Erbaccia a chi? La portulaca è ottima: ricca di Omega 3 e pure dissetante

Nell’antico Egitto era conosciuta come medicinale. Ma oggi in pochi la riconoscono e conoscono le sue proprietà

PortulacaLa portulaca (Portulaca oleracea) è una pianta erbacea spontanea che a seconda delle terre in cui cresce è conosciuta con nomi diversi: porcellana, procaccia o purselana in Liguria, erba grassa in Lombardia, barzellana in Sardegna, purcacchia o purcacc nel Lazio, porcacchia nelle Marche, precacchia in Abruzzo e così via fino a ‘mbrucacchia o brucacchia nel Salento.

Nell’antichità, in particolare nell’antico Egitto, era conosciuta come pianta medicinale ma le sue origini sono probabilmente asiatiche. Poi, durante il Medio Evo, troviamo testimonianze sia nei Paesi Arabi che del bacino del Mediterraneo. Qui, la portulaca, veniva addirittura coltivata.
Ora purtroppo in Italia viene considerata poco più che un’erbaccia o una pianta infestante di orti e giardini da chi non la sa riconoscere o non è al corrente delle sue grandi proprietà, sia di gusto che benefiche. Pochi infatti sanno che è ottima da mangiare. Contiene più Omega 3 di qualsiasi altra fonte vegetale, addirittura può arrivare a contenerne 8,5 mg per ogni grammo di peso. Vitamina A, B, C ed E, sei volte più di spinaci. Betacarotene, sette volte più di quanto ne contengono le carote ed inoltre magnesio, calcio, potassio, acido folico, litio e ferro.

La Ricetta

Pesto con semi di zucca

Ingredienti: 100 grammi di portulaca pulita, 25 grammi di semi di zucca, 1 spicchio di aglio, olio extravergine di oliva, sale marino integrale, pepe macinato al momento.
Preparazione: Lavare delicatamente le foglie di portulaca, asciugarle e porle nel mixer insieme allo spicchio di aglio sbucciato e ai semi di zucca. Ora azionare le lame aggiungendo a filo l’olio: fermarsi quando si sarà raggiunta la densità desiderata. Regolare infine di sale e di pepe. Nota: questo pesto è perfetto per accompagnare verdure grigliate, carni bianche o anche pesce bollito.

Gli usi

Insalate e condimenti

Gli usi della portulaca al giorno d’oggi riguardano soprattutto la cucina: viene utilizzata a crudo soprattutto per la preparazione di insalate ma è anche un ingrediente di minestre, condimenti e ripieni per ravioli e pasta fresca, frittate e conserve sottaceto.
Nella cucina “povera” napoletana la portulaca veniva abbinata tradizionalmente alla rucola per la preparazione delle insalate. Anche nella cucina siciliana trova spazio come ingrediente delle insalate estive, con un abbinamento tipico che prevede pomodorini e cetrioli. Nella cucina romana infine fa parte del misto di insalate ed erbe che compongono la misticanza.

Le Proprietà

Diuretica, depurativa e anche dissetante

Alla portulaca sono attribuite proprietà diuretiche, depurative, dissetanti e anti-diabetiche. La medicina popolare la impiega per trattare diarrea e vomito, enterite acuta, emorroidi ed emorragie post-partum. Negli ultimi anni la portulaca è salita al centro dell’attenzione per via della scoperta della sua ricchezza di acidi grassi polinsaturi di tipo omega 3, di cui è considerata un’importante fonte vegetale. Gli acidi grassi omega 3 sono considerati importanti per prevenire le malattie cardiovascolari. In particolare, è interessante sapere che 100 grammi di foglie di portulaca contengono all’incirca 350 mg di acido α-linolenico (acidi grassi facenti parte del gruppo di omega-3). Gli omega 3 aiutano a ridurre il colesterolo LDL e i trigliceridi, a favore di una migliore circolazione del sangue.

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