60 – Giù le mani!

Sarcofago TraversariAll’interno del Quadrarco di Braccioforte è custodito il sarcofago di Pietro Traversari, un’imponente urna marmorea datata alla fine del V secolo. Su di esso sono scolpite iconografie cariche di significati simbolici come pavoni, colombe, agnelli, il monogramma costantiniano o la croce, le lettere apocalittiche di alfa e omega.
Girolamo Fabri, che lo ricorda ancora presso la Chiesa di San Giovanni Battista, nelle Storie ravennati racconta l’apertura di questa antica urna, reimpiegata per la sepoltura di Pietro, eminente figura della città di Ravenna tra XII e XIII secolo: «Il Franchini, che era uno studioso dell’antichità, esortò l’imolese Alessandro, monaco carmelitano e prefetto provinciale del suo ordine nella Flaminia, a fare aprire il sepolcro di Pietro Traversari, che, come abbiamo ricordato, stava, e sta ancora, presso S. Giovanni Battista. Avendo Alessandro fatto questo, il cadavere del nobilissimo uomo apparve integro quasi in ogni parte, rivestito di un abito di vari colori, con calzari e cuscini di cuoio dorati, ricoperti di foglie d’alloro, col capo cinto da un diadema e con un cingolo, nel quale a lettere greche stava scritta questa frase: “Pietro della stirpe dei grandi Traversari, amico di re, governatore dell’antichissima città di Ravenna, sotto auspici sempre migliori”. Quando però accostarono le mani al cadavere, tutto, tranne le ossa, si ridusse in cenere; perciò, messo il resto da parte, Antonio Franchini con cura collocò le ossa nel medesimo sepolcro».

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