Cavolo nero, un ortaggio benefico per la salute e versatile in cucina

CAVOLO NEROIl cavolo nero, discendente del cavolo selvatico, una pianta originaria dell’Asia Minore che fu introdotta in Europa nel 600 a.C. circa da viandanti celtici, è una brassicacea che, grazie alle sue proprietà, veniva utilizzata fin dall’antichità per curare i dolori alle ginocchia causati da traumi e infiammazioni.

Come suggerisce il nome stesso, si distingue dal cavolfiore, dalla verza, dal broccolo dalle cime di rapa, dal cavolo romano, dal cavolo cappuccio … per il colore molto scuro, non certo nero, ma sicuramente verde cupo, quasi blu. Le sue foglie sono ben divise, leggermente bitorzolute e hanno una forma tipicamente lanceolata. E contrariamente a molte sue appena citate consorelle, il cavolo nero non produce alcun fiore centrale “a testa” pertanto, la porzione edule è costituita solo dalle foglie.

Ma arriviamo finalmente ai suoi tanti benefici e partiamo dall’elencare le tante e importanti sostanze che ci apporta. Il cavolo nero contiene calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio (in grande quantità rispetto ad altri vegetali), sodio, zinco, rame, manganese, zolfo, selenio e fluoro. Se parliamo di vitamine troviamo vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B6, vitamina C e K. Sono presenti inoltre beta-carotene, luteina e zeaxantina. Ancora, presenta, cosa rarissima nel mondo vegetale, tutti gli aminoacidi essenziali al nostro organismo per formare le proteine: istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano, valina. Infine possiede significative quantità di acidi grassi essenziali, ovvero quelli che il nostro organismo non può produrre da solo e che, per forza di cose, devono essere assunti dagli alimenti. In ogni 100 grammi di foglie di cavolo nero troviamo 121 mg di acidi grassi Omega-3 e 92,4 mg di acidi grassi Omega-6.

Se ora proviamo a tradurre quanto appena detto nella pratica, vediamo che una delle proprietà più importanti del cavolo nero è da ricollegare alla prevenzione dei tumori: uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research sostiene che i suoi fitonutrienti glucosinolati sono di fondamentale importanza per la prevenzione del cancro al seno e al colon.

Ancora, le sostanze antiossidanti, nello specifico i 2 flavonoidi quercetina e kaempferol, hanno effetti cardioprotettivi, antidepressivi e antitumorali. Una ricerca pubblicata sull’ American Heart Association ha dimostrato che chi assume omega-6 riduce notevolmente il rischio di malattie coronariche rispetto a chi non li assume. Più in generale, sempre parlando di antiossidanti, la vitamina C, il beta-carotene, i polifenoli e i flavonoidi del cavolo nero aiutano l’organismo a contrastare l’attività ossidativa dei radicali liberi con conseguenti benefici a livello cellulare. Nello specifico poi, la vitamina C rafforza il sistema immunitario, migliora il metabolismo, è responsabile della produzione di collagene e molto altro ancora.

E lo sapevate che il cavolo nero fa anche bene alle mente? Sì, secondo recenti studi condotti all’ Università del Maryland Medical Center, gli acidi essenziali Omega-3 apportano diversi benefici al cervello, sia dal punto di vista funzionale che da quello della memoria. E parliamo ora delle sue fibre: in primis lo rendono un alimento utile a disintossicare l’organismo ed a mantenere bassi i livelli di LDL, ovvero di colesterolo cattivo. Poi si è riscontrato che i diabetici che consumano alimenti ricchi di fibre come questo nostro ortaggio autunnale, riescono a controllare meglio i livelli di zucchero nel sangue.

Da ultimo ricordiamo che il cavolo nero dona un apporto elevato di vitamina K che è molto importante per la salute delle ossa in quanto facilita l’assorbimento del calcio e previene così le fratture.

Oltre a diverse virtù il cavolo nero ha anche qualche controindicazione
E dopo i tanti suoi benefici è bene far presente che il cavolo nero ha anche qualche controindicazione. Prima fra tutte è quella nei confronti di chi assume farmaci beta-bloccanti: contenendo elevate quantità di potassio, in soggetti in cui i reni non sono completamente funzionali, potrebbe avere effetti pericolosi.
Ancora, per la buona quantità di fibre alimentari, le persone affette da IBS (Sindrome dell’intestino irritabile) dovrebbero astenersi dal consumarlo in quanto potrebbero avere dei problemi di digestione.
Infine, il cavolo nero crudo (quello consumato in un pesto per esempio) contiene elementi che potrebbero interferire con il funzionamento della ghiandola tiroidea.

LA RICETTA: Crema di zucca e cavolo nero con semi tostati

Ribollita

Ingredienti per 4 persone: 500 grammi di zucca violina o mantovana, 150 grammi di cavolo nero, 500 millilitri di brodo vegetale (sedano, carota e cipolla), 1 cipolla dorata, 1 manciata di semi misti (girasole e zucca), sale marino integrale, olio extravergine di oliva, pepe macinato al momento

Preparazione: mettere a scaldare il brodo vegetale. Sbucciare, lavare e tagliare a fettine la cipolla. Metterla a rosolare con un filo di olio extravergine di oliva in una pentola per un paio di minuti a fuoco medio. Sbucciare, lavare e tagliare a cubetti la zucca e aggiungerla alla cipolla. Far insaporire per un minuto, salare, coprire con del brodo e far cuocere per 10 minuti. Lavare il cavolo nero e togliere la costa centrale. Poi ridurlo a striscioline e aggiungerlo alla zucca. Far cuocere altri 5 minuti. Quando il tutto sarà cotto, frullare a crema e regolare di sale e di brodo in modo da ottenere sia la sapidità che la consistenza desiderata. In un padellino antiaderente tostare una manciata di semi a fuoco basso, girando spesso per circa 5 minuti. Comporre il piatto ponendo la crema in una scodella, ricoprirla con qualche seme tostato, una girata di olio crudo e una bella macinata di pepe.

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