62 – Una pala per San Matteo

Dipinto Baldassarre CarrariNel Museo Arcivescovile sono esposte una lunetta e una pala di Baldassarre Carrari, pittore attivo, tra Ravenna e Forlì, tra l’ultimo quarto del XV secolo e il primo quarto del XVI secolo.
Entrambe le opere, stando a un documento di Sacra Visita datato al 1605, provengono dall’altare di San Matteo nel Duomo di Ravenna.
La pala propone una sacra conversazione: al centro è la Vergine Maria con il Bambino tra i santi Matteo, Caterina, Apollinare e Barbara. L’evangelista è rappresentato con in mano il libro e la penna, Caterina d’Alessandria è raffigurata con la palma simbolo del martirio e la ruota dentata, a ricordo degli atroci patimenti subiti. Santa Barbara, oltre alla palma, regge una torre a ricordare il luogo nel quale il padre l’aveva ingiustamente segregata. Sant’Apollinare, primo vescovo di Ravenna, veste gli abiti episcopali, sul capo porta una preziosa mitria gemmata e ricamata; con la sinistra regge il pastorale, mentre con la destra sorregge un codice aperto. Le mani sono ricoperte da guanti impreziositi da anelli.
La lunetta presenta il compianto sul Cristo morto, una scena che non trova immediata corrispondenza nel racconto evangelico della passione, bensì nasce dalla devozione che medita sul mistero della morte di Gesù. La Madre e l’evangelista Giovanni piangono il Cristo, un corpo rigido e disarticolato, prima che sia adagiato nel sepolcro. In lontananza, sullo sfondo, è raffigurata la città di Ravenna dove, riconoscibile, è l’imponente Mausoleo di Teoderico (nella foto, un particolare della lunetta).

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