Le perle horror di Shirley Jackson, casalinga alle prese coi fantasmi

Shirley Jackson Scrittrice Usa

La scrittrice americana Shirley Jackson

La scrittura dell’orrore ha compiuto i passi decisivi grazie ad alcune autrici che hanno saputo rinnovarla. La capostipite fu sicuramente la Mary Shelley che nella prima metà dell’Ottocento diede alla luce il capolavoro allucinante di Fran­ken­stein.

Shirley Jackson è invece l’autrice americana che Stephen King ha indicato più volte come sua “maestra”. Oggi è conosciuta soprattutto per la storia di fantasmi L’incubo di Hill House del 1959, (oggi trasposto da Netflix in una serie tv dal titolo The Haunting, con un esito non molto convincente).
Ma forse il vero talento della Jackson era per i racconti. Brevi, taglienti, mozzafiato. Adelphi ha pubblicato nel 2007 La lotteria e ora La ragazza scomparsa, tradotto dalla bravissima Simona Vinci (maestra italiana del genere). La ragazza scomparsa è un libricino tascabile di 78 pagine che racchiude tre piccole perle narrative: “La ragazza scomparsa”, “Viaggio con signora” e “Incubo”.

Shirley Jackson soffriva di forti disturbi psichici che la portarono a morire a soli 48 anni a causa probabilmente di un errato dosaggio di psicofarmaci. Morì nel sonno, per un attacco di cuore. In vita era famosa, ma non per i suoi racconti, bensì per gli articoli sull’economia domestica che uscivano in riviste femminili. La sua narrativa era considerata troppo eccentrica e stravagante, non si adattava a una ragazza dell’america degli anni Cinquanta.
Nel libro Paranoia (Adelphi 2018) che raccoglie alcuni suoi testi inediti, ritrovati dal figlio negli anni Novanta, dentro una scatola, la Jackson scriveva: «Sono stanca di scrivere graziose storielle autobiografiche in cui mi fingo una linda casalinga con un grembiule a fiori, che rimescola appetitose cibarie sulla stufa a legna».
Nei racconti della Jackson ogni cosa è diversa da come appare. Il racconto che dà il titolo a questa piccola raccolta è ambientato in un campeggio femminile dove improvvisamente la giovane Martha scom­pare. Nessuno ha idea di dove possa essere finita, eppure alla polizia pare che il campeggio viva nella normalità e che le ragazze non siano affatto scioccate dall’accaduto, nemmeno i parenti giunti fin lì da New York paiono realmente interessati a quanto accaduto.
Ciò che fa orrore è il perbenismo della società, in cui ognuno recita la sua parte, ma alla fine è interessato solo a sé stesso.

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