Giovane profuga accoltellata a Faenza: denunciato un uomo a piede libero

La vittima è una ragazza nigeriana sbarcata pochi mesi fa in Italia, ha riconosciuto l’aggressore. Il delitto forse legato a un giro di prostituzione

a la mattina del 28 ottobre quando una giovane donna di nazionalità nigeriana richiedente asilo, da pochi mesi in Italia, si è rivolta agli agenti della Polizia Ferroviaria di Faenza, riferendo di essere stata aggredita e ferita con due fendenti alla schiena. Portata al pronto soccorso, fu ricoverata con una prognosi di dieci giorni. La Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia. di Faenza insieme ai colleghi della Squadra Mobile di Ravenna, nonostante le difficoltà linguistiche della donna da pochi mesi in Italia, sono riusciti a individuare il luogo in cui avrebbe avuto origine la sequenza di eventi che ha portato poi alla grave aggressione. Hanno quindi perquisito un’abitazione di Faenza, occupata da cittadini di origine nigeriana già noti agli investigatori del Commissariato per avere concesso, in passato, ospitalità anche temporanea a connazionali irregolari. senza darne il preventivo avviso alla polizia. Nella casa gli agenti hanno rilevato la presenza di due donne nigeriane, una irregolare ed una richiedente protezione internazionale a Roma, nonché di documentazione ritenuta idonea a risalire all’identità dell’accoltellatore, anch’esso richiedente protezione internazionale, ufficialmente ospitato presso una locale comunità per richiedenti asilo. L’aggressore però, dopo i fatti, si era allontanato facendo perdere le proprie tracce. Nelle ore successive la donna accoltellata, interrogata con l’ausilio di un’interprete di madre lingua circa le motivazioni che avevano condotto al suo ferimento, ha fornito ulteriori informazione e ha anche riconosciuto, tramite l’individuazione fotografica, il volto del suo aggressore con assoluta certezza. A quel punto gli investigatori hanno appurato che l’evento si era sviluppato in un contesto di illegalità correlato a un presunto ambiente legato alla prostituzione di donne nigeriane e hanno effettuato una serie di accertamenti e ricerche, mirate al rintraccio dell’aggressore, con serrati controlli nelle comunità di accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Sentendosi braccato, l’uomo ricercato si è visto costretto a presentarsi negli Uffici del Commissariato di Polizia di Faenza dove, dopo l’identificazione ed il fotosegnalamento dattiloscopico, è stato interrogato e successivamente denunciato a piede libero per lesioni aggravate.

In relazione alle diverse versioni dei fatti fornite dalle parti interessate gli inquirenti della Polizia di Stato, dietro il coordinamento della Procura della Repubblica di Ravenna (P.M. dr. Daniele Barberini), stanno svolgendo serrati approfondimenti investigativi, al fine di determinare con certezza le responsabilità penali e la gravità delle lesioni.

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