martedì
05 Agosto 2025

Al via i corsi di Belle Arti e Conservatorio nella nuova sede di piazza Kennedy

Inizia il 3 novembre l’anno accademico degli istituti artistici ravennati che ora condividono gli spazi per lezioni ed eventi

Sede Afam Piazza KennedySi animano, a partire dall’avvio il 3 novembre dei nuovi corsi accademici, gli spazi all’interno della nuova e aggiuntiva sede, in piazza Kennedy, destinata dal Comune di Ravenna ai due storici istituti cittadini di alta formazione: l’Accademia di Belle Arti e l’Istituto superiore di studi musicali “Giuseppe Verdi”, impegnati sin dal 1800 nella valorizzazione del patrimonio culturale di Ravenna. L’inaugurazione ufficiale è prevista per fine novembre.

La nuova sede, in posizione strategica nel cuore della città, si aggiunge a quelle di via delle Industrie (Accademia di Belle Arti) e via di Roma (Verdi) e renderà progressivamente possibile l’ampliamento degli spazi per la didattica, per i servizi agli studenti e per gli uffici amministrativi, oltre che l’incremento di mostre e concerti grazie alla presenza di un’aula magna polifunzionale.

L’edificio di piazza Kennedy ha una superficie di circa 2.150 metri quadrati, di cui 860 al piano terra, 880 al primo piano e 410 al secondo, oltre a 460 metri quadrati di spazi esterni ad uso esclusivo. L’immobile è stato individuato a seguito di una procedura ad evidenza pubblica che si è conclusa con la stipula del contratto di locazione con la Banca Monte dei Paschi di Siena spa, soggetto proprietario dell’immobile. Il contratto di locazione avrà una durata di 12 anni.

I primi spazi fruibili sono quelli della corte interna al piano terra e di parte del piano terra stesso, con locali dove si potranno svolgere conferenze, attività espositive e concerti, e, al primo piano, delle aule che affacciano su piazza Kennedy, destinate per quest’anno accademico all’attività didattica del Verdi.

Il polo di alta formazione dedicato ad arte e musica in piazza Kennedy consentirà l’attuazione del progetto di federazione tra i due istituti, pur mantenendo la propria autonomia, con lo sviluppo di nuove offerte formative in comune, la costituzione di un’unica segreteria didattica e amministrativa, la gestione comune del progetto Erasmus e dei tirocini nonché la realizzazione di progetti di produzione artistica condivisi.

Stupore e orrore nelle arti visive in sintonia col Nightmare Film Festival

Esposizione di opere d’artista curata da Alessandra Carini, per sondare “il lato oscuro” della creatività

Marco Mariangeli disegno
Un disegna di Marco Mariangeli

Si apre in occasione dell’avvio della XIX edizione del Ravenna Nightmare Film Fest, il 30 ottobre, una collaborazione fra la manifestazione cinematografica e la gallerista Alessandra Carini, direttrice della galleria e curatrice indipendente fondatrice di Magazzeno Art Gallery.

Si tratta di una mostra permanente lunga tutta la durata del festival, e accessibile gratuitamente negli spazi del Centro Congressi sede delle proiezioni della rassegna che arricchisce di suggestioni visive e impreziosisce l’offerta del Festival

Nicola Alessandrini disegno
Un disegno di Nicola Alessandrini

Carini, da sempre impegnata in un percorso sulla rigenerazione urbana attraverso la public art, ha fortemente voluto la costituzione di una galleria privata dedicata alla promozione dell’arte contemporanea, tra cui la street art, e incentrata nel sostegno di artisti emergenti  e nella valorizzazione del territorio.

La selezione  di Alessandra Carini si ripropone di illustrare la ricerca di artisti e artiste emergenti locali o che comunque si sono formatii sul territorio ravennate. Sono proposti temi visuali diversi, non necessariamente legati al mondo del cinema, ma che abbiano un segno stilistico riconducibile alla Entartete Kunts (arte degenerata). La rassegna proposta da Alessandra Carini, si basa appunto sulla ricerca di opere che raccontino un mondo orrorifico attraverso diverse tecniche, come il disegno e la scultura, e che rappresentino l’immaginario artistico emergente con l’incursione di artisti più affermati come Nicola Alessandrini e Riccardo Garolla.

Le ultime parole di Ilenia Fabbri al suo assassino: “Basta, ti prego, smettila”

Udienza 3 / All’alba del 6 febbraio Pierluigi Barbieri aggrediva la 46enne nella sua abitazione per finirla con una coltellata alla gola, la fidanzata della figlia era terrorizzata in camera da letto: nessuno sapeva che era rimasta a dormire

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In primo piano Angela Scorza, pm titolare dell’indagini sull’omicidio di Ilenia Fabbri

“Chi sei? Cosa vuoi?”. Poi grida e colpi. “Basta, ti prego, smettila”. Ancora un urlo e dopo il silenzio. L’omicidio di Ilenia Fabbri il 6 febbraio scorso a Faenza è stato questo per la fidanzata e omonima di Arianna Nanni, figlia della vittima. Il killer non sapeva che in casa ci fosse un’altra persona oltre alla vittima designata. E invece la ragazza di Imola aveva trascorso la notte nell’abitazione e all’alba era ancora a letto dopo che la compagna era uscita per andare a Osnago con il padre.

La ventenne si è affacciata alla camera da letto e ha fatto appena in tempo a vedere un uomo alto di spalle, vestito di scuro, che correva giù per le scale. Si è chiusa dentro a chiave e ha chiamato la fidanzata che ha risposto dall’autostrada: «C’è un ladro in casa che insegue tua mamma, tornate indietro». La giovane ha raccontato tutto questo e altro in tribunale a Ravenna oggi, 29 ottobre, alla terza udienza del processo per il delitto di via Corbara. Alla sbarra l’ex marito della vittima e un suo sodale: Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri, nella ricostruzione della procura rispettivamente il mandante e il sicario.

All’epoca dei fatti la ragazza di Imola era solita trascorrere i weekend a casa della madre o del padre della fidanzata, a seconda dei periodi visto che i genitori vivevano separati. Ma quella volta – senza che nessuno lo sapesse – era arrivata già il venerdì perché la sera avrebbero festeggiato i tre anni passati insieme.

Dalla camera da letto Arianna non è uscita fino a quando non ha bussato la polizia, intervenuta con due volanti su richiesta dell’altra Arianna che aveva chiamato il 113 dall’auto. È stata però la sua presenza a scombinare i piani che la procura ritiene fossero stati progettati dai due uomini. Se nessuno avesse dato l’allarme, Barbieri avrebbe forse lasciato la casa e il cadavere sarebbe stato scoperto solo molte ore dopo, regalando un vantaggio importante all’assassino.

Zucche, mostri, scherzetti, tutti gli appuntamenti di Halloween nel ravennate

Da Riolo a Cervia, da Mirabilandia a Borgo Montone, gli eventi di un fine settimana da urlo per grandi e piccoli

Riolo TermeA Riolo Terme il capodanno celtico con fuochi pirotecnici.
Nella località collinare si celebra Samhain, il capodanno celtico. Sabato 30 e domenica 31 ottobre sono in programma esibizioni itineranti, fuochi, accampamento celtico e riti propiziatori, musica, mercato a tema e stand gastronomici. Info 333 4305616 (Whatsapp). Il clou sarà come consuetudine nella serata di domenica con il corteo con la battaglie del bene e del male e il rogo del mostro e successivo finale di fuochi pirotecnici sulla rocca di Riolo. Rocca che nel weekend organizza anche visite guidate a tema “horror”.

A Mirabilandia paurosi incontri ravvicinati fino a mezzanotte.
Ultimi giorni della stagione e aperture straordinarie a Mirabilandia per Halloween, dalle 10 alle 24 per il 30 e 31 ottobre e dalle 10 alle 20 il 1°novembre. Con le ormai consuete horror zone (con mostri in carne e ossa interpretati da figuranti assunti dal Parco per l’occasione – nella foto) a partire dalle 19, che saranno ben delimitate per tenere alla larga i meno coraggiosi.

In pineta di notte, tra nebbia e animali in movimento Solo per “bambini coraggiosi”.
Il 31 ottobre dalle 21 Halloween si festeggia anche con una passeggiata in pineta. Illuminati solamente dalle torce elettriche, i partecipanti attraverseranno le “viscere” della Pineta San Vitale fino all’affaccio sulle valli interne. Tra suoni misteriosi, animali in movimento, paesaggi nebbiosi. Solo per bambini dai 6 anni in su. Ritrovo al parcheggio di via Fossatone 3. Per maggiori informazioni: 0544 528710 oppure natura@atlantide.net.

Mirabilandia HorrorAll’azienda Galassi un labirinto “infestato” e spettacolo comico.
Nel weekend di fine ottobre anche l’Azienda Galassi Carlo (via Roma 111, ad Alfonsine) celebra Halloween, sabato 30 e domenica 31 ottobre dalle ore 18.30. Il Labirinto Sospeso, realizzato con canne di bambù e altro materiale di recupero, proporrà un tracciato “infestato” dagli attori del gruppo Zombie Not Dead per una battaglia con i cacciatori/pubblico. All’interno delle Serre, invece, un percorso dell’orrore con tranelli da risolvere e creature a spaventare i presenti. Inoltre, sabato 30 alle 21 la serata sarà allietata dallo Stregone Ikmor (al secolo Mirko Alvisi), direttamente da Zelig per uno spettacolo di magia e di comicità. Ingresso: 10 euro. Sarà presente anche uno stand gastronomico.

Pedalata a Ravenna tra i parchi la mattina con merenda e laboratori a tema.
Torna a Ravenna “Bimbimbici di Halloween”, un’allegra pedalata in sicurezza che si rivolge principalmente a bambini e ragazzi, ma è aperta a tutti i cittadini. Quest’anno c’è una nuova formula con l’estrazione dei premi itinerante, ad ogni parco visitato. Fiab Ravenna mette in palio come premio finale una bici che sarà estratta a sorte tra i presenti che avranno concluso il giro. Il ritrovo è in Piazza del Popolo domenica 31 ottobre alle 9 del mattino con partenza alle 9.30. All’arrivo alle 11 ai Giardini Pubblici, oltre all’estrazione dei premi, ci saranno una piccola merenda e laboratori di Halloween.

A Cervia tra zombie ed escape room per quattro giorni.
Dal 30 ottobre al 2 novembre (tutti i giorni dalle 14.30 in avanti) prende corpo il programma di Halloween Cervia tra spettacoli e divertimenti, mercatini ed escape room che si svolgono in piazza Garibaldi e in altri luoghi del centro storico. In programma anche parate di zombie e un percorso “horror” per i più coraggiosi.

Halloween ZuccheTorna la festa da brividi tra le case di Borgo Montone.
Dopo l’annullamento dell’anno scorso a causa della pandemia, torna il 31 ottobre a Borgo Montone, la festa di Halloween più frequentata della zona di Ravenna, organizzata dal comitato cittadino. Con punti ristoro e animazione lungo le strade e il classico “dolcetto o scherzetto” in tutte le abitazioni illuminate (sempre molte, a Borgo Montone) che parteciperanno anche a un concorso a premi per gli addobbi più belli. Ma è vietato l’uso di botti e fumogeni.

A Brisighella festa nei lughi “oscuri” del borgo medievale e  musei aperti il 1° novembre.
Domenica 31 ottobre, dalle 18.30 alle 23, le strade del centro storico di Brisighella verranno animate dalla festa di Halloween; in programma spettacoli, animazioni, mercatini e food truck. Divertimento anche per i più piccoli col truccabimbi e con la proiezione del film per bambini Coco, alle ore 20 all’Anfiteatro Spada. Per l’occasione il pubblico potrà esplorare le vie nascoste del centro di Brisighella, fino ad addentrarsi in un percorso itinerante verso gli “Inferi”. L’accesso al centro è gratuito; biglietto per l’ingresso agli “Inferi”: 3 euro. Spazio anche per la cultura con l’apertura straordinaria dei musei brisighellesi il 1° novembre e l’entrata in vigore dell’orario invernale della Rocca Manfrediana e del Museo Ugonia, in vigore fino al 31 marzo 2022. La Rocca Manfrediana aprirà le porte ai visitatori nei festivi e prefestivi dalle 10 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 16:30, mentre il Museo Ugonia sarà visitabile nei festivi e prefestivi dalle 10 alle 12:30 e dalle 15 alle 17. In occasione degli eventi.

Maschere OscureAd Alfonsine dal pomeriggio di Ognissanti eventi in due piazze.
Si rinnova il 31 ottobre la Festa di Halloween di Alfonsine, con un’edizione dedicata in particolare alle famiglie,che si svolgerà nelle due piazze principali della città. Dalle 14 in piazza Monti e dalle 19 il clou in piazza Gramsci con esibizioni a tema e spettacoli di fuoco, giocoleria e sbandieratori, tra bancarelle e piatti della tradizione romagnola.

A Lugo una camminata per le vie del centro tutti mostruosamente mascherati.
Dopo l’annullamento dell’anno scorso a causa della pandemia, si ripropone il 31 ottobre a Lugo la camminata degli Spartani. Il ritrovo è alle 20.30 di fronte al monumento di Baracca. I partecipanti, con travestimento a tema orrorivfico e torce, partiranno per una camminata festosa lungo le vie del centro.

 

 

 

 

 

La figlia della vittima in aula: «Incubi e stress post traumatico, sono condannata»

Udienza 3 / La testimonianza della ventunenne Arianna Nanni che lancia sguardi di rabbia al sicario reo confesso: mentre lui uccideva Ilenia Fabbri, lei era in auto con il padre verso Osnago. Secondo l’accusa era il tentativo dell’uomo di costruirsi un alibi

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Pierluigi Barbieri, reo confesso dell’omicidio di Ilenia Fabbri a Faenza il 6 febbraio 2021

È entrata nell’aula di corte d’assise con uno sguardo di rabbia sull’uomo che ha confessato di averle ucciso la madre su incarico del padre, in cambio di ventimila euro e un’auto usata. E più volte è tornata a guardarlo, trattenendosi a fatica nei novanta minuti della sua deposizione. Mai un’occhiata invece al genitore distante pochi metri. La ventunenne Arianna Nanni ha testimoniato stamani, 29 ottobre, in tribunale a Ravenna al processo per l’omicidio della 46enne Ilenia Fabbri, accoltellata alla gola il 6 febbraio scorso nella loro abitazione in via Corbara a Faenza. Gli imputati che rischiano l’ergastolo sono l’ex marito Claudio Nanni e il suo amico Pierluigi Barbieri, inquadrati dall’accusa come mandante e sicario. Il secondo, come detto, è reo confesso. Il primo sostiene di aver chiesto solo di spaventare la donna perché chiudesse le cause in corso per la separazione e le mancate retribuzioni negli anni in cui ha lavorato nell’officia del coniuge.

È stata un’ora e mezza di sofferta ma necessaria ricostruzione sotto le pacate domande del pm, delle parti civili e delle difese. La ragazza – a cui è stato concesso di abbassare la mascherina vista la distanza rispettata da altre persone per facilitare la parlata – ha trattenuto le lacrime più volte e il suo racconto ha tenuto in tensione i tanti presenti in aula. In diversi momenti l’apparente calma esteriore ha ceduto il passo all’emozione, ma solo sulla battute finali la 21enne ha mostrato segni di sofferenza di fronte a qualche domanda troppo ripetitiva e non abbastanza pertinente, al punto che il presidente della corte Michele Leoni ha richiamato la difesa di Nanni (avv. Francesco Furnari).

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Arianna Nanni e l’avvocata Veronica Valeriani

La giovane ha chiesto un risarcimento di due milioni di euro. «Da quel giorno sono una condannata», ha detto. E ha messo a nudo le tante sofferenze di una ventunenne con un padre in carcere per l’omicidio della madre. Sta seguendo un percorso con uno psicologo che le ha prescritto dei farmaci per affrontare un disturbo da stress post traumatico: «Dormo poco e male, non riesco più a dormire da sola. Faccio incubi che nessuno dovrebbe fare. E anche di giorno ho dei flashback improvvisi. Se sento le campane ripenso al funerale, i sacchi neri della spazzatura mi danno fastidio perché mi ricordano quello della scientifica con il cadavere di mamma, i coltelli mi danno fastidio».

La teste ha confermato gli eventi di quella mattina così come già li aveva snocciolati il capo della squadra mobile Claudio Cagnini. Arianna uscì di casa alle 6 del mattino per salire sull’auto del padre – separato e non più convivente dal 2018 – con cui avrebbe dovuto raggiungere Osnago, ritirare una vettura appena comprata e tornare per trascorrere il pomeriggio in compagnia della fidanzata. Proprio quest’ultima aveva trascorso la notte nell’abitazione e ha chiamato la coppia in viaggio dopo aver sentito le grida della vittima.

Gli elementi che l’accusa ha voluto portare all’attenzione della corte (presidente Michele Leoni, a latere Antonella Guidomei) sono stati fondamentalmente rivolti a dimostrare la premeditazione.

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L’avvocato Francesco Furnari difende Claudio Nanni (nella gabbia)

Da mesi padre e figlia si scambiavano segnalazioni di annunci di auto in vendita perché la giovane aveva deciso di acquistarne una e stava mettendo da parte qualche risparmio. La scelta cadde su una vettura in Lombardia. «Con mio padre decidemmo che lui sarebbe andato a vederla perché fa il meccanico e se ne intende. Andò il 2 febbraio da solo e il giorno stesso la pagò». Accordo raggiunto per 1.500 euro dai 1.800 iniziali: «Stavo mettendo da parte i soldi da sola perché mi è sempre piaciuto essere indipendente, poi a Natale del 2020 mio padre mi regalò mille euro per contribuire». La decisione di ritirarla sabato 6 fu presa in accordo perché era un giorno libero dal lavoro per entrambi. Tutto confermato dal venditore dell’auto, sentito oggi stesso. Con l’aggiunta di un paio di particolari: «Il 2 febbraio Nanni venne a vedere l’auto e si accontentò di provarla nel vialetto di casa che misura 40 metri dicendo che era del mestiere». L’auto non era revisionata ma il meccanico faentino disse che l’avrebbe ritirata comunque il 6 per sistemarla in seguito. 

E poi la questione della porta del garage nel seminterrato. Da lì uscì Arianna, come erano abituati a fare in casa, alle 6. «La porta aveva due ganci di sicurezza all’interno che mettevamo di notte. Li ho tolti, sono uscita e ho chiuso a chiave ma a quel punto i ganci non potevano più essere inseriti». Secondo l’accusa di questa era a conoscenza il padre che avrebbe sfruttato l’uscita della figlia per fornire al killer la via d’accesso dotandolo di una copia delle chiavi. La ragazza in aula ha però ribadito di non sapere se il padre avesse le chiavi: «Le avevamo di sicuro io e mia madre e forse mio nonno materno». In una dichiarazione durante le indagini preliminari ricordò che in passato si era dimenticata il mazzo nell’abitazione dell’uomo per un paio di giorni.

L’interrogatorio ha riguardato a lungo anche le fasi di quella mattina in cui l’auto con padre e figlia è tornata in via Corbara dopo essere arrivata a Imola in autostrada e aver fatto inversione. La figlia si lancia di corsa dentro casa e i poliziotti non riescono a trattenerla per impedirle di vedere con i suoi occhi «il cadavere di mamma, disteso in un lago di sangue con un taglio profondo alla gola». Nel lavandino l’arma del delitto: un coltello verde di ceramica lasciato ad asciugare dalla sera prima dopo averlo usato per tagliare dei saliti festeggiando il terzo anno insieme con la fidanzata. Quando parla del coltello si volta di nuovo verso Barbieri. E il padre intanto dov’era? «Non è venuto in casa. Sono corsa da lui e stavo dando di matto, lui cercava di fermarmi e io gli ho detto “Stai zitto che la mamma è morta”».

Bus, a rischio i collegamenti con i cimiteri. Sul sito di Start le corse soppresse

A causa della carenza di autisti dopo l’obbligo di green pass

BusIl perdurare delle difficoltà dovute alla carenza di autisti legata all’entrata in vigore dell’obbligo di green pass sui luoghi di lavoro, non rende possibile – scrive Start, l’azienda di trasporto pubblico della Romagna – garantire la regolarità di tutte le corse programmate.

Per le stesse ragioni alcuni dei servizi speciali che vengono tradizionalmente svolti per agevolare i collegamenti ai cimiteri in occasione della commemorazione dei defunti nei comuni di Ravenna (31 ottobre, 1 e 2 novembre) e Faenza (31 ottobre e 1° novembre) potrebbero essere soppressi.

Start Romagna invita l’utenza a consultare il proprio sito web nella sezione in cui ogni giorno viene pubblicato l’elenco delle corse non garantite per la giornata successiva (https://www.startromagna.it/corse-non-garantite-per-green-pass/).

A partire dal pomeriggio di domani, sabato 30 ottobre, il sito verrà aggiornato con tutte le corse che potrebbero saltare nelle giornate di domenica, lunedì e martedì, comprese quelle che rientrano nei servizi cimiteriali.

Start Romagna si scusa «per i disagi che potrebbero verificarsi».

Covid, 48 nuovi casi in un giorno in provincia. Ricoveri stabili

 

Sono 48 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in provincia di Ravenna su oltre 1.600 tamponi. Un nuovo ricovero, mentre non si registrano decessi in provincia, dove resta ora solo una persona in terapia intensiva.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 29 OTTOBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 431.494 casi di positività, 428 in più rispetto a ieri, su un totale di 27.561 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,5%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 670 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 410.224. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 7.683 (-246). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 7.369 (-246), il 96% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano quattro decessi: uno nella provincia di Parma (una donna di 97 anni); uno in provincia di Bologna (una donna di 80 anni); uno nella provincia di Ferrara (un uomo di 91 anni) e uno nella provincia di Forlì-Cesena (una donna 89 anni, deceduta nel cesenate).
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.587.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 32 (+1 rispetto a ieri), 282 quelli negli altri reparti Covid (-1).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Parma (numero invariato rispetto a ieri); 5 a Modena (invariato); 13 a Bologna (+1); 3 a Imola (invariato); 1 a Ravenna (-1); 4 a Forlì (+1); 1 a Cesena (invariato); 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Piacenza, Reggio Emilia e Ferrara (come ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.579 a Piacenza (+13 rispetto a ieri, di cui 4 sintomatici), 33.053 a Parma (+34 di cui 19 sintomatici), 51.583 a Reggio Emilia (+25, di cui 24 sintomatici), 72.659 a Modena (+46, di cui 20 sintomatici), 90.498 a Bologna (+117, di cui 75 sintomatici), 13.739 casi a Imola (+14, di cui 11 sintomatici), 25.908 a Ferrara (+14, di cui 12 sintomatici), 34.732 a Ravenna (+48, di cui 41 sintomatici), 19.087 a Forlì (+48, di cui 38 sintomatici), 21.791 a Cesena (+29, di cui 21 sintomatici) e 41.865 a Rimini (+40, di cui 32 sintomatici).

Nuovo report della Regione: vaccini efficaci al 79,5%. Al 92,6 contro i decessi

E chi non è vaccinato rischia di finire in terapia intensiva 14,1 volte di più

INIZIO VACCINAZIONI COVID RAVENNA VACCINODAY 27 DICEMBRE 2020Nuovo report sui vaccini dell’Agenzia sanitaria e sociale della Regione Emilia-Romagna, che ha analizzato l’incidenza del Covid-19 e delle sue conseguenze in Emilia-Romagna nel periodo dal 23 settembre al 20 ottobre: l’efficacia media nel prevenire le infezioni è del 79,5%, dell’89,9% la copertura rispetto ai ricoveri.

Ancora più alta la protezione nei confronti dei ricoveri in terapia intensiva (93,8%) e dei decessi (92,6%).

L’efficacia media del vaccino anti Covid, si conferma anche nell’ambito sanitario: tra gli operatori sanitari e negli anziani residenti in strutture residenziali che hanno completato il ciclo vaccinale, è ancora del 90% e del 94% quella nei confronti dei ricoveri ospedalieri.

Continua l’impegno per garantire la più ampia copertura vaccinale possibile, con quasi l’83% della popolazione emiliano-romagnola che ha completato il ciclo di immunizzazione, e sono già state avviate le somministrazioni delle terze dosi di vaccino per le categorie più vulnerabili, gli ultraottantenni, gli ospiti e i lavoratori dei presidi residenziali per anziani.

Resta una fascia di popolazione che continua a non vaccinarsi ed è per questo a rischio. Infatti, secondo il nuovo monitoraggio (relativo al mese di ottobre) chi non ha ricevuto nemmeno una dose rischia di infettarsi 3,6 volte in più di chi si è vaccinato; oltre ad incorrere in probabilità di ricovero 5 volte maggiore di chi ha scelto di vaccinarsi. Inoltre, il rischio di ricoveri in terapia intensiva è sempre molto più alto per i non vaccinati: 14,1 volte superiore.

Per quanto riguarda le fasce di età, nelle ultime quattro settimane prese in esame, le infezioni riguardano principalmente giovani non vaccinati (12-39 anni), mentre l’incidenza di ricoveri in reparti Covid-19 e in terapia intensiva è significativa soprattutto tra i 60-79enni non vaccinati.

Nelle ultime quattro settimane sono stati rilevati 71 decessi, di cui 53 nella popolazione over 80. I restanti 18 decessi si sono verificati soprattutto nella classe di età 60-79 anni (13 decessi). In questa fascia l’incidenza di decesso è 6,4 volte superiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati.

Rubate le offerte del presepe di Carraie da utilizzare per lavori all’oratorio

Ladri in casa dell’autore della Natività, che custodiva i 400 euro per rifare il controsoffitto. Accuse della Pigna

Presepe Carraie
Il presepe di Carraie

A Carraie sta facendo scalpore in queste ore il furto messo a segno a casa di Antonio Battesimo, noto per essere l’autore del grande presepe meccanico animato che viene realizzato ogni anno nella chiesa della piccola frazione del comune di Ravenna.

I ladri – come scrive il Carlino in edicola oggi (29 ottobre) – si sono introdotti nell’abitazione di Battesimo mercoledì mattina, dopo che il genero era uscito per accompagnare la figlia a scuola, dimenticandosi di inserire l’allarme.

E hanno rubato i circa 400 euro raccolti negli ultimi due anni grazie alle donazioni dei fedeli in visita al presepe, che sarebbero dovuti servire per rifare il controsoffitto dell’oratorio, in pessimo stato.

L’episodio era stato denunciato ieri anche da Veronica Verlicchi, consigliera comunale della Pigna (e da Gabriele Zoli della lista collegata alle ultime Amministrative, Forese in Comune): «Purtroppo, dopo l’interruzione dovuta dal lockdown – commentava in una nota inviata ai giornali -, sono ripresi con un ritmo preoccupante i furti che tanto hanno martoriato il Forese in questi anni. Da tempo immemore chiediamo all’amministrazione di provvedere all’installazione delle cosiddette telecamere intelligenti, la riapertura dei presidi della Polizia Locale nel Forese e maggiore pattugliamento. Purtroppo le nostre richieste sono sempre cadute nel vuoto nonostante la realtà evidentemente grave».

In provincia di Ravenna gli stranieri passano in un anno dal 12,3 all’11,3 percento

I dati del dossier statistico riferiti all’Emilia-Romagna

StranieriAl 31 dicembre, secondo i dati Istat, i cittadini stranieri residenti in Emilia-Romagna sono 537.556, in flessione di poche decine di unità rispetto all’anno precedente.

A dirlo è il Dossier statistico immigrazione Idos-Confronti, presentato a Bologna con i dati per l’Emilia-Romagna, qui in una sintesi a cura dell’Ansa.

Rallenta quindi in regione la crescita della presenza di cittadini stranieri, che costituiscono il 12,1% della popolazione complessiva del territorio: si tratta dell’incidenza più alta fra le regioni italiane.

I cittadini non Ue, da soli, rappresentano il 9,3% della popolazione emiliano-romagnola. L’incidenza di residenti stranieri resta più alta nelle province nord-occidentali: a Piacenza è del 14,6%, a Parma del 14,3%, a Modena del 13%, a Reggio Emilia del 12,2%. Sotto la media regionale Bologna (11,7%), Ravenna (11,3%, contro il 12,3 di un anno fa), Forlì-Cesena (11%), Rimini (10,7%) e Ferrara (9,5%).

La comunità più rappresentata è quella romena, che raccoglie il 17,6% del totale dei cittadini stranieri residenti.

Cresce l’incidenza degli alunni stranieri iscritti alle scuole della regione: erano il 17,1% del totale nel 2019/2020 (contro il 16,4% dell’anno prima).

I bambini stranieri nati nel 2020 in Emilia-Romagna sono stati un quarto del totale dei nati nell’anno (in Italia il 15%). Tra gli stranieri minorenni, circa tre quarti (il 74,5%) sono nati in Italia.

Restano stabili gli occupati (circa 259.800), mentre calano del 6,4% a livello nazionale. Ma le donne straniere occupate diminuiscono da 122.867 a 115.952. Crescono le imprese condotte da cittadini stranieri: sono 55.999, il 12,5% del totale, con un incremento del 2,5% rispetto al 2019, mentre le imprese italiane sono diminuite (-1%).

Sul versante delle rimesse, dopo anni di stazionarietà, i dati della Banca d’Italia indicano un aumento del flusso di denaro inviato nei Paesi di origine dei migranti: da 568 a 706 milioni, con un aumento del 24,3% rispetto al 2019.

Tasse non pagate per oltre 200mila euro: sequestrato complesso immobiliare a Ravenna

Indagati marito e moglie, titolari di una società attiva nel campo della consulenza e della progettazione tecnica

FinanzaLe Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ravenna hanno dato esecuzione nei giorni scorsi a un decreto di sequestro preventivo, disposto dal Gip del Tribunale di Ravenna.

A finire sotto sequestro un complesso immobiliare in zona Darsena, a Ravenna, del valore di 600mila euro, composto da ampi locali a uso ufficio, un archivio, una cantina e tre posti auto, ai danni di una società ravennate operante nel settore della consulenza e della progettazione tecnica, risultata debitrice verso l’erario per oltre 200.000 euro.

Il provvedimento cautelare è conseguenza della segnalazione inoltrata dall’Agenzia delle Entrate alla procura di Ravenna, essendo la società già risultata destinataria di ben 18 cartelle di pagamento notificate tra il 2013 e il 2019 per un debito complessivo – tra imposte evase, interessi e sanzioni amministrative – di oltre 211.000 euro, dopo aver richiesto e ottenuto 6 procedure di rateizzazione, tutte poi revocate per decadenza.

Società che nel frattempo aveva deciso di mettere al riparo da eventuali sequestri i cespiti immobiliari alienandoli – secondo l’accusa – “fittiziamente a un prezzo dolosamente e palesemente sottostimato” a un’altra società in realtà riconducibile al marito dell’amministratrice venditrice (e peraltro avente gli stessi oggetto e sede sociale della cedente).

La procura ha quindi iscritto nel registro degli indagati entrambi i coniugi, peraltro già gravati da precedenti penali, e ha chiesto al competente Giudice di voler sequestrare i beni in via precauzionale (per evitare che potessero rivenderli). Il Giudice ha quindi disposto il sequestro dell’intero immobile e i finanzieri del gruppo di Ravenna hanno ora provveduto all’esecuzione del provvedimento.

Anche Marcello Lippi e Antonio Conte al teatro di Fusignano con Arrigo Sacchi

In occasione della chiusura della mostra dedicata all’ex tecnico romagnolo. Sul palco pure Alberto Zaccheroni

Sacchi Gravina Galliani Inaugurazione
Sacchi con Gravina e Galliani all’inaugurazione della mostra

La mostra “Oltre il Sogno. L’emozione del calcio totale di Arrigo Sacchi”, allestita al museo civico “San Rocco” di Fusignano si avvia alla sua conclusione e lo fa accompagnata da un evento collaterale di grande rilievo.

Giovedì 4 novembre infatti, il Teatro Moderno Fusignano di corso Emaldi ospita un incontro pubblico (ore 20.30) con  quattro dei più grandi allenatori italiani del calcio contemporaneo: Marcello Lippi, Antonio Conte, Alberto Zaccheroni e ovviamente il “padrone di casa” Arrigo Sacchi. Dialogheranno sui  principali temi del calcio “di oggi, di ieri e di domani”.

Lippi ConteUna serata speciale, condotta da due nomi noti del giornalismo sportivo Fabio Licari e Luigi Garlando (quest’ultimo coautore con Sacchi del bestseller sportivo ”La coppa degli immortali” ed entrambi firme eccellenti de La Gazzetta dello Sport).

Antonio Conte è campione d’Italia in carica con l’Inter (che ha lasciato in estate) detentore di uno strabiliante record di 9 scudetti con la Juventus (5 da giocatore e 4 da tecnico) rinforzati da una Champions League e una Coppa Uefa conquistate da calciatore,  nonché il titolo di campione in Premier League  sulla panchina del  Chelsea.

Anche per il viareggino Marcello Lippi una fantastica avventura sulla panchina bianconera, arricchita da 5 scudetti, una Champions League, una Coppa Intercontinentale, una Coppa Uefa e l’ultimo grande trionfo azzurro al mondiale di Berlino 2006.

Allenatore delle “tre grandi” del nostro campionato, Juve, Inter e Milan ( con lo scudetto 1998-98)  è il romagnolo Alberto Zaccheroni, forte di una lunga  esperienza nel calcio extraeuropeo, culminata con la vittoria assoluta in Coppia d’Asia 2011 alla guida della nazionale del Giappone.

Infine, sul palcoscenico  fusignanese, il tecnico del calcio totale: Arrigo Sacchi, condottiero del Milan più splendente di sempre con  2 Coppe dei Campioni, 3 coppe Intercontinentali, 2 Supercoppe europee, una Super Coppa Italia e il memorabile scudetto rossonero 1987/88.

La mostra “Oltre il Sogno” è visibile  al pubblico fino a domenica  7 novembre ogni sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, sempre con ingresso gratuito, ma per la serata “speciale” di giovedì 4 novembre è prevista un’apertura straordinaria dalle ore 22.30 alle 24.

Strutturata in diverse sezioni tematiche, si presenta  come un vivace racconto visivo fatto di ricordi inediti, filmati, immagini e oggetti ormai passati alla storia sportiva.

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