È morto Enzo Bettiza, a Ravenna la sua biblioteca e i suoi scritti originali

Aveva 90 anni: scrittore e giornalista, uno dei massimi esperti di cultura mitteleuropea. Ai chiostri Francescani i suoi volumi

Bettizza 3 500

Il 25 settembre 2009 a Ravenna viene istituita la Fondazione Bettiza. Nella foto Antonio Patuelli (Carira), Enzo Bettiza, Lanfranco Gualtieri (Fondazione Carira)

All’età di 90 anni è morto Enzo Bettiza, giornalista e scrittore di fama internazionale la cui preziosa biblioteca e le carte originali dei suoi scritti sono custoditi ai Chiostri Francescani di Ravenna, attigui la tomba di Dante Alighieri. Nel 2009 fu istituita in città la Fondazione Bettiza, di cui l’editorialista e commentatore politico era presidente onorario, acquisendo fin d’allora l’ampio patrimonio librario e documentale dello stesso Bettiza al fine di curarne la conservazione e valorizzazione, all’interno della più ampia biblioteca che custodisce, nei Chiostri Francescani, atti, volumi e documenti della Cassa di Risparmio di Ravenna.

«La Fondazione Cassa di Risparmio – afferma il presidente Ernesto Giuseppe Alfieri – partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa di uno dei massimi esperti di cultura mitteleuropea. Proprio in queste ultime settimane si era compiuto e concluso il processo di catalogazione di tutto il patrimonio librario e documentale di Enzo Bettiza, documenti che già da alcuni anni studiosi e laureandi utilizzano proficuamente per tesi di Laurea e di Specializzazione, documenti unici e preziosi per chi voglia approfondire, attraverso la richiesta alla Biblioteca Oriani che sovrintende con la Fondazione Cassa alla distribuzione dei volumi, i complessi avvenimenti del mondo e della cultura balcanica e mitteleuropea. A lui va un riconoscente e affettuoso pensiero per l’atto di riguardo e considerazione che rivolse alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per la cessione del suo patrimonio librario, che la Fondazione Bettiza continuerà gelosamente a custodire e promuovere».

La raccolta di volumi di Bettiza contiene i testi più significativi della letteratura, filosofia e della storia europea del 900, in particolare di quella russa, mitteleuropea, balcanica e dei Paesi dell’est europeo. Del cospicuo patrimonio librario fa parte anche un carteggio comprendente una numerosa raccolta di lettere autografe di molti tra i maggiori letterati della seconda metà del 900, tra i quali il Nobel britannico Eliot, Montale, Montanelli, Piovene, Buzzati, Sciascia, i manoscritti dei più noti romanzi di Bettiza, tra i quali Esilio, che si è aggiudicato un Premio Campiello, numerosi quaderni di viaggio con appunti raccolti in occasione dei suoi soggiorni all’estero quale inviato e corrispondente di giornali e documenti sulle sue missioni all’estero in qualità di responsabile di delegazioni del Parlamento europeo con la Jugoslavia, con la Repubblica Popolare cinese e con l’Unione Sovietica.

Questa la sintesi della sua biografia riportata dal sito dell’agenzia di stampa Ansa: «Era nato a Spalato nel 1927. Dopo gli inizi al settimanale Epoca, fu corrispondente per La Stampa da Vienna e da Mosca, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Passò poi al Corriere della Sera per il quale lavorò, sempre come corrispondente dall’estero, per dieci anni. Con Montanelli ha fondato Il Giornale, di cui è stato condirettore dal 1974 al 1983. È stato anche direttore del Resto del Carlino e della Nazione. Grande esperto di politica estera, e in particolare delle vicende dei Paesi mitteleuropei, è stato anche senatore della Repubblica, dal 1976 al 1979, e dal 1979 al 1989 parlamentare europeo per il Partito Liberale, per poi passare al Partito Socialista. Nel 2010 rivelò di avere votato la Lega, che considerava erede della “buona amministrazione” austro-ungarica».

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