Inchiesta appalti pubblici in Calabria, si indaga anche sulla “metro” della Cmc

Tra gli indagati anche il ravennate Giuseppe Trifirò. La cooperativa di Ravenna preferisce non commentare

Metropolitana Cosenza

Un rendering della metropolitana leggera appaltata alla Cmc

L’accusa è quella di aver favorito l’aggiudicazione (e la successiva realizzazione) al raggruppamento di imprese costituito dalla Cmc di Ravenna e dalla spagnola Caf dell’appalto della cosiddetta metropolitana leggera destinata a collegare Cosenza, Rende e l’Università della Calabria.

L’inchiesta vede indagati, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere, frode nelle pubbliche forniture, turbative d’asta e corruzione, venti tra politici calabresi, dirigenti della Reggio Calabria e imprenditori, tra cui il governatore della Calabria, Mario Oliverio, l’ex consigliere regionale, Nicola Adamo (entrambi del Pd), il sindaco diCosenza Mario Occhiuto di Forza Italia, il dirigente regionale Luigi Zinno, il direttore generale delle Ferrovie della Calabria, Giuseppe Lo Feudo e gli imprenditori Pietro Ventura, rappresentante della “Francesco Ventura Costruzioni Ferroviarie” e il 58enne ravennate Giuseppe Trifirò, rappresentante del Raggruppamento di imprese costituito dalla Cmc e dalla Caf.

I fatti sarebbero stati commessi dal dicembre del 2014 fino al 12 giugno del 2017 e riguardano una serie di appalti: oltre a quello per la metropolitana leggera anche quelli (dove non è coinvolta la Cmc) per il nuovo ospedale di Cosenza e il museo di Alarico.

La Cmc di Ravenna, interpellata dal Carlino, preferisce non commentare «nel rispetto dell’inchiesta in corso».

SABBIONI BILLB SYBY 18 03 – 07 04 24
SAFARI RAVENNA BILLB 14 03 – 03 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24