Sonorizzazioni che passione! Da soddisfare con il festival Soundscreen

Browning Lugosi Dracula

“Dracula” di Tod Browning

Il Soundscreen Film Festival, come ben sapete, è una manifestazione cinematografica ravennate interamente basata sul tema del suono, un connubio che vede la sua più completa e perfetta realizzazione nelle sonorizzazioni dal vivo di film muti o quasi. L’accompagnamento di un film, un vero e proprio concerto, costituisce di fatto una reinterpretazione personale con cui l’autore contribuisce a ricreare un tappeto sonoro a opere ormai secolari che spesso non prevedevano neanche l’uso del sonoro, o che in ogni caso si prestano a nuove sperimentazioni sulla base di immagini che ancora oggi stupiscono per sperimentazione e avanguardia.

Metropolis (Fritz Lang, 1927) è una straordinaria opera di fantascienza, ambientata nell’ormai vicino 2026 (103 anni dopo la realizzazione del film), che vede una società nella quale i lavoratori possono operare solo in un mondo sotterraneo e sono trattati come schiavi. Una figura robotica femminile ispirerà la rivolta. Inutile sottolineare la straordinaria attualità del tema, come ribadire quanto l’opera di Lang (approfittate di queste righe per recuperare tutti i suoi film che hanno una visibilità in streaming, perché meritano) sia uno dei capisaldi della storia del cinema. La sonorizzazione della versione Director’s Cut (ricostruita grazie al miracoloso ritrovamento di negativi da parte di un collezionista privato) è in programma giovedì 30 settembre, ed è a cura di Luca Maria Baldini ed Eloisa Manera.

Dziga Vertov Uomo Macchina Da Presa

“L’uomo con la macchina da presa” di Dziga Vertov

L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929) è il capostipite della poetica documentaristica, quella che lo stesso Vertov ha teorizzato come “cineocchio”, dove è la stessa telecamera a rappresentare in maniera fedele il mondo, attraverso l’occhio dell’operatore/regista. Il film è un’opera di straordinaria avanguardia, è un manuale assoluto di tecnica per il quale il regista non aveva previsto alcun commento sonoro; venerdì 1 ottobre verrà accompagnato dai suoni di Stefano Pilia (Massimo Volume, Afterhours) e Paolo Spaccamonti.

Dracula (Tod Browning, 1931) non è un film muto, anche se i dialoghi sono ridotti all’osso. Pur essendo il primo film chiamato Dracula sullo schermo, è considerato un’opera di secondo piano rispetto al celebratissimo Nosferatu. Browning però è un grande regista (Freaks) e Bela Lugosi forse il primo vero esempio di attore che si identificò totalmente nel suo personaggio, per il resto dei suoi giorni. A dare una colonna sonora ci pensano, sabato 2 ottobre, il grande Massimo Zamboni (CCCP/CSI), il musicista prog Cristiano Roversi e il percussionista Simone Beneventi.

Si segnala, infine l’opportunità, per chi si fosse perso i film in concorso del Festival, di recuperare le visioni tramite la piattaforma online OpenDDB.

 

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