Il nuovo Paolo Genovese è leggero simpatico, divertente. Nulla più

Follemente01Follemente (di Paolo Genovese, 2025)
Il breve incontro fra Piero e Lara sfocia in un sabato sera a cena a casa di lei, un primo appuntamento già casalingo che probabilmente lascia presagire a un lieto fine che sia qualcosa di più di una semplice serata passata insieme. I due sono accomunati dal fatto di essere usciti da poco da storie che li hanno coinvolti, catturati e segnati, visto che nel caso di Piero c’è anche una bambina in affido congiunto. Ciò che caratterizza il film sono le menti dei due protagonisti, ciascuna “abitata” da quattro personalità molto diverse, dalla più romantica alla più passionale, passando per ragione, pessimismo e altre sfumature.

L’idea, senza girarci troppo attorno, è quella di Inside Out della Pixar, in cui l’estroso Genovese “converte” i pensieri protagonisti in attori in carne e ossa, che di fatto rappresentano la spina dorsale e, perché no, lo spirito guida sia delle due persone che si sono incontrate, sia del film stesso. Paolo Genovese ha da sempre caratterizzato la sua filmografia con idee bizzarre, originali spesso ai limiti della verosimiglianza, come il fortunatissimo Perfetti sconosciuti, o i più leggeri Immaturi e Incantesimo napoletano. Follemente non ha uno spunto originale, ma lo sviluppo e la narrazione lo rendono una commedia unica nel panorama italiano, questo grazie anche a un cast di ferro e a una direzione impeccabile.

Dietro ai protagonisti Edoardo Leo e Pilar Fogliati, vediamo all’opera una squadra ben amalgamata di interpreti sicuri e divertiti, brillanti nei dialoghi e nell’improvvisazione teatrale che la vicenda narrata ti impone; tra gli altri, particolarmente in forma, da una parte Marco Giallini e dall’altra la rivelazione Emanuela Fanelli. A differenza di alcuni film precedenti, qui Genovese rinuncia a messaggi, digressioni e ragionamenti troppo complicati, per tuffarsi nel dolce mare della commedia romantica, certamente ironica, ma soprattutto leggera, perché anche i momenti più seri del film sono immediatamente compensati da situazioni che cercano di dissacrare e distrarre ciò che poteva succedere.

I quattro abitanti delle rispettive menti non sono eccessivamente distinti e non rappresentano un’unica emozione, come accade in Inside Out, ma sono veri e propri personaggi con un carattere ben definito e una loro impronta decisionale, che più che a spiritelli fanno pensare a una sorta di platea di migliori amici che cercano di dare i consigli e le direzioni per loro più giuste in un incontro che deve necessariamente sfociare in un lieto fine. Giusto il finale, un po’ stanco e inutile il preludio, con gli otto che calcano la scena e forse anche un po’ troppo la mano, appesantisce il film che però a sorpresa si rialza e piazza un ottimo colpo finale. Leggero, simpatico, divertente, nulla più. E nulla meno.

NATURASI BILLB ARTICOLO CARNE 20 – 27 03 25
KUMA BILLB SERATA ORO 17 – 25 03 25
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 25