Canne marine Seguici su Telegram e resta aggiornato Sabato 25 agosto ha chiuso i battenti con particolare successo la rassegna “O Musiva Musa. Tessere di poesia e musica”, felicemente condotta da Franco Costantini. La serata conclusiva, Amici miei, ha visto Maria Giovanna Maioli, Franco Costantini e il percussionista Maurizio Asero impegnati in un programma dedicato all’amicizia nei versi dei poeti. Fra i testi presentati, abbiamo scelto: CANNE MARINEdi Derek Walcott Metà dei miei amici sono morti.Di nuovi te ne do, disse la terra.No, ridammeli invece come erano,con i difetti e tutto, io gridai. Stanotte posso coglierne i discorsinel flebile brusìo della risaccatra le canne, ma non so camminare sulle lunari foglie dell’oceanoper quella strada bianca, solitario,o galleggiare col moto sognante di gufi senza il peso della terra.Gli amici che trattieni, o terra, sonopiù di quelli rimasti da amare. Le canne presso la scogliera balenano di verde e d’argento;erano esse le lance serafiche della mia fede,ma da ciò che si è perso qualche cosa cresce più forte che irradia il razionale fulgore della pietra,tenace luce di luna, ben al di là della disperazione,forte come il vento che in un varco tra le canne porta davanti a noi quelli che amiamo, come erano,con i difetti e tutto: non più nobili, ma lì. (da Mappa del Nuovo Mondo, trad. di Gilberto Forti, Milano, Adelphi, 1987)Derek Walcott, poeta caraibico, premio Nobel 1992, è nato a Castries, Santa Lucia, nel 1930. Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri Bomboloni