mercoledì
09 Luglio 2025
Fotografia

La transizione dell’Afghanistan nel nuovo libro di Lorenzo Tugnoli, il fotoreporter premio Pulitzer

Il 46enne di Sant'Agata sul Santerno lancia una campagna di raccolta fondi per la pubblicazione dell'opera con 79 immagini scattate tra 2019 e 2023

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L’unico italiano vincitore del premio Pulitzer, il 46enne fotoreporter Lorenzo Tugnoli di Sant’Agata sul Santerno, lancia una raccolta fondi per la pubblicazione di un libro dedicato all’Afghanistan. C’è tempo fino al 31 luglio per sostenere il progetto sulla piattaforma Kickstarter. Dopo una settimana dal lancio della campagna sono 49 i sostenitori per un totale di quattromila euro (17mila euro circa è l’obiettivo finale).

«Senza il vostro supporto, questo libro non potrà essere pubblicato – scrive Tugnoli rivolgendosi a chi segue il suo lavoro –. Stiamo offrendo copie in anteprima a un prezzo scontato e abbiamo preparato una serie di stampe in edizione limitata che saranno disponibili solo per la campagna Kickstarter. I fondi raccolti copriranno i costi di produzione, inclusi stampa, rilegatura, pubblicazione e distribuzione del libro. La stampa avverrà in Italia con carta di alta qualità e stampa bicromatica».

“It can never be the same” è il titolo del libro (formato verticale 245×307 mm, copertina rigida, circa 130 pagine con 79 immagini, editore Gost) che sarà disponibile dal prossimo autunno: «Le foto abbracciano il periodo dal 2019 al 2023, durante gli anni cruciali della transizione in Afghanistan: dai colloqui di pace tra Stati Uniti e Talebani al crollo della repubblica afghana e, infine, al ritorno al potere dei Talebani».

Tugnoli arrivò in Afghanistan nel 2009 e iniziò a lavorare come fotografo a tempo pieno: «Ho vissuto nel Paese per sei anni, per poi tornarci più volte. Nel corso degli anni ho viaggiato in lungo e in largo per il Paese e ho imparato moltissimo dalla sua gente. Dopo il 2023 ho trascorso oltre un anno a riflettere sulle fotografie che avevo scattato, dando loro forma in un corpus di lavori che ricerca un tono più meditativo. Questo processo è stato guidato da un crescente interesse per il rapporto tra le mie immagini e la più ampia rappresentazione visiva dell’Afghanistan, e sviluppato in collaborazione con la ricercatrice Francesca Recchia».

Il libro è accompagnato da un testo del giornalista e scrittore Habib Zahori, che racconta in modo intimo la vita quotidiana delle famiglie afghane, in contrasto con un approccio mediatico agli eventi storici che si allontana dall’individuo. Il saggio conclusivo dell’autrice e ricercatrice Francesca Recchia offre una nota critica sulla concezione e l’approccio narrativo del libro.

«Spero che il libro possa far parte di una discussione più ampia sul modo in cui percepiamo i Paesi che hanno subito l’occupazione, sull’etica della narrazione e sugli effetti duraturi degli interventi stranieri su nazioni come l’Afghanistan».

Di recente l’ex convento di Bagnacavallo ha ospitato una mostra fotografica di scatti di Tugnoli tra Libano e Palestina. Attualmente Tugnoli vive tra Libano e Palestina: lo intervistammo quando cominciarono i bombardamenti israeliani su Beirut. Qui invece la nostra intervista quando vinse il Pulitzer nel 2019.

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