L’assessore sogna le navette elettriche per il trasporto pubblico in centro storico

È uno dei progetti da elaborare con il Piano di mobilità urbana sostenibile (Pums) che cambierà anche i confini delle Ztl

Tra i temi principali del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), emerso anche tra le sollecitazioni raccolte nel percorso di partecipazione tra la cittadinanza, c’è il miglioramento del trasporto pubblico. Il Comune sta pensando a una riqualificazione generale guardando al territorio nel complesso, con particolare attenzione ai collegamenti dalla cintura al centro. La giunta sta pensando all’introduzione di un servizio di navette ad alta frequenza che copra il centro storico: «L’obiettivo finale è quello di mettere in servizio degli autobus elettrici di dimensioni ridotte – spiega l’assessore Roberto Fagnani con delega alla Mobilità –. In una prima fase potrebbero però essere impiegati dei mezzi a metano». La motivazione è di natura principalmente economica: minibus da 8 metri di lunghezza con una capienza di 20-30 posti e alimentazione elettrica hanno un costo di circa 350-400mila euro, una cifra con cui si potrebbero acquistare dei mezzi non elettrici da 14,5 metri che trasportano fino a cento persone. Altra questione cruciale è l’autonomia dei motori elettrici: «I mezzi attualmente a disposizione hanno un problema legato alla ricarica. Non possiamo introdurre un servizio elettrico e poi tamponare eventuali mancanze con motorizzazioni classiche, andrebbe contro al concetto stesso del Pums. Stiamo studiando  possibili evoluzioni anche in collaborazione con l’Università».

Novembre dovrebbe essere il mese in cui è atteso al traguardo il Pums: «Sarà un documento di importanza straordinaria. Ci stiamo lavorando con impegno ed è incoraggiante rendersi conto che rispetto ad altre città possiamo contare su una base di infrastrutture e servizi già consolidata. In passato non siamo rimasti a guardare e abbiamo sempre investito su questi temi. Oggi questo ci consente di arrivare preparati».

Tema delicatissimo, che in campagna elettorale scatenò anche polemiche, sarà quello riguardante il disegno delle Ztl. Ad aprile del 2016 la giunta Matteucci approvò le linee di indirizzo del Pums, recependo le indicazioni della Regione e in quel documento si fa riferimento all’estensione delle Ztl alla zona di via Maggiore e via Fiume Montone Abbandonato, alla zona di via Paolo Costa e Girolamo Rossi, alla zona di via Pascoli, via Cerchio e via Tombesi dall’Ova. L’assessore ci tiene a ricordare che si tratta di linee di indirizzo: «In quanto tali significa che non necessariamente saranno rimaste tali da allora a oggi con la stesure definitiva del Pums. E l’altro concetto fondamentale che vorrei fosse chiaro ad ogni utente della strada è quello della compensazione: il Pums non lascia dubbi, se da una parte vengono introdotte limitazioni più stringenti dall’altra parte devono essere introdotti servizi o opere capaci di garantire un fruibilità degli spazi senza ostacoli». Al momento però Fagnani non si sbilancia per fornire dettagli sul nuovo disegno delle Ztl.

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