Il Comune di Faenza entra tra i gestori dell’ente Parco Vena del Gesso

Il sindaco Isola: «Un passaggio storico». Si punta su turismo e sostenibilità

Vena GessoIl Comune di Faenza entra tra i gestori dell’ente Parco Vena del Gesso (la ratifica verrà votata dal consiglio comunale di oggi, giovedì 21 ottobre).

«Si tratta – ha sottolineato il sindaco Massimo Isola – di un passaggio storico perché l’ingresso di Faenza e di Imola porterà il Parco della Vena del gesso ad aumentare il proprio peso specifico, una maggiore autorevolezza sul palcoscenico regionale e nazionale, portando in dote elementi e luoghi importanti che potranno aumentare le potenzialità di crescita economica, culturale e turistica».

«Con l’ingresso di Faenza nel Parco – ha invece detto l’assessore all’Ambiente Luca Ortolani – non vogliamo estendere i confini degli ambiti protetti ma allargare al nostro territorio la valorizzazione dell’ambiente e delle biodiversità. Quando si parla di identità, emerge quale elemento comune tra i territori di molti comuni delle nostre zone, proprio il Parco della Vena del gesso. Questo vuol dire che l’Appennino, anche per noi che siamo in pianura, è un tratto identitario che rappresenta le nostre radici, etnografiche e di storia comune. Tra le iniziative già in programma, a novembre presenteremo la “Guida dei geositi”, sulla scorta di quanto già fatto già a Imola, dove verranno illustrati due luoghi importanti, i paleo alvei del Torrente Senio e le antiche cave di sabbie gialle di Oriolo dei Fichi, siti di grande valore ambientalistico».

Di valorizzazione turistica attraverso i temi della sostenibilità ambientale, ha invece parlato l’assessora Rossella Fabbri.  «Vorremmo che la sostenibilità diventasse elemento chiave della identità, anche turistica, del nostro territorio. In quest’ambito è fondamentale il binomio ‘turismo e ambiente’. Faenza sotto questo aspetto diventa elemento strategico per la presenza di colline e calanchi, un territorio inconsueto che può diventare di grande attrattività per i turisti che sempre più spessi si muovono proprio alla scoperta di territori e panorami inconsueti. La partecipazione di Faenza nella gestione dell’Ente Parco diventa quindi strategica con diversi elementi di grande interesse e con grandi potenzialità turistica».

A chiudere la conferenza è stato Antonio Venturi, presidente dell’ente che gestisce il Parco della Vena del gesso che ha sottolineato quanto l’ingresso di Faenza e Imola venga da lontano. «Faenza – ha detto Venturi – è alle pendici del parco, inimmaginabile quindi che ne restasse fuori. La mission è di creare una realtà con al proprio interno elementi collegati tra loro che possano attirare turisti alla ricerca di siti ambientalisti e sostenibili. Proprio sui questo fronte, esiste un flusso di visitatori provenienti dai paesi del nord Europa che apprezzano queste attrazioni».

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