Dopo l’edizione del 2020 fortemente condizionata dalla pandemia, con numeri di visitatori contingentati, all’interno di quattro palazzi della città, Giovinbacco quest’anno torna nelle piazze di Ravenna.
L’appuntamento è dal 29 al 31 ottobre, «in 4 piazze, 2 strade e 1 palazzo», confermano gli organizzatori della festa del Sangiovese, che sveleranno il programma nel corso di una conferenza stampa in programma domani, 12 ottobre.
Giacomo Costantini, tra gli assessori uscenti che verranno riconfermati
[AGGIORNAMENTO: a questo link la composizione ufficiale della giunta]
È attesa già nella mattinata di oggi, a neppure una settimana dallo spoglio delle elezioni comunali, la giunta del De Pascale-Bis, a Ravenna.
Saranno quattro gli assessori riconfermati, Federica Del Conte e Giacomo Costantini del Pd (forti di una buona performance in quanto a preferenze, essendo entrambi candidati al consiglio comunale), Eugenio Fusignani del Pri e Gianandrea Baroncini di Ravenna Coraggiosa (che cinque anni fa era entrato in giunta con il Pd).
Pressoché certo l’ingresso in giunta poi per la prima volta di un esponente del Movimento 5 Stelle, probabilmente il capolista Igor Gallonetto, così come di altri due esponenti del Pd locale di ormai lungo corso, l’ex presidente del consiglio comunale Livia Molducci e l’ex capogruppo del partito Fabio Sbaraglia.
Gli ultimi due nomi, per bilanciare la giunta, saranno di due donne: le indiscrezioni dei quotidiani locali parlano di Federica Moschini (ancora Pd), mentre il solo Carlino fa il nome di Annagiulia Randi, “outsider” della lista civica De Pascale sindaco, seconda forza della coalizione.
Ma non si registrano decessi e i ricoveri in terapia sono stabili con tre pazienti. Vaccinati in Emilia-Romagna oltre i 6 milioni e mezzo
Nel ravennate, oggi domenica 10 ottobre, si sono registrati 41 casi di contagio al Coronavirus su 1259 test effettuati : si tratta di 25 pazienti di sesso maschile e 16 pazienti di sesso femminile; 10 asintomatici e 31 sintomatici; 39 in isolamento domiciliare e 2 ricoverati. Nel dettaglio sono stati rilevati: 22 per contact tracing; 14 per sintomi; 3 test privati; 2 test per rientro dall’estero.
No si registrano decessi, mentre sono state comunicate 31 guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 33.853.
In Emilia-Romagna i casi di positività riscontrati sono 239 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.420 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,1%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 39,8 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 61 nuovi casi, seguita da Ravenna (41); poi Modena (26), Parma (23), Reggio Emilia (22) e Rimini (18); quindi Ferrara (14), Forlì (9), Cesena (9), Piacenza (9) e, infine, il Circondario imolese (7).
Si registrano d’altra parte 4 nuovi decessi causati dal virus: 2 a Bologna (una donna di 99 anni e un uomo di 89), 1 a Piacenza (una donna di 90 anni) e 1 a Cesena (un uomo di 54 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.508.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva in regione sono 44 (+ 2 rispetto a ieri), 315 quelli negli altri reparti Covid (+7). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato); 2 a Parma (invariato); 1 a Reggio Emilia (invariato); 1 a Modena (invariato); 17 a Bologna (+1); 3 a Imola (invariato); 4 a Ferrara (+ 1); 3 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 3 a Rimini (+1).
Per quanto riguarda la campagna vaccinale in Emilia-Romagna, alle ore 14 di oggi erano state somministrate complessivamente 6.587.343 dosi; sul totale, 3.354.802 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Presidio alla Cgil di sindacalisti e cittadini: «Non ci faremo intimidire. Ci sarà una reazione forte, e democratica»
Dopo la violenza squadrista di Roma avvenuta durante la manifestazione no vax contro la sede nazionale della Cgil, anche Ravenna nella mattinata di domenica, cittadini, rappresentanti della società civile, delle istituzioni, dell’associazionismo, delle attività produttive e del mondo politico si sono ritrovati in via Matteucci davanti alla sede della Camera del lavoro di Ravenna, per manifestare solidarietà alla Cgil.
Nel corso della notte appena trascorsa, i sindacalisti e attivisti della Cgil hanno presidiato le sedi della Camera del lavoro del territorio di Ravenna – si legge in un comunicato stampa del sindacato – e questa mattina si sono riuniti per un’assemblea generale straordinaria per reagire al gravissimo attacco subito nella giornata di ieri.
«Non ci faremo intimidire dalla violenza fascista – ha detto la segretaria generale della Cgil di Ravenna, Marinella Melandri, in un breve intervento tenuto in piazza Marsala a Ravenna –. Le Camere del lavoro continueranno a essere un presidio democratico e continueranno a rappresentare una casa per tutte le lavoratrici e i lavoratori».
Marinella Melandri, segretaria generale della Cgil di Ravenna
Marinella Melandri in piazza Marsala ha ringraziato tutti i presenti e tutti coloro che hanno inviato messaggi di solidarietà e sostegno alla Cgil: «Assistiamo a una reazione importante rispetto al vile atto squadrista che ha colpito la nostra sede nazionale. Il mondo del lavoro darà una risposta immediata e sabato prossimo ci sarà una manifestazione nazionale di Cgil, Cisl, Uil a Roma. Viviamo tempi molto difficili; il pensiero di ognuno di noi non può non tornare a 100 anni fa, quando anche le strade e le piazze di Ravenna furono teatro di eventi drammatici contro la democrazia. Dobbiamo isolare questi fascismi che tornano sotto mille forme e sono finanziati e organizzati. Le forze democratiche non si faranno intimorire da queste azioni deprecabili. Chiedo a tutti di impegnarsi ed essere presenti per rafforzare la democrazia, facendo vedere che anche nella nostra città, così come sta succedendo davanti alle altre Camere del lavoro del nostro paese, c’è una reazione forte, democratica e antifascista».
«Saremo in piazza a Roma sabato prossimo – ha sottolienato Melandri – e sarà importante combattere questa battaglia democratica e antifascista giorno per giorno per far vivere questi valori nella società e per le nuove generazioni».
Dalle repressioni di Stato al Covid in Brasile, quattro film alle 21, a ingresso libero al Salone Estense della Rocca
Un fotogramma dal docufilm “The Monopoly Of Violence” di David Dufresne
È tornata a Lugo la rassegna “Mondovisioni, i documentari di Internazionale”, direttamente dal festival della rivista di politica e affari esteri che si è svolto recentemente a Ferrara (1-3 ottobre). Le proiezioni si terranno nel Salone Estense della Rocca di Lugo.
La rassegna prevede film d’autore su attualità, informazione e diritti umani, selezionati da CineAgenzia tra i migliori documentari realizzati in ambito mondiale.
Martedì 12 ottobre si proietta The Monopoly of Violence di David Dufresne. Il film è incentrato sulla domanda che un gruppo di cittadini si pone per quanto riguarda l’uso della forza da parte dello Stato, accusato di reprimere sempre più brutalmente le forme di protesta, come quella dei “gilet gialli” in Francia.
Martedì 19 ottobre è la volta di The Last Shelter di Ousmane Samassékou. La casa dei migranti in Mali, è un rifugio al margine meridionale del deserto del Sahara e accoglie chi è in transito verso nord, o sulla via del ritorno dopo un tentativo fallito di raggiungere l’Europa.
Martedì 26 ottobre sarà il turno di Sieged:The Press vs. Denialism di Caio Cavechini. Il Brasile ha superato 500.000 morti per il Covid, ma il presidente Jair Bolsonaro incolpa i media di “esagerare la crisi” e dice ai cittadini di “smettere di lamentarsi”. I giornalisti brasiliani affrontano una doppia sfida, raccontare sia gli effetti causati dalla pandemia ma anche le turbolenze politiche del paese.
Mercoledì 3 novembre ultimo appuntamento con Dying To Divorce di Chloe Fairweather. Girato durante 5 anni cruciali, il film documenta in parallelo il problema dei femminicidi e l’erosione delle libertà democratiche in Turchia, attraverso la storia di Ipek Bozkurt, coraggiosa avvocata determinata a sfidare il sistema e la violenza di genere.
Tutte le proiezioni sono in programma alle 21, in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’ingresso è libero e gratuito.
Scoperto durante il il controllo di un auto con quattro giovani a bordo. Sequestrati anche più di mille euro
foto di repertorio
Un giovane italiano è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Polizia di Ravenna per detenzione e spaccio di stupefacenti. L’arresto di D. G., vent’anni, è avvenuto in seguito al controllo da parte degli agenti di polizia di una Lancia Y con a bordo quattro giovani. Nel corso dell’identificazione, uno di loro manifestava segni di insofferenza, insospettendo i poliziotti che hanno perquisito in modo approfondito l’auto, rinvenendo sotto uno dei tappetini posteriori, un calzino al cui interno era custodito un caricatore per pistola munito di 9 proiettili calibro 9×19, unitamente ad altri 5 proiettili dello stesso calibro ed un tirapugni.
A seguito della scoperta, sono state effettuate perquisizioni domiciliari alla ricerca di eventuali in possesso dei quattro occupanti dellauto. Nell’abitazione del vent’enne D: G: sono stati rinvenuti e sequestrati circa 620 grammi di tipo hashish, circa 420 grammi di cocaina, e la somma di 1. 080 euro, verosimilmente provento dello spaccio. Inoltre è stato trovato anche un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della sostanze stupefacenti.
Il giovane, che si assumeva anche la responsabilità del caricatore con i proiettili, è stato tratto in arresto in flagranza del reato e come disposto dall’autorità giudiziaria del Tribunale di Ravenna è stato affidato al carcere di Ravenna.
Un articolo del 2019 riferiva di una denuncia per presunto mobbing in una lettera recapitata aperta a una consigliera comunale. Secondo Rossi era diffamazione per l’ente e si era opposto alla prima richiesta di archiviazione proposta dalla procura
Il presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, Daniele Rossi
«La pubblicazione non travalica mai i limiti del diritto di cronaca giudiziaria». Con queste parole il tribunale di Ancona ha archiviato una querela per diffamazione presentata dal presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, Daniele Rossi, contro Ravenna&Dintorni per un articolo uscito online a dicembre 2019.
Il pronunciamento del giudice per le indagini preliminari è arrivato il 4 ottobre scorso, a distanza di quasi due anni dal fatto: la procura marchigiana si era già espressa a favore dell’archiviazione a luglio 2020. Ma il dirigente – assistito dall’avvocato Luca Sirotti di Bologna, uno dei legali che tutela Rossi nel procedimento Berkan – presentò opposizione chiedendo un supplemento di indagini che il gip ha bollato come «del tutto inefficaci e inidonee». La denuncia partita da via Antico Squero metteva nel mirino anche il Corriere Romagna, che pubblicò la stessa notizia, e la consigliera comunale Veronica Verlicchi (Pigna) per un post su Facebook legato allo stesso episodio. Anche per loro è arrivata l’archiviazione.
La notizia era quella di una denuncia anonima di presunto mobbing subìto da alcuni dipendenti di Ap per un ordine di servizio firmato da una figura apicale dell’ente. L’anonimo faceva presente che la segnalazione di mobbing era stata presentata sull’apposito portale del cosiddetto whistleblowing (creato appositamente nell’ambito della riforma delle norme contro la corruzione nelle pubbliche amministrazioni per garantire l’anonimato assoluto e agevolare le denunce interne fatte dai dipendenti) ma era stata archiviata senza fornire motivazioni. Le carte stampate a computer vennero recapitate a Verlicchi in municipio in una busta con indirizzo scritto a mano che qualcuno aveva aperto prima della consegna. Verificammo l’effettiva esistenza della denuncia online e la sua archiviazione senza dettagli, riportando questo come dato di fatto incontestabile: la denuncia c’era, la lettera a Verlicchi c’era (e l’apertura prima del recapito era una notizia nella notizia).
«Gli articoli utilizzano termini ipotetici ed eventualistici che lasciano aperto e rispettato ogni legittimo dubbio sulla veridicità». Nel dispositivo firmato dal gip, in buona sostanza, si sottolinea come siano stati rispettati i tre paletti che la giurisprudenza richiede perché si possa parlare di diritto di cronaca e non di diffamazione a mezzo stampa: interesse pubblico della notizia, sostanziale veridicità dei fatti esposti e continenza formale nella divulgazione.
Non a caso era stato il pm in primis a respingere tutto: «Gli articoli – scriveva il magistrato – hanno ricostruito in termini essenzialmente obiettivi la vicenda e sono privi di connotazioni diffamatorie, in considerazione del contesto di riferimento, di sicuro interesse pubblico».
Ma queste parole non erano bastate per convincere Rossi. Che, come consente la giurisprudenza, ha impugnato l’atto con un’opposizione in cui si invitava il giudice a disporre un accertamento informatico per individuare l’indirizzo Ip del computer da cui era partita la segnalazione ritenendo quel o quella dipendente «l’originario diffamatore». Non solo: si chiedeva anche una perizia grafologica sulla scrittura sulla busta. Dice ancora il gip: «Si potrebe al più arrivare a una sfera di persone ma mai all’identificazione del preciso autore».
Abbiamo chiesto all’Autorità portuale a quanto ammonta la cifra per l’incarico affidato a un avvocato esterno anziché utilizzare l’ufficio legale interno, ci è stato risposto che il presidente Rossi ha deciso di procedere nelle vesti di rappresentante dell’ente per tutelarne l’onorabilità ma sostenendo le spese a titolo personale.
L’insediamento oggi in Municipio: «Ringrazio di cuore tutti gli assessori e i consiglieri uscenti. Entro pochissimi giorni nominerò la nuova giunta»
De Pascale firma in Municipio il suo nuovo incarico a sindaco di Ravenna (foto Massimo Argnani)
Nella sala preconsiliare del Municipo, nella serata di oggi 9 ottobre, alla presenza del segretario generale del Comune di Ravenna, Paolo Neri – a seguito dei risultati delle elezioni del 3 e 4 ottobre e della proclamazione degli eletti effettuata dall’Ufficio Centrale, le cui operazioni si sono concluse oggi alle 14 – Michele de Pascale è stato proclamato eletto alla carica di sindaco per il mandato 2021 – 2026.
«Con la mia proclamazione – ha dichiarato il sindaco De Pascale – è decaduta la giunta uscente, che è rimasta in carica fino alla giornata di oggi e che ha continuato a lavorare anche nelle ultime ore per la città. Ringrazio quindi gli assessori uscenti e tutto il consiglio comunale, anch’esso contestualmente decaduto, per il lavoro straordinario che hanno portato avanti; mi riferisco naturalmente sia ai consiglieri di minoranza che a quelli di maggioranza, che hanno gestito cinque anni molto difficili, ovviamente con particolare riferimento agli ultimi due.
Adesso iniziano pochi giorni in cui il sindaco è solo, nel senso che non ha la giunta e il consiglio non è ancora ufficialmente insediato. Ma poiché la solitudine è una delle cose peggiori che possano capitare nella vita cercherò di far durare questo periodo il meno possibile. Confido di metterci veramente poche ore e lavorerò in questo weekend per essere pronto a comunicare la giunta nei primissimi giorni della prossima settimana, affinché sia subito operativa, anche perché le risorse del Pnrr verranno stanziate nei prossimi mesi e anche per questo è fondamentale che l’Amministrazione sia al più presto nel pieno della sua funzionalità».
La provincia di Ravenna seconda in regione dopo Bologna per numero di infetti. Restano 3 i pazienti in terapia intensiva
In provincia di Ravenna oggi si sono registrati 47 casi su 1518 tamponi effettuati: si tratta di 22 pazienti di sesso maschile e 25 pazienti di sesso femminile; 21 asintomatici e 26 sintomatici; 47 in isolamento domiciliare e nessun ricoverato. Nel dettaglio: 26 per contact tracing; 14 per sintomi; 7 test privati.
Oggi la Regione non ha comunicato nessun decesso. Sono state comunicate 54 guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 33812.
In Emilia -Romagna i casi di positività rilevati sono267 in più rispetto a ieri, su un totale di 30.472 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,9%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,3 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 96 nuovi casi, seguita da Ravenna (47); poi Rimini (26), Modena (25) e Reggio Emilia (18); quindi Parma (16), Piacenza (14), Ferrara (11) e Forlì (10); infine il Circondario imolese (3) e Cesena (1).
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 170 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 397.789. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 14.897 (+92). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.547 (+108), il 97,6% del totale dei casi attivi.
D’altra parte si registrano cinque decessi: a Bologna (una donna di 54 anni e un uomo di 83 anni), a Ferrara (un uomo di 66 anni), a Parma (un uomo di 80 anni) e a Modena (una donna di 88 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.504.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 42 (+ 3 rispetto a ieri), 308 quelli negli altri reparti Covid (-19). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato); 2 a Parma (invariato); 1 a Reggio Emilia (invariato); 1 a Modena (invariato; 16 a Bologna (+2); 3 a Imola (invariato); 4 a Ferrara (+ 1); 3 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 2 a Rimini (invariato).
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, alle ore 14 di oggi, erano state somministrate complessivamente 6.576.413 dosi; sul totale, 3.348.017 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Dall’11 al 13 ottobre all’Alighieri va in scena ultima parte della Trilogia d’Autunno coi pluripremiati artisti, guidati dai creativi (anche) del Cirque du Soleil
Elio Germano e Teho Teardo
Catturato dalla dimensione infinita di Dante, Elio Germano ritorna sui luminosissimi versi del XXXIII canto del Paradiso, che a settembre 2020 aveva letto proprio a Ravenna per l’apertura delle celebrazioni del VII centenario, in presenza del Presidente Mattarella.
Un anno dopo, con la complicità di un musicista-esploratore quale Teho Teardo, Germano chiude il cerchio del tributo al Poeta: lunedì 11 ottobre, alle 21, il Teatro Alighieri accoglie la prima di Paradiso XXXIII (repliche 12 e 13 ottobre), terza e ultima anta della Trilogia d’Autunno di Ravenna Festival, che ha commissionato questo nuovo lavoro.
Sul terreno delle terzine dantesche germoglierà la musica imprevedibile di Teardo, compositore di un’avanguardia senza etichette, e l’immagine visionaria di poeti dello sguardo come Simone Ferrari e Lulu Helbæk.
Germano-Teardo attraverseranno il Canto XXXIII parola per parola, ogni verso esaltato da immagini ed effetti speciali, «con la voglia di arricchire la materia con aspetti visivi e sonori che non siano solo la parafrasi del testo – ha dichiarato Germano – e che accentuino i contenuti in modo appariscente, condivisibile e circolare. Partendo con energia dalla fine della Commedia».
Attore e regista italiano di fama internazionale, Germano è vincitore di premi come il Prix al Festival di Cannes, l’Orso d’argento al Festival di Berlino, un Nastro d’argento e tre David di Donatello.
Teardo è compositore, musicista e sound designer. Si dedica all’attività concertistica e discografica pubblicando album che indagano il rapporto tra musica elettronica e strumenti tradizionali e vanta collaborazioni con Blixa Bargeld, Enda Walsh, Erik Friedlander, Charles Freger, Michele Riondino e Vinicio Capossela. Ha inoltre composto colonne sonore per registi come Sorrentino, Vicari, Molaioli, Salvatores e molti altri, aggiudicandosi anche un David di Donatello, il Ciak d’Oro e il Premio Ennio Morricone.
Lulu Helbæk e Simone Ferrari, registi e direttori creativi, possono contare su un’esperienza internazionale maturata nella creazione di spettacoli dal vivo, dal Cirque du Soleil a Cerimonie Olimpiche, eventi teatrali, show televisivi, esperienze immersive, mescolando nuove tecnologie, teatro, videoarte e scenografie dal forte impatto visivo.
In scena anche Laura Bisceglia e Ambra Chiara Michelangeli, rispettivamente al violoncello e alla viola.
Il disegno luci è di Pasquale Mari, mentre i contributi video sono firmati da Sergio Pappalettera e Marino Capitanio; Matteo Oioli cura il design delle scene.
L’evento è una coproduzione con Pierfrancesco Pisani per Infinito Produzioni e una cordata di teatri – la Fondazione Teatro della Toscana, il Franco Parenti di Milano, l’Abbado di Ferrara e il Galli di Rimini.
Si inaugura il 10 ottobre un progetto artistico in tre allestimenti di Michele Buda, Marco Zanella e Giovanni Lami
Una foto di Marco Zanella del progetto “Scalandré”
Domenica 10 ottobre, alle 16, negli spazi espositivi dell’ex Ospedale Testi di Cotignola (via Roma, 8), inaugura “Monumento fiume”, una doppia personale dei fotografi Michele Buda (1967) e Marco Zanella (1984), a cui si affianca l’installazione sonora del musicista e sound designer Giovanni Lami (1978) alla Chiesa del Pio Suffragio (corso Sforza, 19/A).
“Monumento fiume” comprende tre progetti distinti: le campagne fotografiche “Sul confine” di Michele Buda e “Scalandré” di Marco Zanella, presentate negli spazi dell’ex Ospedale Testi dal 10 ottobre al 9 gennaio – un luogo di grande bellezza e valore, sia storico che simbolico, che sarà restituito temporaneamente alla comunità in occasione di queste due mostre – e il lavoro sonoro “Monumento fiume” di Giovanni Lami, che dà il titolo all’esposizione, allestito alla Chiesa del Pio Suffragio fino al 31 ottobre, un altro “luogo della memoria” accanto al Museo Civico Luigi Varoli.
“Monumento fiume” è l’esito di un progetto pensato per lavorare intorno al paesaggio, al territorio, al paese, al suo patrimonio materiale e immateriale e alle persone, promosso dal Comune di Cotignola e dal Museo Civico Luigi Varoli.
L’indagine dei tre artisti ha seguito, ramificandosi, piste parallele e distinte lavorando su linguaggi differenti: la fotografia e il suono, catturando immagini, rumori e fantasmi, fino a tracciare una mappa inedita di Cotignola fatta di sguardi e ascolti, da cui è scaturito un nuovo paesaggio.
Inaugurazione il 9 ottobre dello spazio in via Emilia Interna promosso da Comune e associazionì cittadine del tavolo sociale
foto di repertorio
Sabato 9 ottobre, alle 10, in via Emilia Interna 29-31 è previsto il taglio del nastro dell’Emporio Solidale di Castel Bolognese.
Il progetto nasce grazie a un finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, bando a cui ha partecipato la Confederazione Nazionale della Misericordia, e grazie anche alla collaborazione di tutte e nove le associazioni di Castel Bolognese che formano il tavolo sociale.
Le persone in difficoltà saranno in possesso di una tessera a punti e potranno fare la loro spesa gratuitamente: una spesa secondo le proprie esigenze. Le modalità di accesso saranno definite con criteri che incrociano l’esperienza consolidata delle associazioni del tavolo sociale e la collaborazione con i servizi sociali del Comune.
Le associazioni che fanno parte dell’Emporio continueranno ad accompagnare le persone in un percorso volto a costruire la propria autonomia economica grazie al loro centro di ascolto.
«L’Emporio Solidale – si legge in una nota dei promotori – vuole essere un punto di riferimento per tutti i cittadini, sia per quelli che avranno l’accesso per l’aiuto, sia per quelli che potranno mettere in circolo la solidarietà e dare una mano per farlo funzionare. Sarà un vero patto di corresponsabilità, con un invito rivolto a tutti i cittadini per dare più vita alle politiche sociali dei prossimi anni, e più voce al valore dell’umanità».