Scuole superiori, breve storia triste Seguici su Telegram e resta aggiornato Martedì mattina, 5 gennaio Genitore: «Hai finito di studiare? Che giovedì si torna a scuola, non puoi più far finta che sia saltato l’audio quando ti interrogano…». Figlio: «Che palle, ma chi sono questi che vanno in piazza per chiedere di tornare in classe? Chi sono?? Vorrei proprio conoscerli…» Martedì pomeriggio, 5 gennaio Figlio: «Godo!!!». Genitore: «Che hai fatto?». Figlio: «Il Governo ha detto che si torna l’11 gennaio, non più il 7, grande Conteeee!». Venerdì mattina, 8 gennaio Genitore: «Dai, dai, finisci quei compiti che lunedì si torna davvero, chissà che non ti levi quel pigiama». Figlio: «Non ricordamelo, n-o-n ri-cor-dar-me-lo». Venerdì pomeriggio, 8 gennaio Figlio: «Godoooooo!» Genitore: «Che è ancora?» Figlio: «La Regione ha rinviato il ritorno al 25 gennaio! Grande Bonacciniiiii!». Genitore: «Ma come, non era quello che voleva tornare il 7 con il 75 percento degli studenti?» Figlio: «Solo gli stupidi non cambiano mai idea». Venerdì mattina, 15 gennaio Genitore: «La smetti di guardare il telefono, non stai facendo lezione sul computer?» Figlio: «Lezione? La Dad non è scuola, ci stanno rubando la nostra adolescenza». Genitore: «Ma vaffanculo va». Venerdì sera, 15 gennaio Figlio: «Nooooooo!» Genitore: «Che c’è». Figlio: «Noooooooooooooo!». Genitore: «Oh, che è successo?» Figlio: «Giustizia ad orologeria, ecco cos’è questa, giudici collusi. Il Tar ha deciso che dobbiamo tornare a scuola lunedì».. Lunedì mattina, 18 gennaio Genitore: «Ma che fai a casa?» Figlio: «Eh, sono nel 50 percento in Dad. Ma dalla prossima settimana si torna al 75, uffaaaa». Mercoledì mattina, 20 gennaio L’Ufficio Scolastico Regionale: «Fino al 6 febbraio l’attività didattica resterà al 50 percento». To be continued… Total1 0 0 1 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: L'osservatorio