Gourmet, il futuro è negli insetti. La mostra di Lucia “Bubilda” Nanni

L’autrice parla del suo progetto in esposizione alla galleria Mag, fino all’8 settembre

Insetto.tifSarà un Occidente smarrito, interdetto e incuriosito quello che, in un futuro molto prossimo, entrerà in un supermercato e, tra scaffali di borlotti, cereali, conserve, tra metri di frigoriferi ricolmi di affettati imbustati troverà regolarmente anche morbidi e succosi… vermi, consigliati magari per una cena veloce e iperproteica.

«La Fao sta propugnando da anni una filosofia del cibo sostenibile, in grado di sfamare la popolazione planetaria in crescita con i nutrienti migliori e producendo minore inquinamento. Immagina di trovare anche la farina di grillo tra quella di quinoa, farro o soia!», esordisce così Lucia “Bubilda” Nanni in quello che sarà il racconto visionario e lucidissimo di un soleggiato sabato mattina, parente tutt’altro che prossimo del botta e risposta di un’intervista. La cui prima non-domanda sarebbe stata proprio: “Perché intitolare così una mostra che raffigura solo insetti?”.

Così la storia di Gourmet (al MAG, la galleria di Alessandra Carini in Darsena a Ravenna) e di tutto quel che l’ha preceduta comincia con un appuntamento mancato «nella mia chiesa preferita, Santa Maria Maggiore vicino a San Vitale» e finisce con un regalo.

Lontano dalla gabbia delle etichette, che blocca significati fluidi nella staticità delle parole, senza registrare nulla «perché è perdendo qualcosa che resta l’essenziale» inseguo l’intonazione carezzevole di questa voce sottile ma ferma e torno con la mente alle mani che toccano la macchina da cucire come fosse uno strumento musicale. «La macchina è solo un medium che cuce sulla tela il micromondo catturato dagli occhi di un entomologo – dice Giovanni Gardini, curatore della mostra –. Conosco Lucia da tanti anni e gli insetti sono una passione di lunga data per lei. Li osserva, li studia guardando anche ai loro meccanismi sociali. La sua tecnica è fatta al 90percento di sguardi acuti e attenti, mentre pochissimo riguarda gli aspetti meccanici. Ed evolve velocemente. Rispetto alla mostra Insetti appena conclusa a Fusignano si nota già una maggiore focalizzazione sul tema: gli insetti si fanno più pieni e densi di colori, per questo abbiamo deciso di esporre per la maggior parte inediti recentissimi».

Un incanto e un’ossessione, quella per gli insetti, che aveva trovato già spazio molti anni fa, quando Lucia, che proviene da studi classici e dalla filosofia, cresce con la formazione artistica di uno zio scenografo cui deve il suo segno. Nella volontà di non toccare la tela con i pennelli, li tuffa in barattoli di vernice che non chiude mai, e comincia a colare tracce e linee che diventano carapaci, antenne, zampe, geometrie. Tutti gli insetti? «Non mi piacciono i ragni. Non rappresento mai gli aracnidi: sono individualisti, goffi, sproporzionati. Nulla a che vedere con le strabilianti forme dei coleotteri, o con la meravigliosa sinuosità delle zanzare: le loro larve sono elegantissime e si formano resistendo fuori e dentro l’acqua come le anguille».

Lucia si trova d’accordo con Ernst Jünger e trova parallelismi tra insetti e società; studia ordine, numero e posizione; ne ammira l’intelligenza funzionale; alleva le Daphnie “che sono le Amazzoni degli insetti”; frequenta la Casa delle Farfalle (che le regala gli esemplari); ammira le bottiglie Bioplanet, bellissime e piene di larve; medita sulle proporzioni di Lavater; cerca il controllo e le scivola via; insegue gli spiriti; si perde nei peccati delle mistiche, cuce nella tela anche loro.
E questo spazio è tanto, troppo piccolo per mettercela tutta.

La mostra sarà visitabile fino a venerdì 8 settembre, da martedì a sabato dalle  17 alle 21. Info:  0544 203597

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