Dal mio privilegiato osservatorio, non so dal vostro, è davvero uno spasso leggere i commenti sul sito di Ravenna&Dintorni, e chiedo scusa ai lettori di queste colonne che non hanno mai aperto la versione on line perché probabilmente non capiranno di cosa stia parlando. Allora, tutto è però molto chiaro, ci sono gli articoli vagamente culturali che vengono presi d’assalto dal mitico peterstillman, che in punta di fioretto e solitamente dopo un lungo preambolo prende di mira il coordinatore di Ravenna2019 Alberto Cassani. Poi c’è peterstillman che prende un po’ per il culo le Albe e Martinelli e la non-scuola e Fanny&Alexander e il teatro contemporaneo. Cambiando sezione, quando si parla di scuola c’è peterstillman che si infervora senza motivo. In politica c’è peterstillman che fa il grillino ma si incazza se qualcuno osa chiamarlo grillino. Ovunque, invece, c’è peterstillman che si lamenta per l’ordinanza anti-rom del sindaco.
Ma a parte peterstillman, gli articoli più divertenti da analizzare sono quelli in cui c’entrano in qualche modo l’immigrazione e la questione sicurezza. Qui si scatena una vera e propria battaglia tra bene e male, con alcuni stoici eroi che tentano di arginare la xenofobia dilagante rinforzata da uno pseudonimo e l’anonimato garantito.
Bene, spesso con i commenti si può alimentare un dibattito costruttivo, e quindi ben vengano, ci mancherebbe. Ma come si può evitare di trovarsi di fronte a discussioni davvero pietose tra persone che, in fin dei conti, proprio non ci arrivano? La redazione potrebbe filtrarli? No, così non commenterebbe più nessuno. Potrebbe bannare più spesso commenti un po’ sopra le righe? Non vorrei essere nei loro panni per decidere, e poi bisogna avere del tempo da perdere. Si potrebbero limitare i caratteri per evitare almeno sbrodolate di tremila caratteri? I nostri eroi utilizzerebbero dieci commenti di fila. Si potrebbe consentire a ognuno di commentare al massimo una volta sola? No, si spegnerebbe il dibattito. Si potrebbe evitare di leggere simili cagate o semplicemente fregarsene di quello che dicono alcuni anonimi frequentatori del web che non hanno niente di meglio da fare? Sì.