E concedere due ore d’aria agli adolescenti?

 

Sappiamo che può sembrare folle, ma forse non lo è. Se le scuole non sono un luogo sicuro (e no, le superiori di certo non lo sono, forse potrebbero esserlo, ma al momento non è così), potremmo almeno concedere due ore d’aria agli adolescenti? Il pomeriggio, magari, all’aperto soltanto, in piccoli gruppi. Con la mascherina e il distanziamento. Quello che volete.

Ma chiuderli in casa così, senza scuse per poter uscire, con la didattica a distanza, ma davvero? E per quanto ancora?

Gli adolescenti la casa in cui vivono non se la sono scelta, ci sono capitati.

Non frequentano la scuola di prossimità, i loro amici e compagni vivono dall’altra parte della città, nella migliore delle ipotesi. Non possono incontrarsi se non rischiando multe salatissime.

Ora, se non possiamo salvare la didattica in presenza, potremmo pensare almeno di salvare un po’, diciamo solo un po’, della loro socialità in presenza?

Potremmo provare a dar loro un po’ di fiducia sulle misure da rispettare e un po’ di aria da respirare senza costringerli a infrangere le regole?

Possiamo pensare per cinque minuti cinque a una fascia d’età che può stare da sola in casa, autonoma davanti a un computer, ma che davvero non ha nessuna possibilità di uscire di casa in queste condizioni?

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