Sospetto “foreign fighter” espulso: per la Digos aveva combattuto in Siria e Iraq

L’uomo è un 28enne albanese che si era stabilito con la compagna a Castel Bolognese. Secondo la polizia era un “soggetto pericoloso e radicalizzato”

Foreign Fighter

Un 28enne è stato espulso dalla Digos perché sospettato di essere un “foreign fighter”. Lo scrive in una nota la questura. L’uomo, di origine albanese, è stato rintracciato a giugno in provincia di Ravenna. Secondo quanto emerso, il 28enne sarebbe un “soggetto pericoloso radicalizzato jjhadista, foreign fighter” che è stato operativo nella zona siro-irachena ” nelle fila delle organizzazioni terroristiche di Jabhat al-Nusra prima, e di Islamic State poi”. Da giugno in poi l’uomo è stato messo sotto controllo dalla Digos.

Il soggetto era giunto nella provincia di Ravenna insieme alla sua compagna, connazionale, ma già cittadina italiana, in quel momento incinta. Gli investigatori hanno intuito che la coppia fosse intenzionata a stabilirsi in provincia, far nascere il bambino in Italia e, di conseguenza, avviare la procedura di regolarizzazione dello status in Italia per ottenere il permesso di soggiorno del padre del nascituro. Parallelamente è stata così avviata la procedura di richiesta al ministero dell’interno  per l’espulsione del 28enne. Procedura che si è conclusa nei giorni scorsi: all’alba del 23 agosto il personale della Digos ha prelevato l’uomo, che era domiciliato a Castelbolognese, dando esecuzione al provvedimento. Dopo l’udienza di convalida è , è stato condotto con scorta all’aeroporto di Fiumicino dove è stato fatto salire su un volo per Tirana.

 

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