lunedì
07 Luglio 2025

Matrioske fuori di testa: una serie tv originale, lunga neanche quattro ore

Condividi

Russian Doll Serie TvRussian Doll (Serie Tv, 8 episodi, 2019)
Nadia Volvokov si “risveglia” nel bagno della casa di un’amica, durante la sua festa di compleanno. Sembra piuttosto stordita e ne ha tutti i motivi perché nel giro di poche ore muore continuamente e ritorna appunto nel bagno iniziale.
All’inizio Nadia dà la colpa a qualche droga, ma presto si capisce che l’intreccio è decisamente più complesso, facendoci facilmente intuire il perché del titolo.

Se il “capostipite” del genere è sicuramente il mitico Ricomincio da capo con Bill Murray, sono due i titoli recenti da accostare a questa nuova serie: il sottovalutato horror Auguri per la tua morte (che da poco ha avuto un sequel in sala), dove appunto la protagonista moriva continuamente perchè doveva cercare un assassino, e la serie Maniac in cui grazie a una speciale sostanza, le persone vengono indotte con il sogno ad analizzare, interiorizzare e accettare certi eventi delle loro vite.

In 8 episodi da 25 minuti ciascuno (sperando che sia finita qui), la trama passa da scanzonata commedia newyorkese a una sorta di Lost metropolitano, con tanto di moltiplicazione di realtà e personaggi. Russian Doll, infatti, abbandona presto i panni della commedia divertente per trasformarsi in un labirintico torrente di emozioni e auto psicanalisi, nel quale solo una vera consapevolezza di quanto sta accadendo può portare all’uscita.
Natasha Lyonne è l’ideatrice, scrittrice e protagonista della serie, un volto che buca lo schermo per esserne mattatore 25 minuti su 25, con la sua travolgente fisicità e il perfetto immedesimarsi in Nadia; tutto il resto del cast non delude e tiene assai bene testa alla dirompente protagonista.

La colonna sonora non solo è splendida, ma (spoiler) ha la meravigliosa idea di chiudere la serie con quel totale capolavoro che è “Alone Again Or” dei Love (provare per credere), lasciando un profumo delizioso nei titoli di coda che seguono un finale molto bello sia a livello di scrittura sia a livello cinematografico, in quanto sfrutta le caratteristiche dello split screen in maniera eccellente e forse inedita.

Fino a qualche anno fa questa serie sarebbe stato un film da due ore, ma ormai conosciamo lo stato delle cose: Russian Doll è un’opera originale pur su basi cinematograficamente già viste, perché riesce a portare in tutte le case di ogni possibile spettatore temi piuttosto pesanti trattati con spirito e tecniche narrative molto lontane dagli stessi temi. Opera che forse si dimenticherà in fretta, ma le sue neanche 4 ore complessive riveleranno sorprese e sottotrame inaspettate, come nelle migliori… matrioske! Su Netflix.

Condividi
Contenuti promozionali

LA CLINICA DELLA FINANZA

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Casa Margaret, sguardo contemporaneo in un’atmosfera anni Sessanta

Il progetto realizzato a Faenza dallo studio ravennate Tundra

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi