Matrioske fuori di testa: una serie tv originale, lunga neanche quattro ore

Russian Doll Serie TvRussian Doll (Serie Tv, 8 episodi, 2019)
Nadia Volvokov si “risveglia” nel bagno della casa di un’amica, durante la sua festa di compleanno. Sembra piuttosto stordita e ne ha tutti i motivi perché nel giro di poche ore muore continuamente e ritorna appunto nel bagno iniziale.
All’inizio Nadia dà la colpa a qualche droga, ma presto si capisce che l’intreccio è decisamente più complesso, facendoci facilmente intuire il perché del titolo.

Se il “capostipite” del genere è sicuramente il mitico Ricomincio da capo con Bill Murray, sono due i titoli recenti da accostare a questa nuova serie: il sottovalutato horror Auguri per la tua morte (che da poco ha avuto un sequel in sala), dove appunto la protagonista moriva continuamente perchè doveva cercare un assassino, e la serie Maniac in cui grazie a una speciale sostanza, le persone vengono indotte con il sogno ad analizzare, interiorizzare e accettare certi eventi delle loro vite.

In 8 episodi da 25 minuti ciascuno (sperando che sia finita qui), la trama passa da scanzonata commedia newyorkese a una sorta di Lost metropolitano, con tanto di moltiplicazione di realtà e personaggi. Russian Doll, infatti, abbandona presto i panni della commedia divertente per trasformarsi in un labirintico torrente di emozioni e auto psicanalisi, nel quale solo una vera consapevolezza di quanto sta accadendo può portare all’uscita.
Natasha Lyonne è l’ideatrice, scrittrice e protagonista della serie, un volto che buca lo schermo per esserne mattatore 25 minuti su 25, con la sua travolgente fisicità e il perfetto immedesimarsi in Nadia; tutto il resto del cast non delude e tiene assai bene testa alla dirompente protagonista.

La colonna sonora non solo è splendida, ma (spoiler) ha la meravigliosa idea di chiudere la serie con quel totale capolavoro che è “Alone Again Or” dei Love (provare per credere), lasciando un profumo delizioso nei titoli di coda che seguono un finale molto bello sia a livello di scrittura sia a livello cinematografico, in quanto sfrutta le caratteristiche dello split screen in maniera eccellente e forse inedita.

Fino a qualche anno fa questa serie sarebbe stato un film da due ore, ma ormai conosciamo lo stato delle cose: Russian Doll è un’opera originale pur su basi cinematograficamente già viste, perché riesce a portare in tutte le case di ogni possibile spettatore temi piuttosto pesanti trattati con spirito e tecniche narrative molto lontane dagli stessi temi. Opera che forse si dimenticherà in fretta, ma le sue neanche 4 ore complessive riveleranno sorprese e sottotrame inaspettate, come nelle migliori… matrioske! Su Netflix.

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