Due antologie a dimostrare che l’horror italiano è tra i migliori

PrDarkitalyovo a essere apodittico: gli autori italiani che scrivono horror sono fra i migliori d’Europa (almeno). Eppure gli editori non li tengono in grande considerazione. Quindi qualcosa non funziona, nonostante il gotico europeo, che ha preparato il moderno horror, abbia trovato la propria linfa in ambientazioni e atmosfere della nostra terra.

Per fortuna esistono gli editori indipendenti, che rischiano in proprio e propongono veri e propri piccoli gioielli, raccogliendo i sogni (incubi?) di curatori attenti e precisi. È il caso di due antologie in distribuzione da pochi mesi, con una selezione di firme di tutto rispetto. La prima, realizzata da Franco Pezzini, si intitola Dark Italy – Best Italian Horror (Acheron Book). Nove fra i migliori autori italiani di “paura” raccontano il lato oscuro della nazione, facendo ricordare come anche un… pallone da calcio finito sul tetto di un capannone possa creare terrore. È il caso del racconto di Cristiana Astori, giallista e sceneggiatrice di Dylan Dog. Con lei si incrociano maestri del calibro di Danilo Arona, Gianfranco Nerozzi, Claudio Vergnani; e scrittori/sceneggiatori come Mauro Boselli, Maurizio Cometto, Davide Mana, Gigi Brigante Musolino, Samuel Marolla. È un piacere sentire i brividi che, leggendo, percorrono la schiena. Unica obiezione (sono noioso, lo so): il titolo in inglese, su una copertina affascinante e raggelante, davvero non ci sta.

ImpeccabiI Signori Della Notte 466698le, poi, l’antologia I signori della notte. Storie di vampiri italiani curata da Luca Raimondi per Morellini Editore, con una prefazione scoppiettante di Andrea G. Pinketts. Quattordici racconti che declinano la figura del Signore della Notte per eccellenza; tornano alcune firme del volume precedente, a dimostrazione di come la loro vena narrativa sia fertile (Arona e Cometto); da segnalare due scrittrici: Silvana La Spina e Lea Valti, che dimostrano come si possano seguire, con originalità, le orme della grande Alda Teodorani. E si conferma autore “nero come l’inchiostro”, Nicola Lom­bardi, che riesce a essere claustrofobico anche… sulle Dolomiti. Lo stesso curatore conferma un precetto spesso dimenticato: la paura arriva anche sotto il sole e la stessa Ortigia, cuore della Siracusa antica, può ospitare vampiri.
Una rassicurazione: in queste pagine gli eredi di Dracula succhiano davvero il sangue e l’anima, non vanno di (orribili) surrogati.

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