C’era una volta Quentin Tarantino: film “invisibili” dove c’è il suo zampino

Dal Tramonto All'alba

Dal tramonto all’alba

Quentin Tarantino (QT per i fans) per chi scrive è il miglior regista vivente. Più di Scorsese (amato in giovinezza, la sua), Coppola, Sorrentino e anche di altri con cognomi non italiani, come Allen con cui in effetti se la gioca.
L’uscita di un suo nuovo film è già un consiglio a correre in sala, senza bisogno di spendere troppe parole, ma è anche occasione (visto il titolo della rubrica) di ripescare qualche titolo poco noto del recente passato dove in qualche modo c’è la mano del regista.

Killing Zoe è un film del 1994 dell’ex socio di QT (qui in veste di produttore esecutivo) Roger Avary, notevole e sottovalutato autore (recuperate Le regole dell’attrazione) che racconta con ultraviolenza e ironia una rapina a opera di un francese eroinomane e il suo amico americano: nel 2017 è uscita l’edizione director’s cut in Blu-ray, da non perdere.

Una vita al massimo (di Tony Scott, 1994) è stato addirittura interamente scritto dalla coppia Avary-Tarantino e a causa della forte violenza di certe scene, venne inopinatamente censurato all’uscita in sala per poi rivedere la luce in versione originale in Dvd nel 2002. Anche in questo caso siamo nel terreno del “da non perdere”, ancor più di prima.

Anche Assassini nati di Oliver Stone (siamo sempre nel prolifico 1994), film che si spera conosciate bene, è stato scritto da QT ma in questo caso Stone ha stravolto il progetto originale tanto da portare l’autore di Pulp Fiction a rifiutare di essere citato nei titoli di coda se non per il soggetto; caro QT, senza cattiveria, il film è molto bello in ogni caso.

Dopo un periodo iniziale passato a scrivere con Avary, dalla seconda metà degli anni novanta il nome che viene associato più spesso a QT è sicuramente quello del regista messicano Robert Rodriguez, a partire da quel mitico Dal tramonto all’alba, in cui QT, oltre che sceneggiatore, figura come attore protagonista in coppia con George Clooney. Il film ha una prima parte estremamente “tarantiniana”, per poi sfociare nella seconda, meno amata dai fan più rigorosi, nell’horror splatter. Non è un caso (o si?) che quando QT si immerge nel genere horror (ha prodotto e collaborato alla scrittura anche di Hostel) si guardi però bene dal filmarne la regia. Più che negli altri film, in questo si vede molto la mano di QT nella colonna sonora, che nella sua miglior tradizione alterna pezzi surf, classici e geniali novità come Tito & Tarantula. Per i curiosi, di questo film esiste un secondo capitolo (sequel) e un terzo (prequel, e comunque entrambi assai dignitosi) usciti direttamente in Dvd e che hanno influenzato a loro volta l’omonima serie Tv passata su Rai4.

SABBIONI BILLB SYBY 18 03 – 07 04 24
SAFARI RAVENNA BILLB 14 03 – 03 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24