giovedì
03 Luglio 2025
Sanità

Il sindaco: «Gravissime criticità al pronto soccorso, mi scuso a nome di tutti»

De Pascale annuncia che la direzione dell'Ausl metterà a disposizione nuovi spazi ma rivolge un appello ai cittadini: «So che è impopolare, ma rivolgiamoci al reparto solo per i casi di competenza»

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10 05 2012 Operativitˆ Nuovo Pronto Soccorso RavennaIl sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, si scusa con i cittadini che stanno vivendo pesanti disservizi al pronto soccorso locale: «Da anni il reparto vive forti criticità che in questi giorni sono diventate gravissime. Mi sento di scusarmi a nome di tutti». Il primo cittadino in una nota inviata alla stampa assicura che oltre agli ulteriori spazi già messi a disposizione, a breve ne saranno aggiunti anche altri. Nel frattempo «i medici e gli operatori sanitari stanno facendo veri e propri miracoli, dopo un anno di sacrifici enormi, fronteggiando uno sforzo di risposta smisurato e senza paragoni».

De Pascale rende noto che il direttore generale dell’Ausl Romagna, Tiziano Carradori, il 4 gennaio è stato in pronto soccorso per fornire nuove direttive: «Con la direzione c’è sintonia e so che ha ben chiaro che questa è una priorità assoluta, ma mi sento di esortare tutta la dirigenza dell’Azienda Usl della Romagna a mettere in campo ulteriori soluzioni a brevissimo termine, oltre a programmare le soluzioni strutturali a cui so si sta lavorando. Vanno anche messi celermente a disposizione ulteriori posti letto in area internistica al fine di poter ricoverare chi lo necessita».

Il sindaco poi rinnova un appello che definisce «forse impopolare, ma sincero»:  ed è l’esortazione a rivolgersi al pronto soccorso «solo laddove realmente necessario, per tutto ciò che non è prestazione da pronto soccorso utilizziamo invece i canali corretti attraverso il proprio medico di medicina generale, la continuità assistenziale, la rete delle case della salute dove presenti sul territorio, e le prenotazioni tramite Cup».

Una parte degli accessi, come noto dalle statistiche sugli esiti, è improprio e avrebbe dovuto seguire altri percorsi: «Oltre a ingolfare il sistema, questo mette anche a rischio ingiustificato chi vi si rivolge. Sarebbe un comportamento da tenere sempre, ma che in questi giorni difficili può davvero fare la differenza per la nostra comunità e per la salute di chi ha veramente bisogno di cure urgenti».

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