento degli acquisti. Credo sia una tendenza fondata su almeno tre motivi: l’ottimo rapporto qualità/prezzo, vista la buona disponibilità di rovere sul mercato europeo; la storicità del suo impiego, che ne fa un prodotto molto affidabile e durevole; infine direi l’aspetto naturale, bello di per sé, ma anche abbastanza neutro da consentire trattamenti di finitura superficiale e cromatica molto ampia e piacevole. Per esperienza, è fra le specie di legno quella più versatile e flessibile sia sul piano estetico che funzionale».

Fin qui il focus della conferenza che però, va sottolineato, si è protratta, in un cordiale scambio di idee fra relatore, progettisti e imprenditori del settore, grazie a un momento conviviale offerto da Original Parquet, incentrato su una ricca proposta di buoni vini e prodotti culinari del territorio a cura dell’azienda agricola “Antichi Salumi” di Andrea Brunelli. Un piacevole “rinfresco” che ha coronato il seminario professionale, nel segno di una generosa e proficua ospitalità.

 

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