Ricerca idrocarburi nelle valli Riapre la procedura di autorizzazione

La commissione consiliare Ambiente dovrà analizzare il progetto per presentare eventuali osservazioni entro 60 giorni

Il 3 gennaio il ministero dell’Ambiente ha riaperto la procedura di Valutazione d’impatto ambientale (Via) sul progetto Stefanina, presentato dalla società statunitense Aleanna Resources per esplorazione e ricerca di idrocarburi in territori situati nei comuni di Ravenna, Alfonsine, Comacchio e Argenta, in aree largamente protette. L’autorizzazione è subordinata all’esito positivo della Via e le osservazioni devono essere presentate entro 60 giorni. L’istanza era stata pubblicata il 21 settembre sul sito del Ministero, per la prescritta istruttoria di Via: il procedimento si era interrotto per carenze nella documentazione richiesta.

«La commissione Ambiente del consiglio comunale di Ravenna – afferma Alvaro Ancisi, decano dell’opposizione e presidente della commissione – sarà chiamata ad analizzare la questione con la maggiore cognizione di causa, d’intesa con l’assessore Baroncini e il dirigente del servizio Gregorio». Questo avverrà perché a dicembre è stata approvata all’unanimità una mozione presentata dalle opposizioni per «mantenere elevato il livello di attenzione» e impegnare «il sindaco e la giunta comunale ad attivare urgentemente, nel caso stesso, gli uffici tecnici dedicati al servizio in oggetto affinché analizzino il progetto e producano ed inviino entro i termini stabiliti dal Ministero, previo passaggio nella commissione consiliare Ambiente, le osservazioni dell’amministrazione locale».

Ancisi fornisce anche una panoramica dell’area interessata. L’area Stefanina Nord ricade quasi interamente nella zona protetta Valli del Mezzano, dista circa tre chilometri dai confini del Parco Regionale del Delta del Po, ricade quasi interamente nella zona protetta “Valli di Comacchio e Bonifica del Mezzano”, include la potenziale presenza di almeno 66 specie di interesse comunitario e di due habitat di interesse comunitario; mentre l’area Stefanina Sud ricade parzialmente nelle zone protette Valli di Comacchio e Biotopi di Alfonsine e del Fiume Reno, include una porzione della Riserva Regionale di Alfonsine Fascia boscata del canale dei Mulini, ricade a nord-est nell’area contigua al Parco del Delta del Po e in parte nella zona protetta Valli di Comacchio e Bonifica del Mezzano, contando la potenziale presenza di almeno 67 specie di interesse comunitario.

Le attività di rilievo geofisico 3D si protrarrebbero per circa due mesi, sondando il terreno alla ricerca di idrocarburi mediante l’uso di camionette Vibroseis. Queste scuoterebbero il terreno inviando nel sottosuolo segnali (cioè onde elastiche) ed analizzandone la risposta, basandosi sullo stesso principio che sta alla base della tecnica per le prospezioni marine denominate “airgun”. Vi sarebbero dunque, anche nelle aree protette, ben 26 linee “di vibrata” alla Stefanina Sud e altre 15 alla Stefanina Nord, a distanza di 500 metri ognuna nell’area nord e di 420 nell’area sud. In totale sarebbero circa 5.400 i punti di presa dati. Quando agissero le camionette, si sprigionerebbe una forza d’intensità pari a 10mila chilogrammi peso ad una frequenza compresa fra i 6 e i 64 Hertz.

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