Coronavirus, la mappa di aperture e chiusure: teatri, cinema, negozi, palestre, pub

Un’ordinanza della Regione limita le iniziative e gli eventi che prevedono aggregazione di persone: smentito il messaggio falso che prevede la chiusura delle attività commerciali. Il punto della situazione

CinemaPer contrastare la diffusione del nuovo coronavirus (Sars-Cov-2), la cui trasmissione procede per via aerea attraverso goccioline emesse fino a un paio di metri da individui infetti con colpi di tosse e starnuti, il Governo e le Regioni dove sono stati diagnosticati casi (tra cui l’Emilia-Romagna) hanno disposto misure straordinarie che limitano le iniziative pubbliche e private fino all’1 marzo per ridurre l’aggregazione di persone. L’ordinanza regionale firmata dal presidente Stefano Bonaccini e dal ministro Roberto Speranza sta quindi modificando il calendario degli eventi in programma in provincia di Ravenna e le aperture di molti luoghi pubblici e privati. Una premessa è necessaria: si tratta di informazioni in continua evoluzione sulla base degli sviluppi degli eventi.

Teatri e musei sono chiusi: le compagnie e i gestori stanno valutando se sarà possibile un rinvio ad altra data degli spettacoli già previsti o se procedere con i rimborsi dei biglietti già venduti.

Diversa la situazione per le biblioteche: restano aperte (l’eccezione è esplicitamente indicata nel testo dell’ordinanza) ma sono annullati gli eventi. In buona sostanza si può andare a prendere libri in prestiti, a consultarli ma non si terranno le presentazioni di libri con ospiti e autori. Stessa cosa per le librerie: aperte in quanto attività commerciali private ma gli eventi, anche di ridotta portata, andranno verso l’annullamento.

Chiuse tutte le sale cinematografiche. Vale la pena leggere le prime righe del testo emanato dalla Regione: “Sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva, ecc., svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico”.

Per quanto riguarda pub e ristoranti e non è disposta la limitazione in determinate fasce orarie (al contrario di quanto deciso in Lombardia), ma resta valido il principio dell’annullamento di eventi che si tengono in locali di questo tipo. Arci ha annunciato la chiusura di tutti i circoli.

In molti si stanno chiedendo cosa accade per le palestre. L’ordinanza non fa riferimenti espliciti ma sulla pagina Facebook ufficiale della Regione Emilia-Romagna è stato scritto che “le palestre private possono rimanere aperte; sono però sospese le manifestazioni e gli eventi sportivi”. Al momento non ci sono provvedimenti per la final eight di basket A2 in programma a Ravenna dal 6 all’8 marzo. Si attendono circolari dalle federazioni dei vari sport su come gestire gli allenamenti dei settori giovanili e delle squadre.

Per fare chiarezza, anche alla luce di alcuni falsi messaggi rimbalzati nelle ultime ore su Whatsapp e sui social, va precisato che le delibere della Regione contro il coronavirus non prevedono la chiusura delle attività commerciali.

Restano aperti gli uffici pubblici di varia natura, gli ospedali, gli ambulatori. Sono chiuse le scuole e le università. Sul fronte scolastico da segnalare quanto accaduto a Faenza: il sindaco Giovanni Malpezzi ha precisato che le scuole saranno chiusure come disposto dalla Regione, una precisazione resasi necessaria dopo il caos scatenato da un falso messaggio del primo cittadino in cui si schierava contro la decisione regionale.

Per aiutare i cittadini il ministero della Salute ha online un portale dedicato e ha attivato un apposito numero gratuito da chiamare per segnalazioni di casi sospetti 1500. Per tutte le emergenze resta valido il numero unico 112.

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