Reclutavano extracomunitari e si facevano pagare per farli lavorare: denunciati

Si facevano consegnare dai 200 ai 400 euro a persona: caso di caporalato scoperto dall’Ispettorato del Lavoro

Caporalato 2Due presunti caporali sono stati denunciati dall’Ispettorato territoriale del lavoro. Secondo le indagini i due – un nigeriano e un italiano – reclutavano lavoratori extracomunitari (in particolare nigeriani) da inviare come facchini in uo stabilimento alimentare del Ravennate, facendosi consegnare una cifra dai 200 ai 400 euro, arrivando a intimidirli se per caso si rifiutavano. In alcuni casi si facevano anche consegnare altri 50 euro ogni mese. I due presunti caporali applicavano ai lavoratori contratti a termine, in modo da poter richiedere soldi una volta scaduti per il rinnovo.

La notizia è riportata su Carlino Ravenna e Corriere Romagna in edicola oggi, mercoledì 13 marzo.

Sul tema è poi intervenuto il consigliere comunale di Ravenna in Comune, Massimo Manzoli.« In Italia c’è una legge ad hoc che colpisce il caporalato come reato specifico. In Romagna, nella civile e democratica Romagna, il caporalato è un reato diffuso. Si annida spesso nel facchinaggio, nell’industria, nella logistica o negli allevamenti; si è sviluppato in edilizia; spadroneggia in agricoltura. Come ovvio, le vittime sono soggetti deboli. Anche quest’ultimo caso non fa eccezione. Ravenna in Comune chiede si intensifichi l’attività di vigilanza. Solo in questo modo è possibile un efficace contrasto del reato».

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