Una nuova collana per i fan del Creepy Seguici su Telegram e resta aggiornato Capita sempre più di frequente di trovare perle quasi sconosciute di letteratura popolare proposte da piccole case editrici. Sorprende, ad esempio, il catalogo di Black Dog, realtà nata a Savona nel 2019, che propone opere inedite, scritte a cavallo tra Ottocento e Novecento, e ristampe di vecchi classici, con nuove traduzioni. Con grande coraggio, a marzo, ha aperto una nuova collana, Creepy (curata dallo scrittore Franco Limardi), che presenta racconti di autori statunitensi dei primi del Novecento, editi dai Pulp Magazines. Sono arrivati in libreria due volumi: Parasite Planet di Stanley G. Weinbaum; e Poltergeist di Seabury Quinn. Il primo contiene due titoli di una serie che vede protagonisti “Ham” Hammond e Patricia Burlingame (Il pianeta dei parassiti e I mangiatori di loto): la coppia terrestre tenta di colonizzare Venere. È la prima volta che la fantascienza cambia punto di vista: non sono gli alieni a invadere la Terra, ma gli umani che vogliono conquistare lo spazio. «Il pianeta dei parassiti mi colpì con la forza di un maglio e mi trasformò immediatamente in un adoratore di Weinbaum», ha commentato uno che di fantascienza se ne intendeva, Isaac Asimov. Purtroppo l’autore scrive per meno di 18 mesi; dopo un intervento alla gola scopre di avere un cancro e muore il 14 dicembre 1935 a soli 33 anni. Scoprire Seabury Grandin Quinn è, forse, ancor più stupefacente (1889-1969). Firma di punta della rivista Weird Tales, ha pubblicato 143 racconti, 93 dei quali con gli stessi protagonisti, Jules de Grandin e il suo assistente dottor Trownridge. I due possono assomigliare a Holmes e Watson; o a Poirot e Hastings. Ma Jules, sufficientemente snob da sfiorare a volta l’antipatia, è uno straordinario… investigatore dell’occulto. Insieme all’amico-voce narrante, vive e si muove a Harrisonville, nello stato di New York, città infestata da fantasmi, mostri, scienziati malvagi e altri fenomeni soprannaturali. Da affrontare e sconfiggere. A qualcuno non viene in mente Dylan Dog? La collana ha un valore aggiunto: copertina e illustrazioni interne sono firmate dall’incisore ravennate Enrico Rambaldi, inquietante e cupo come dev’essere chi visualizza storie “raccapriccianti”. Creepy, appunto. Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Letti per voi