Fidatevi dei librai, non di Amazon

 

Librerie 2«Lunghe descrizioni poco utili in relazione alle vicende narrate, sembrano molto noiose al lettore di oggi. È evidente che se il romanzo, lungo e lento com’è, fosse stato scritto ai nostri giorni da un sig. X qualsiasi, nessun editore se la sarebbe sentita di pubblicarlo». Sebastiano recensisce Delitto e Castigo di Dostoevskij.

«Tranne le parti riguardanti la situazione della Russia contadina che mi sono piaciute molto, per il resto dico che ho fatto fatica a leggerlo, non vedevo l’ora che la protagonista si suicidasse tanto mi è risultata antipatica». Urana su Anna Karenina di Tolstoj.

«Dopo le prime 40 pagine ho ceduto… deprimente. Magari si accendeva dalla pagina successiva ma non ho resistito» Riccardo recensisce Alla ricerca del tempo perduto di Proust.

«Non mi ricordo se l’ho detto precedentemente nel mio blog, ad ogni modo i classici mi interessano sempre molto. La prima cosa che devo dire è che questo libro non mi è piaciuto. Come prima cosa non ho apprezzato che la storia ruotasse completamente attorno alla noia della vita di Emma. Un personaggio facile da odiare». Giulia su Madame Bovary di Flaubert.

«Una gran delusione. È come mangiare un panino imbottito senza l’imbottitura: il palato rimane insoddisfatto». Floriana sulla Divina Commedia.

«La mia e una stroncatura alla modalità di spedizione… Il libro acquistato come nuovo ha la copertina schizzata di salsa di pomodoro. Quindi non l’ho letto». Pico su l’Odissea.

«Pesante! In genere mi piacciono le opere di Kafka, ma questo romanzo è molto strano…ho fatto fatica ad arrivare alla fine». Utente anonimo su Il processo di Kafka.
«Non capisco quelli che lo definiscono un capolavoro. È un libro molto lungo a mio modo di vedere, che non si legge facilmente. Senza contare che ha molti buchi narrativi, specie nel finale. Mi aspettavo di più…» Utente anonimo 2 sempre su Il processo.

«Stile démodé arzigogolato compiaciuto aulico prolisso… no proprio no. Molto molto molto lontano dall’essere un capolavoro...». Claire su Lolita di Nabokov.
«È nulla di più che una storia di pedofilia. Potrò sembrare drastica, ma a mio avviso andava proprio censurato». S.C. su Lolita.

«Fa il saputello, logorroico, dispersivo. Per me non è da Nobel (però l’hanno dato anche a Fo!)» Utente anonimo su La montagna incantata di Thomas Mann.

«È da considerarsi un maestro». Roberto recensisce Ho voglia di Te di Moccia.

Le recensioni che avete letto sono vere, lasciate dai clienti di Amazon sul sito. Per ora le librerie sono ancora aperte, fidatevi del consiglio di qualche buon libraio di quartiere su che libri leggere in queste serate casalinghe. L’algoritmo ha fallito. Comprare un libro non è come prendere un phon o un tosaerba. Andate subito però, prima che Conte ci ripensi!

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