Per i danni causati dal tornato del 22 luglio 2023 sulla Bassa Romagna sono state presentate 689 domande di indennizzo dai cittadini oltre a 30 da imprese non agricole e 30 richieste di Cas (il contributo per autonoma sistemazione per chi è rimasto fuori casa), ma dopo un anno non risultano ancora adottati i necessari provvedimenti nazionali anche se sono trascorsi diversi mesi dall’invio da parte della Regione Emilia-Romagna alla protezione civile dei necessari fabbisogni finanziari, con contestuale richiesta di stanziamento degli appositi fondi per le misure di immediato sostegno.
A un anno dal tornado domani, lunedì 22 luglio alle 10 a Chiesanuova di Voltana, davanti alla chiesa dedicata a San Giuseppe, i sindaci delle città colpite dal fortunale incontreranno i cittadini e le imprese per chiedere, insieme alla Regione Emilia-Romagna, una risposta concreta al Governo.
La tromba d’aria si è abbattuta sui territori dei comuni di Lugo (soprattutto sulle frazioni di Voltana Giovecca, San Bernardino e Belricetto), Alfonsine e Conselice, oltre ad altre località al di fuori della Bassa Romagna, il più violento tornado a memoria d’uomo per la pianura romagnola, con raffiche di vento che hanno superato i 300 km orari.
Danni ingentissimi: case scoperchiate e alcune demolite quasi completamente, aziende agricole che hanno perso totalmente le coperture dei loro impianti, le vigne e i frutteti, oltre ai danni ingenti anche sul patrimonio pubblico.
L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e le amministrazioni coinvolte si sono immediatamente attivate per comprendere le esigenze prioritarie, alloggi provvisori per le famiglie rimaste senza casa, sgombero delle strade e degli spazi pubblici dai numerosi detriti portati dal vento, compreso l’amianto che copriva alcuni edifici colpiti.
Dopo la fase del soccorso e dei primi ripristini, la necessità dei cittadini e delle imprese è stata quella di ricevere i fondi necessari a coprire le spese affrontate per la sistemazione temporanea e il successivo restauro dei loro edifici.
Il Dipartimento della Protezione civile ha definito le misure di immediato sostegno nel limite di 5mila euro per le famiglie e 20mila euro per le aziende. Sono 689 le domande presentate dai cittadini della Bassa Romagna, oltre a 30 imprese non agricole e 30 richieste di Cas (il contributo per autonoma sistemazione per chi è rimasto fuori casa).
Per quanto riguarda il patrimonio pubblico i danni sono quasi tutti già riparati: ammontano a oltre 1 milione di euro, per ora completamente a carico dei bilanci comunali, e riguardano prevalentemente interventi su recinzioni, coperture di immobili e strutture sportive; sono oltre 230 gli alberi abbattuti.
La Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, insieme al centro sociale Ca’ Vecchia di Voltana, hanno messo in campo un’iniziativa che ha superando i 35mila euro, messi a disposizione di 30 famiglie come ristoro per le spese affrontate. Il Comune di Alfonsine, insieme a numerose associazioni, ha organizzato «A braz avérti», iniziativa di raccolta fondi.