Sindacati contro Comune e coop: «Pari diritti per educatori di nidi e materne»

Tiene ancora banco il tema del personale delle cooperative sociali: «Stesse mansioni, ma stipendi quasi dimezzati»

Scuole InfanziaI sindacati tornano all’attacco per chiedere «pari diritti e dignità per il personale educativo dei nidi e le materne convenzionati comunali». Cgil, Cisl e Uil esprimono infatti nuovamente contrarietà alle risposte ricevute dal Comune di Ravenna sul tema dell’appalto che riguarda le educatrici, rivendicando il loro diritto «a vedere riconosciuto il livello di inquadramento previsto dal Ccnl delle Cooperative Sociali per gli Educatori con Titolo».

«Anche l’ultima gara d’appalto – scrivono i sindacati – riporta requisiti per il personale educativo (definito “Assistente all’infanzia con funzioni educative”) che non rispecchiano il ruolo delle educatrici di cooperativa, che svolgono la stessa mansione con uno stipendio quasi dimezzato rispetto a quelle assunte tramite concorso comunale». Personale che – affermano i sidacati, sottolineando come siano tematiche che vanno avanti ormai da decenni – «si vede costretto a condizioni di lavoro inadeguate all’importanza del suo ruolo».
«Contemporaneamente – continua la nota inviata alla stampa – si registra la resistenza delle cooperative a riconoscere il corretto inquadramento a causa dei maggiori oneri non considerati al momento dell’appalto».

Fra le istanze avanzate nuovamente dalle organizzazioni sindacali c’è anche il riconoscimento del pasto come momento educativo: «Le lavoratrici sono costrette a portarsi il cibo da casa, diverso da quello consumato a scuola dai bambini, che non consente di conferire una connotazione educativa a questo momento, così come previsto invece dal Patto Pedagogico del Comune di Ravenna. Apprendiamo inoltre che il medesimo trattamento sarà riservato alle Ausiliarie delle Scuole Materne, in quanto il Comune non è intenzionato ad inserire il momento del pasto per le “dade” nella nuova gara d’appalto. Le ausiliarie si troveranno ancora ad assistere i bambini e le maestre nel momento del pasto guardandoli consumare il loro cibo».

Sono inoltre aperti tavoli con le cooperative sociali – conclude la nota dei sindacati – «per ridurre il turn over e gestire in maniera consona le carenze di personale, che si aggravano ogni anno di più, appesantendo il già impegnativo carico di lavoro».

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