53 – Pietro, Apollinare e Martino

Sancta Santorum San VitaleNella basilica di San Vitale la piccola cappella posta alla destra del presbiterio è ̀ormai nota, da secoli, con il nome di Sancta Sanctorum. È da lì che proviene un antico affresco datato alla prima metà del IX secolo che, riportato su tela, è da tempo parte delle collezioni del Museo Nazionale.
Esso raffigura i Santi Pietro e Apollinare insieme a Martino, arcivescovo di Ravenna. Questa pittura, già nota nel XVIII secolo quando furono eseguiti importanti lavori all’interno del piccolo oratorio, fu nuovamente rinvenuta durante i restauri dei primi del ‘900 nella muratura che chiude l’antico ingresso alla cappella.
Al centro è l’apostolo Pietro, chiaramente riconoscibile dai suoi attributi iconografici quali la barba e capelli bianchi e soprattutto le chiavi che stringe nella mano sinistra. Accanto a lui, alla sua destra, è la figura austera di Sant’Apollinare, il cui volto richiama l’effige della basilica classense. Il legame tra i due santi, entrambi raffiguranti con candide vesti, è dato dal fatto che il protovescovo ravennate, per secoli, fu ritenuto discepolo del pescatore di Galilea secondo quanto tramandato innanzitutto dalla Passio Sancti Apollinaris e poi dal Liber Pontificalis. La figura dell’arcivescovo Martino, molto lacunosa, è riconoscibile grazie a un’iscrizione dipinta il cui testo latino oggi è nuovamente leggibile grazie a un recentissimo restauro: Dominus Martinus Archiepiscopus. Gli cinge il capo un’aureola quadrata, tra le mani regge un prezioso codice.

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