Alla riscoperta di album “passati”

Esce oggi, nell’ottobre del 2017, “Take me apart” primo album di Kelela, destinato a diventare probabilmente un piccolo classico dell’alternative R&B americano.
Tra cinque anni ne riparliamo, al momento andiamo invece alla riscoperta di altri album a modo loro importanti, da ricordare (e riascoltare), perché non vadano perduti.
Usciva cinque anni fa, ottobre 2012, l’esordio di quello che è poi diventato probabilmente il più grande artista di questo decennio musicale, good kid, m.A.A.d city, di mister Kendrick Lamar. Non essendo il suo lavoro migliore, potrebbe finire nel dimenticatoio, ma essendo anche il suo disco più immediato, è consigliatissimo per chi ancora deve approcciarsi al suo modo di fare rap che non è solo rap.
Usciva dieci anni fa, nell’aprile del 2007, The Stars Of The Lid And Their Refinement of the Decline, clamoroso album di ambient music che unisce il mondo rock alla musica classica e all’elettronica meglio di quasi tutti gli altri che ci hanno provato in questi dieci anni, almeno.
Usciva quindici anni fa, nell’agosto 2002, Kill the Moonlight, quarto album degli americani Spoon, tra le band di indie-rock (tanto per intenderci: canzoni di pochi minuti con chitarre, basso, batteria e ritornelli) più sottovalutate di sempre (almeno in Italia), che sarebbe bello venisse scoperta ancora da qualcuno, visto che tra l’altro continua a produrre incessantemente dischi.
Usciva vent’anni fa, nell’ottobre del 1997, Young Team l’album d’esordio degli scozzesi Mogwai, una sorta di mito per molti. Invecchiato meglio di quanto si potrebbe immaginare, a quei tempi fu qualcosa di (quasi) rivoluzionario, con i suoi lunghi brani in bilico tra momenti rilassati ed esplosioni di rumore da fare spavento. In due parole, qualcuno lo chiamò post-rock.
Usciva nel settembre del 1992 Good, album d’esordio dei Morphine: voce, basso a due corte, sax tenore e poco altro per qualcosa di davvero innovativo, ascoltato anche oggi, venticinque anni dopo. Fatelo.
Usciva nel 1987 quel gioiello di Warehouse: Songs and Stories, ultimo album ufficiale degli Husker Du. Poche settimane fa Grant Hart è morto e mi pare il minimo, per quanto banale, ricordare almeno il testamento musicale scritto la bellezza di trent’anni fa, naturalmente insieme a Bob Mould.

SABBIONI BILLB SYBY 18 03 – 07 04 24
SAFARI RAVENNA BILLB 14 03 – 03 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24