Un horror da Oscar per parlare di razzismo, e la necessaria pausa per Black Mirror

Scappa FilmScappa – Get Out (di Jordan Peele, 2017)
L’Italia cinematografica è un paese alquanto distratto. Nel 2017 c’è stato un vero e proprio caso cinematografico legato a questo film, un’opera prima a basso costo, presentato con successo al Sundance e in altri prestigiosi festival indipendenti, per poi arrivare a candidature a Bafta, Grammy e Oscar, per poi vincerne uno non qualsiasi, quello per la migliore sceneggiatura originale, premio che negli anni è andato a gente come Tarantino, la Coppola, Woody Allen e compagnia bella.
Questo Oscar è meno influente dei premi maggiori, ma da sempre più libero nello scegliere il meglio dell’anno. In Italia il film è uscito il 18 maggio 2017 e non è andato neanche così male grazie ai passaparola, ma naturalmente se ne è sentito parlare ben poco. Jordan Peele è un attore da noi poco noto e Scappa è il suo debutto dietro la macchina da presa; il film ha un intento piuttosto originale, visto che vuole parlare di razzismo tramite il genere horror.
Chris è afroamericano e sta molto felicemente da quattro mesi con Rose, bianca e di ottima famiglia; arriva il fatidico giorno in cui i due andranno a passare il weekend dai genitori di Rose, che vivono in una lussuosa villa fuori città, si dimostrano molto cordiali e votavano Obama ma i domestici, neri, sembrano alquanto inquietanti. Il crescendo di situazioni strane sfocerà in una parte finale davvero… diversa da come uno spettatore se lo può immaginare, perché non ci si sente pronti. E non si capisce per giorni se si sia assistito a un film insolito, originale e appassionante oppure a una totale sciocchezza. Chi vi scrive non ha ancora deciso. Anche se il protagonista al telefono con l’amico parla di una festa in stile Eyes Wide Shut, il riferimento cinematografico chiaro e lampante è un horror di culto per appassionati dal titolo Society The Horror, che il mitico Brian Yuzna ha realizzato nel lontano 1986, con pochi soldi, grandi idee e un’enorme voglia di spiazzare anche il più tenace degli appassionati. E se lo siete, date un’occhiata a questo Society, che tra streaming e dvd si dovrebbe trovare senza problemi.
Tornando a questo Scappa, tutto è apparentemente a posto, dalla parte tecnica, passando per quella sonora, fino ad arrivare alla recitativa, con una splendida Allison Wil­liams e un’inquietante Catherine Keener.
A livello di trovata, mi è parso un po’ debole l’uso dell’ipnosi, che nella storia ha una discreta importanza, e un certo buonismo nella parte finale, mentre a mente fredda ci sono elementi interessanti, su tutti l’utilizzo cinematografico del te­ma del razzismo, finalmente originale e assolutamente pungente soprattutto nel seminarlo nei gesti e nelle parole degli abbienti democratici.
E mentre lo stupore per l’Oscar vinto cresce sempre di più, non posso che consigliare la visione soltanto agli appassionati di horror, magari guardando il finale alternativo che è su Dvd, certamente più coraggioso. Il film oltre che su supporto, si trova anche in streaming.

Black Mirror 4×06: Black Museum
Ultima recensione su Black Mirror breve e diretta: questo è l’episodio conclusivo della serie che raccoglie tutto il buono seminato negli episodi precedenti e li torna a rappresentare insieme per un finale che è un mix di storie diverse ambientate in un museo alquanto stravagante. Non è forse l’episodio migliore, ma è la più efficace chiusura di una stagione che ha avuto ancora molto da dire. Ora alla mia serie preferita chiedo una pausa di riflessione e aggiornamento, così da sorprenderci sempre e non stancare mai.

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