Difendiamo le nostre case (e le nostre banche)

La provincia di Ravenna è al ventesimo posto nella classifica dei reati pubblicata come ogni anno dal Sole 24 Ore. Quello che non ci fa dormire alla notte, però, a noi ravennati, è che è ancora una volta la prima in Italia per numero di furti in abitazione (il numero sarebbe quello delle denunce, ma il concetto non sembra sia facile da far passare).

Da questo dato, quello che emerge è inevitabilmente che:

– la colpa è del sindaco, of course, un grande classico sempre valido;

– si vive molto meglio in Sardegna, a Oristano. O in Sicilia, tra Enna e Messina, o perché no, a Catanzaro, nel cuore della Calabria. Che sarebbero le quattro province fortunatamente (per i loro abitanti) in fondo alla classifica, con circa un decimo dei furti in abitazione rispetto a Ravenna (sarebbero sempre denunce, ma vabbè). L’invito ai ravennati che in questi giorni si stanno lamentando sui social è quello di trasferircisi.

– Ravenna è peggio del Bronx, non come quando eravamo giovani noi, che potevamo uscire di casa con la porta spalancata.

– Ci sono troppi stranieri, colpa ancora del sindaco o più in generale del Pd.

Altra fonte di preoccupazione è il primo posto anche in un’altra particolare classifica, quella delle rapine in banca. Che in provincia di Ravenna sono state ben 4 in sei mesi. Quattro. Nella tranquilla Agrigento, o a Monteleone di Calabria, dove si vive molto meglio, non ce n’è stata neanche una, invece. Zero. Così come in altre 70 province italiane. Ma la classifica dice che Ravenna è prima, cazzo. Prima!

C’è solo una soluzione, gente: armiamoci e difendiamo le nostre case e le nostre banche. Oppure votiamo Meloni. Ah ok, già fatto? Allora la “pacchia è finita”!

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