La Notte d’oro? Solo un’altra occasione persa…

La Notte per la cultura, l’hanno chiamata. Non suona bene come Notte d’oro, ma pare che se ne faranno una ragione. Tra gli ospiti ci sono Ascanio Celestini, con uno spettacolo sulla lotta di classe, Luigi Lo Cascio, che ripercorrà un secolo di poesia siciliana, Erri De Luca, i Motus e, per il concerto in piazza, gli Almamegretta. Finalmente, penserà qualcuno, Ravenna punta su nomi di spicco del panorama culturale contemporaneo, dando vita ad una notte bianca diversa, non solo improntata al divertimento fine a se stesso. Già, poi con questo impiccio della candidatura a capitale europea, penserà qualcun altro, non si poteva fare diversamente. E invece. E invece la cruda verità è che la Notte per la cultura si terrà (o si è svolta, se siete dei lettori ritardatari), sabato 26 settembre… a Cesena.
A Ravenna, invece, è confermata la Notte d’oro, naturalmente con i suoi mosaici (il festival pare sia una novità), le passeggiate nel mistero (ancora?), Marescotti (ancora?), Eraldo Baldini (ancora?), l’omaggio a Edgar Hallan (giuro che sul sito della Notte d’oro era davvero scritto così, non so se poi è stato corretto) Poe, Anna De Lutiis che legge Tonino Guerra e poi il gran casino di piazza del Popolo con l’insopportabile diretta radiofonica e l’atteso concerto di Dolcenera (vedi alla voce “sigh”).
Ma è troppo chiedere che la notte bianca di Ravenna diventi davvero qualcosa di più di un pretesto per bere in giro nei locali del centro? Magari un’occasione per investire sulle eccellenze culturali del territorio attive nel campo dell’innovazione. E magari far sì che il paragone con la vicina Cesena non sia più così impietoso. Perchè a Cesena parte dell’organizzazione è in mano all’associazione Aidoru, dal nome di uno dei gruppi più interessanti emersi dal panorama musicale alternativo nazionale, mentre a Ravenna il concerto di Dolcenera probabilmente lo ha deciso personalmente l’assessore Corsini. Perchè a Cesena l’appuntamento con Mariangela Gualtieri del Teatro Valdoca è (giustamente) pubblicizzato allo stesso modo di quelli con gli ospiti più famosi ed è in programma in un orario di punta, mentre a Ravenna lo spettacolo dei Fanny & Alexander è stato sbattuto a notte fonda all’Almagià e probabilmente è in cartellone solo per il fatto che loro, attualmente, l’Almagià lo gestiscono. Perchè al mercato coperto di Cesena si terrà una serata performativa con i Motus, mentre al mercato coperto di Ravenna al massimo le performance sono quelle degli ambientalisti contro l’isola interrata. Che la Notte d’oro sarà un successo nessuno lo mette in dubbio. Ma non certo per merito di Dolcenera o dei mosaici, che contribuiranno soltanto a rendere la nostra notte bianca un’altra occasione sprecata.

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