Relitto Berkan B nei Piomboni: sequestrata la nave e indagati i vertici di Ap

La Procura di Ravenna ha aperto un’inchiesta sul possibile inquinamento della valle e le eventuali responsabilità dell’ente portuale

2019 02 10 Berkan8 Ph Cristiano MazzoliSviluppi nell’indagine aperta recentemente dalla Procura di Ravenna sul relitto della Berkan B, la motonave semiaffondta in ormeggio su di una banchina della piallassa Piomboni di Ravenna.

I giudici hanno «disposto una perquisizione negli uffici dell’Autorità Portuale della città, alla ricerca di documenti utili all’indagine sull’affondamento parziale del relitto della motonave Berkan B, da tempo ormeggiato nel canale Piomboni – si legge in una nota dell’agenzia Ansa di Bologna –. Contestualmente sempre nelle ultime ore, come riporta il quotidiano “Il Resto del Carlino,” gli inquirenti hanno prelevato varie carcasse di gabbiani morti dall’area di ormeggio del relitto, in vista di analisi all’istituto zooprofilattico. Il relitto era stato sequestrato d’urgenza mercoledì scorso dopo una relazione della Capitaneria di Porto secondo cui c’è un possibile pericolo per le condizioni ambientali. Quattro le persone indagate, che in settimana verranno sentite in Procura: presidente, segretario generale e dirigente tecnico di Autorità Portuale, che devono rispondere di inquinamento, abuso e omissione di atti d’ufficio, e il proprietario dello scafo».

Sono da mesi che le vicende del relitto occupano le pagine dei media locali, prima con le denunce di associazioni ambientaliste e gruppi politici di opposizione, poi con dichiarazioni e interventi dell’Autorità Portuale, in merito alla soluzione del problema del degrado della zona e dei rischi di inquinamento per l’intero ecosistema della piallassa.

Va anche sottolineato che nella stessa area valliva dei Piomboni sono ormeggiati altri tre rottami di motonavi che attendono di essere smantellate e rimosse

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