Vitigni con vista calanchi per bottiglie “sostenibili” e radicate ai suoli

A tu per tu con i vignaioli indipendenti della cantina Marta Valpiani di Bagnolo di Castrocaro. Solo vini autoctoni di alta qualità

Azienda Valpiani Castrocaro

In questo lungo viaggio tra le più interessanti realtà romagnole voglio portarvi a questo giro alla cantina “Marta Valpiani” a Bagnolo, nell’areale di Castrocaro Terme. Si tratta di 13 ettari – senza contare le aree boschive e gli uliveti – di magnifiche colline a 300 metri, lavorate seguendo i dettami dell’agricoltura biodinamica, in cui sono coltivati solo vitigni autoctoni: albana, sangiovese e trebbiano romagnoli.

L’interprete del genius loci di “Marta Valpiani” è Elisa Mazzavillani, che dal padre Delio ha ricevuto la folgorazione per il lavoro più bello e duro del mondo, e dalla madre Marta – da cui il nome della cantina – un bagaglio esperienziale preziosissimo. Dalle vigne – e soprattutto da vigna Loreti, esposta a nord e dimorata a sangiovese e albana – si gode di una vista clamorosa sui calanchi, un vero spettacolo naturale formatosi dall’erosione dell’acqua e del vento sulle rocce argillose che si affiancano alla falesia di Rio Cozzi dove la marnosa arenacea incontra il sasso spungone.
Si nota subito l’intenso verde dell’inerbimento, a filari alternati, nel vigneto (voluto, l’erba alta fa bene alla vigna), intervallato dal sovescio (ossia l’interramento, per usarle come concime naturale, di erbe spontanee o coltivate apposta), una tecnica efficace da usare per gestire gli interfilari con una copertura erbosa volta a difendere le vigne in pendio dall’erosione e a salvaguardare il suolo; ma utile anche come sistema per regolare la produttività delle viti e crescerle in modo più sostenibile – dal punto di vista sia economico che ambientale – puntando all’alta qualità.
D’altronde a “Marta Valpiani” sono vignaioli indipendenti Fivi e, come dice Elisa, «troviamo fondamentale la verticalità della filiera: allevare le nostre vigne in prima persona, lavorare la terra vinificandone i suoi frutti nella nostra piccola cantina; poche bottiglie ma fortemente radicate ai nostri suoli».

Ma è sui vini che ho assaggiato che vorrei focalizzare l’attenzione. Partiamo dal Docg Romagna Albana “Delyus” 2021 (in ricordo del padre Delio), albana in purezza dalle vigne più giovani (2016) di Podere Casalino, Podere Campacci – entrambi nel versante sud di Bagnolo – e vigna La Biondina a Terra del Sole. Raccolta manuale, fermentazione spontanea, nessuna chiarifica, affinamento 6 mesi in cemento e almeno 3 mesi di affinamento in bottiglia. È un’albana di grande personalità, che restituisce in modo esemplare il proprio terroir, dunque si approccia verticalmente al naso, con sentori di frutta gialla, fiori bianchi, erbe aromatiche e agrumi, a cui segue un sorso fresco, minerale, salato, di grande ed elegante equilibrio. Per me, amore a primo sorso.

Azienda Valpiani VinacceParliamo poi di tre sangiovesi molto diversi tra loro, perfetti per raccontare le varie espressioni dei poderi. Il Forlì Sangiovese “La Farfalla” 2020, omaggio a una poesia di Tonino Guerra, arriva dalla parte più alta del versante nord della collina di Bagnolo, costituita da sole argille azzurre. Anche qui raccolta manuale, vinificazione con fermentazione spontanea, macerazione in piccoli tini per 3/4 settimane con follature manuali, malolattica spontanea, nessuna chiarifica e filtrazione. Poi affinamento 6 mesi in cemento e almeno 4 mesi in bottiglia. È il sangiovese d’ingresso della cantina, fresco fin dal colore brillante, maggiormente fruttato, più semplice, molto sapido. Un vino «da pane e salame» che ti mette subito di buon umore.

Ecco poi il “Rio Pietra” 2018, che è l’esempio di Valpiani del Castrocaro Sangiovese nato sul calcare. Qui siamo infatti sul versante sud di Bagnolo, dove il terreno è composto da argille rosse ricche di ferro, scheletro con calcare e sasso spungone. Sangiovese in purezza, la vinificazione avviene con fermentazione spontanea, macerazione in acciaio con cappello sommerso per circa 100 giorni, malolattica spontanea, nessuna chiarifica e filtrazione. Quindi affinamento per 1/3 in botte grande e 2/3 in cemento per 12 mesi, altri 12 mesi in cemento e un anno di affinamento in bottiglia. Il colore è da manuale, un rosso rubino di gran classe, trasparente, da cui si evince ciò che ci aspetta dalla bocca, ossia una bevibilità suadente, con un finale netto, pulito, in cui il tannino perfettamente integrato la fa da padrone. E siamo sempre più felici.

Azienda Valpiani ViniA chiudere – in bellezza – il “Crete Azzurre” 2018, Romagna Sangiovese Castrocaro che nasce invece sulle argille azzurre e sullo spungone. Di nuovo fermentazione spontanea, macerazione in acciaio con cappello sommerso per circa 100 giorni, malolattica spontanea, nessuna chiarifica e filtrazione. L’affinamento avvwiene in botte grande per 12 mesi, poi cemento per 12 mesi e un anno di affinamento in bottiglia. Siamo in presenza di un vino finissimo, un fuoriclasse che profuma di marasche, violette e spezie. Avvolgente in bocca, fresco, sapido, dal tannino vellutato, con una complessità speziata.

Esperienze da vivere nei fine settimana

Tutto ciò di cui si parla sopra su Marta Valpiani (vigna, vini, chiacchiere varie) si può sperimentare di persona ogni fine settimana alla cantina di via Bagnolo 158 a Castrocaro. I due tipi di visita (‘LaFarfalla Experience”, più easy, e “Iris Experience”) iniziano con il racconto che percorre la storia della famiglia Valpiani, del suo viaggio enoico e di come la campagna e la natura l’hanno cambiata; si parlerà del lavoro nei campi, delle varie matrici geologiche dei suoli di Bagnolo, dei vitigni autoctoni allevati e custoditi, di Albana, di Trebbiano e di Sangiovese. È la stessa Elisa Mazzavillani a raccontare i vini, le stagioni e in cosa consiste il lavoro di un vignaiolo artigiano indipendente. A seguire, la visita alla piccola cantina di vinificazione e alla bottaia scavata nello spungone. Per concludere, nella sala panoramica, si svolge la degustazione dei vini e dell’olio. Prenotando anticipatamente è anche possibile fare merenda in azienda o un brunch con prodotti artigianali selezionati (tutte le info su martavalpiani.it/visite/).

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