Traffico, i sindaci chiedono una deroga per i diesel Euro4. Il Wwf: «Irresponsabili»

Lunedì in Regione un incontro con il Presidente Bonaccini per trovare una soluzione dopo la protesta anche delle associazioni di categoria

Smog

Tra i primi fattori dell’inquinamento dell’aria c’è il traffico veicolare

Anche i sindaci di Ravenna Michele de Pascale e di Lugo Davide Ranalli si uniscono ai sindaci dell’area bolognese  (Castenaso, Granarolo e San Lazzaro) che vorrebbero derogare al piano per la qualità dell’aria lasciando circolare anche i diesel Euro4, quest’anno invece come noto per la prima volta banditi. E così il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha deciso di convocare un incontro lunedì mattina in Regione per fare il punto e trovare una mediazione che dia un’applicazione omogenea al provvedimento.

Una richiesta, quella di permettere la circolazione dei diesel Euro4 che arriva anche da un po’ tutte le associazioni economiche di categoria con anche il presidente di Confcommercio Ravenna, Paolo Caroli, che in mattinata ha dichiarato: «Lo stop ai diesel euro 4 crea danni alle attività economiche. Lo stiamo già vedendo. In un momento così particolare, dove ancora la ripresa stenta a decollare, il provvedimento della Regione Emilia-Romagna non aiuta, anzi ostacola, la ripresa ancora fragile».

Secondo il Wwf, invece, sono al contrario «irresponsabili» i sindaci contrari alla limitazione del diesel. «Non si possono più ignorare alcuni dati – scrive Enrico Ottolini, delegato regionale del Wwf –: la Pianura Padana è l’area più inquinata d’Italia, che conta 91mila decessi prematuri all’anno causati dall’inquinamento atmosferico; nel 2017 più della metà delle stazioni di controllo in Emilia-Romagna hanno registrato sforamenti oltre i 35 giorni l’anno ed è noto che il traffico insieme alla combustione di legna è la principale fonte inquinante. Da non dimenticare che l’Italia è uno dei Paesi con il più alto tasso di motorizzazione al mondo: una situazione non sostenibile e comunque da cambiare. Non prendere provvedimenti è del tutto irresponsabile. Il fatto che i diesel non siano l’unica fonte inquinante è un motivo per aggiungere provvedimenti e non per togliere i pochi sui quali si è riusciti a prendere una decisione, dopo anni di colpevole immobilismo. Se è comprensibile che qualche automobilista protesti in difesa delle proprie abitudini, non è accettabile che un sindaco, autorità sanitaria locale, si adoperi per boicottare una delle poche misure efficaci per difendere la qualità dell’aria. Sarebbe come difendere l’abitudine di passare su un ponte, quando questo sta per crollare.
Il Wwf invita quindi i sindaci ed i consiglieri regionali ad applicare e sostenere in modo serio e rigoroso tutte le misure anti inquinamento, senza arretramenti, ma al contrario estendo le misure ad altri settori e fonti inquinanti».

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