Ecco perchè gli insetti vivranno più di noi

Cover Insetti

Antropocene. Siamo ormai soliti chiamare la nostra epoca, segnata dagli homo sapiens, con questo termine. Ma non tutti sono d’accordo. Tra questi lo zoologo Maurizio Casiraghi, autore di Vite formidabili. Alla scoperta degli insetti (Il Mulino) che sostiene come questa definizione sia stata data dagli esseri umani, che come al solito si sentono al centro dell’universo, senza esserlo. Se è vero che noi homo sapiens stiamo provocando i danni maggiori all’ambiente, non è però vero che siamo così importanti. Basti pensare che l’80% delle forme animali sono insetti.

Tra questi ce n’è uno che è per gli esseri umani l’avversario più pericoloso. Ebbene sì, ogni animale ha i suoi predatori naturali, a far tremare gli umani, nel cuore della notte, non sono le tigri o gli squali, come qualcuno potrebbe pensare, ma sono le zanzare. Il pianeta Terra è di fatto più il loro che il nostro. Se noi esistiamo da duecentomila anni, loro sono qui da 70 milioni di anni. Tanto per avere un’idea pungevano già i dinosauri, e sono sopravvissute anche alla loro estinzione di massa (e secondo Casiraghi come specie ci sopravvivranno).

E dire che siamo noi ad averle portate in giro per il mondo. La zanzara è un animale molto stanziale: nasce, vive e muore nel raggio di cento metri. E allora come ci sono arrivate qui le zanzare tigre native dell’estremo oriente? Le abbiamo portate noi, dentro copertoni di camion usati, che vengono trasportati per motivi commerciali. Dentro questi copertoni si era accumulata dell’acqua stagnante in cui loro hanno fatto le larve, convinte che si sarebbero dischiuse dove erano nate. E invece… sorpresa, erano in Romagna!

La nostra zona, che è paludosa, è molto favorevole alla proliferazione di questi insetti, che hanno necessità di acqua stagnante. Per questo è da sempre a rischio di epidemie dovute alle zanzare, dalla malaria che nell’ottocento mieteva ogni anno decine di migliaia di persone (anche se all’epoca si pensava venisse dall’aria e non dalle zanzare, le città in cui non ci si ammalava si pensava avessero aria più buona, da qui il nome di Buenos Aires), fino alla recente chikungunya, che nel 2007 in provincia di Ravenna fece ammalare 250 persone, con una vittima. Caso unico in Europa.

Ecco dunque la classifica degli animali per noi più letali: il coccodrillo fa mille vittime l’anno, il cane trentacinquemila, i serpenti centomila, le zanzare arrivano a 750mila, trasportando malattie letali con il loro stiletto. In realtà rimane fuori da questo conteggio l’animale che miete il maggior numero di vittime, che è l’essere umano stesso. Almeno in questo ci tenevamo a primeggiare.

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