279 – Omaggio a Odoacre

279) MATHIEU

Georges Mathieu, “Omaggio a Odoacre”, 1959 (dettaglio)

Tra gli artisti presenti alla mostra dei mosaici contemporanei del 1959 va ricordata la figura di Georges Mathieu. Invitato a partecipare al progetto grazie a Roberto Pagnani, collezionista e figura di rilievo nel panorama culturale ravennate, Mathieu realizzò il suo mosaico a Ravenna, intervenendo direttamente sulla malta e tralasciando di fare il cartone.
È lo stesso Pagnani a raccontare del suo incontro con Mathieu avvenuto a Basilea e delle intenzioni dell’artista: «Era circa la mezzanotte, nel mese di febbraio, ma non faceva freddo, e l’elegante Mathieu uscendo dalla birreria […] mi apparve in abito bleu rigato, come un essere fragile ovattato e imbavagliato da una strana chioma […].Dopo due giorni avemmo modo di riprendere in esame la possibilità – già intrapresa e desiderata dal Conte d’Arquian – di proporre un cartone per un mosaico a Mathieu. Georges Mathieu fu di una gentilezza soave, ma con quella prontezza mentale che lo distingue e lo colloca tra gli uomini più colti della sua generazione, dissentì immediatamente sul cartone sostenendo che egli aveva già studiato la possibilità musiva e che quindi, nel rispetto della propria arte o meglio della sua concezione di un’arte estemporanea, egli avrebbe fatto si il mosaico, ma senza cartone, perché il cartone implica poi il rifacimento di una copia e toglie quindi la spontaneità all’atto creativo».
Il mosaico, intitolato Omaggio a Odoacre, fu definito da Pagnani come «il primo capolavoro del Nuovo Impero Bizantino».

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