Il funerale Seguici su Telegram e resta aggiornato Domenica 9 marzo, al Teatro Alighieri, Salome, il dramma musicale di Richard Strauss composto direttamente sul testo omonimo di Oscar Wilde, ha chiuso tra lunghi applausi la Stagione d’Opera ravennate 2007-2008. «E il mistero dell’amore supera il mistero della morte… Io l’ho baciata la tua bocca». Così la perversa Salome, mentre contempla la testa decapitata di Iokanaan. Al di là delle perversioni, per rimanere nel binomio amore-morte abbiamo scelto: Il funeraledi John Donne Chi verrà a coprirmi della sindonenon turbi, né troppo interroghiquella sottile armilla di capelliche m’incorona il polso:il mistero, il segno che non si tocca,l’anima mia visibile,viceré di quell’altra che, andata al Cielo,lascerà questa a vigilare,a preservare queste membra, sueprovince, dal dissolversi. Poiché, se i nervi che diramanodal mio cervello per tutte le membralegano queste membra e fanno un tuttodi me, questi capelliche da un miglior cervellohan forza ed arte, possono farlo meglio.Se pure ella non vollesignificarmi così la mia sorte,ché si ammanetta il prigionieroquando lo si condanna a morte. Checché ella intendesse, con meseppellite il bracciale.Poiché io sono martire d’amoreidolatria potrebbe suscitarese questa reliquia cadessein mano d’altri. Com’era umiltàl’attribuirgli le virtù di un’anima,così è audacia, poichétu di me non vuoi nulla salvare,ch’io seppellisca qualcosa di te. (da Poesie amorose - Poesie teologiche, a cura di Cristina Campo, Torino, Einaudi, 1971) John Donne, poeta e predicatore inglese, nasce nel 1572 a Londra, dove muore nel 1631. Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri Bomboloni