giovedì
21 Agosto 2025

Lega flop, Fdi secondo partito, Ancisi resiste, crolla la Pigna, Fi si dimezza

I risultati delle 18 liste nelle sei coalizioni politiche o civiche in area centrodestra: in tutto 10 seggi su 32 in municipio

Alle Comunali di Ravenna del 3-4 ottobre erano sei le coalizioni – alcune con connotati più politici e altre più civiche – dell’area di centrodestra: se si sommano i voti raccolte dalle 18 liste coinvolte si arriva al 34,5 percento. Il Pd da solo ha fatto il 36,3. Alla minoranza vanno 10 dei 32 seggi in consiglio comunale (l’attribuzione non è ancora definitiva) e sono tutti del centrodestra (i no vax e la sinistra estrema non arrivano a piantare la bandierina).

Donati Grandi
Filippo Donati con il capolista di Viva Ravenna, Nicola Grandi

Fdi secondo partito in città ma con la Lega non arriva al 20 percento (7 seggi)
Il 22,5 percento uscito dalle urne per Filippo Donati in termini assoluti significa 15mila voti. Cinque anni fa Massimiliano Alberghini ne prese 5mila in più (con un affluenza più alta di 6 punti). Tre le liste riunite quest’anno a sostegno dell’albergatore 60enne con i simboli più importanti della destra italiana attuale. Né Lega né Fratelli d’Italia sono arrivati alla doppia cifra: 8,4 per il Carroccio (poco più di 5.200 voti) e 8,9 per Fdi  (poco meno di 5.600) che ora è il secondo partito in città per 351 voti e avrà 3 dei 10 seggi della minoranza in consiglio comunale. Se confrontati con le amministrative 2016 c’è una netta crescita per il partito di Meloni che aveva appena l’1,69 (1.205 voti) mentre per la formazione di Salvini è un calo significativo di 6,4 punti percentuali passando da 4 a 2 seggi in municipio. Ma per entrambi è impietoso il confronto con l’ultima chiamata alle urne (Regionali di gennaio 2020): nel comune Lega al 29,9 e Fdi al 9 (in quel caso l’affluenza locale arrivò al 68,9). Completa il quadro della coalizione la novità civica Viva Ravenna con il 4,5 che avrà un seggio oltre a quello di Donati in quanto candidato sindaco.

Alvaro Ancisi
Alvaro Ancisi

Lista per Ravenna ha perso smalto ma Ancisi conserva la poltrona (1 seggio)
A 81 anni, alla quarta candidatura a sindaco, il decano dell’opposizione Alvaro Ancisi ha conquistato il 5 percento come candidato. Nel polo civico messo insieme con sei liste, il traino è stato, come prevedibile, Lista per Ravenna, creatura fondata da Ancisi stesso nel 1997: 3,3 percento. Nel 2016 Lpr correva in coalizione con Fi-Fdi-Lega per Alberghini e raggiunse il 6,35 consentendo l’elezione di Ancisi in consiglio comunale. Scenario che si ripeterà. Tra le altre liste il risultato migliore è arrivato da Amici Animali (0,68) mentre l’unico simbolo di partito (Popolo della Famiglia) ha raccolto lo 0,27.

Veronica Verlicchi Ramiro Recine Bucci
Veronica Verlicchi con Bucci e Recine

In cinque anni la Pigna ha bruciato due terzi dei voti (1 seggio)
Deludente la prova della coalizione Pigna. Cinque anni fa la lista civica era all’esordio assoluto, fondata da Maurizio Bucci (albergatore e ristoratore) con un lungo passato in consiglio comunale con diversi partiti. Aveva raggiunto il 5,3 presentandosi da sola. Quest’anno attorno alla candidatura di Veronica Verlicchi è stato costruito un polo di cinque liste: nemmeno il 2 percento per la Pigna dopo un’intera legislatura della candidata sui banchi del municipio, sotto l’1 tutte le altre. In termini assoluti il simbolo Pigna ha preso 1.210 voti, un terzo dei 3.804 del 2016.

Ancarani 2Forza Italia continua a sgretolarsi, Ancarani è quarto nel centrodestra (1 seggio)  
Mastica amaro Alberto Ancarani. Il consigliere comunale di Forza Italia porta a casa un 3,3 come candidato sindaco ma la lista Fi conquista solo il 2,6 percento (1.634 voti), riuscendo a stare sopra alla Pigna nella competizione all’interno del centrodestra. Nel 2016 aveva sfiorato il 5 percento (3.549) mentre 20 mesi fa alle Regionali era stato 2,7. Il berlusconiano è quarto nel campo del centrodestra e ottiene il seggio in consiglio comunale per il terzo mandato.

Bertolino spunta il duello su Rossini per evitare la maglia nera (0 seggi)
La fotografia panoramica del centrodestra si chiude con l’esito del duello serrato per evitare l’ultima posizione. Alla fine l’ha spuntata Mauro Bertolino su Matteo Rossini: 323 voti per la lista Alleanza di Centro e 146 per Riconquistare l’Italia. Adc ha raccolto più voti di diverse liste nelle coalizioni di Verlicchi e Ancisi.

Elezioni Ravenna, i risultati definitivi: De Pascale confermato con il 59,5 percento

Lontanissimo il candidato del centrodestra Donati. Flop anche della Pigna. I no vax quasi al 3 percento

Definitivi Candidati A Sindaco
I risultati definitivi, dal sito della prefettura di Ravenna

È terminato nella notte lo scrutinio delle elezioni Amministrative (per le quali ha votato solo il 54 percento degli aventi diritto) e Michele de Pascale si è confermato sindaco di Ravenna con un risultato che va oltre le aspettative – considerato anche l’affollamento di candidati – il 59,5 percento delle preferenze.

A trascinare il centrosinistra è stato il Partito democratico, che si conferma di gran lunga il primo partito con oltre il 36 percento, ottime anche le performance della lista civica De Pascale Sindaco con il 5,9, della sinistra di Coraggiosa con il 5,4 e del Pri con il 5,2, mentre il Movimento 5 Stelle non raggiunge il 4 percento. Complessivamente le liste hanno superato il 60 percento, con il sindaco leggermente più basso a causa del voto disgiunto.

De Pascale SpumanteRisultato a dir poco deludente del candidato sindaco del centrodestra Filippo Donati, che si ferma al 22,5 percento, con Fratelli d’Italia e Lega, rispettivamente all’8,9 e all’8,4, lontanissimi dalle percentuali stimate dai sondaggi nazionali, e la lista civica Viva Ravenna sotto il 5.

Al terzo posto – staccatissimo – il decano dell’opposizione ravennate Alvaro Ancisi con il 5 percento.

Entrano in consiglio comunale anche una deludente Veronica Verlicchi – con La Pigna che fa perfino peggio di cinque anni fa, fermandosi come coalizione al 3,9 percento – e il berlusconiano Alberto Ancarani (3,3 percento).

Restano invece come prevedibile fuori da Palazzo Merlato gli altri sei candidati a sindaco, con il no-vax Emanuele Panizza del Movimento 3 V che si può consolare però con il risultato forse più sorprendente di tutti, il 2,9 percento.

Sotto l’1 invece gli altri, con Alessandro Bongarzone di Rifondazione e Pci che vince la sfida tra i tre comunisti (davanti rispettivamente a Gianfranco Santini di Pap e Lorenzo Ferri del Pc) e Mauro Bertolino di Alleanza di Centro che “batte” il sovranista Matteo Rossini 324 voti a 152 nella sfida per evitare l’ultimo degli 11 posti.

Elezioni Ravenna, la festa di De Pascale alle 20 in piazza Kennedy

 

18Appuntamento alle 20 di oggi, 5 ottobre, in piazza Kennedy, a Ravenna, per la festa del sindaco Michele de Pascale.

Il Primo cittadino uscente, da candidato della coalizione di centrosinistra ha appena vinto le elezioni comunali con quasi il 60 percento delle preferenze e dà appuntamento ai suoi elettori in centro, al Fellini.

Donati commenta il ko: «Tra gli elettori c’è chi crede alle promesse impossibili»

A metà dello scrutinio la percentuale dell’albergatore in corsa per la destra (Lega e Fdi) è un terzo di quella del sindaco uscente (22 vs 60). La promessa: «Sarà in consiglio comunale con Viva Ravenna»

Donati Meloni«A qualcuno a Ravenna piace sentirsi raccontare le favole, c’è chi crede a promesse impossibili, io invece non sono capace di mentire e in campagna elettorale non ho fatto promesse che non avrei potuto mantenere». Filippo Donati, albergatore di 60 anni, spiega così il risultato uscito dalle urne che gli lascia il titolo poco gratificante di grande sconfitto delle Comunali 2021 dove ha corso come candidato sindaco con il sostegno di Lega e Fratelli d’Italia. Il candidato civico, espressione della lista Viva Ravenna, non è riuscito a portare il centrosinistra al ballottaggio come fece Massimiliano Alberghini nel 2016. Alle 21.31 del 4 ottobre sono state scrutinate 75 sezioni su 165 e la sua percentuale è poco più di un terzo di quella del sindaco uscente Michele de Pascale. Con parziali di lista da flop: Lega e Fdi entrambe sotto al dieci percento. «Sono convinto che quando lo spoglio sarà concluso almeno una delle liste arriverà alla doppia cifra».

Donati rilascia i primi commenti alla stampa dalla sala preconsiliare del municipio, a pochi passi dai banchi dove assicura che prenderà posto: «Non c’è dubbio che farò 5 anni in consiglio con Viva Ravenna. Continuerò la mia attività di imprenditore e lascerò ogni ruolo nelle associazioni di categoria come è giusto che sia quando a un certo punto decidi di prendere un colore politico». In consiglio comunale la missione è già pianificata: «Non potranno fare tutto quello che hanno promesso e noi saremo lì per ricordare tutte le promesse fatte».

L’albergatore non ci sta alla lettura di un’affluenza bassa come segnale di elettori del centrodestra che hanno disertato: «Gli orientamenti tra quelli che non hanno votato sono convinto che siano proporzionali al risultato di quelli che hanno votato. Dobbiamo renderci conto che ha votato un ravennate su due, in calo rispetto a cinque anni fa. Su questo deve ragionare anche De Pascale».

Ma qualcosa non ha funzionato nel suo schieramento se il sindaco uscente si è garantito il bis senza nemmeno passare dal secondo turno: «Forse correre divisi ha spiazzato l’elettorato? Però è anche vero che alcune affermazioni significative non ci sarebbero state in una alleanza complessiva».

La battuta finale è una frecciatina verso una presunta mancanza di fair play da alcuni avversari: «Ho già visto sorrisini di scherno che non mi piacciono. Vengo dal mondo dello sport e non mi sono mai permesso di farli quando ho vinto. Vedremo di far cambiare anche questo».

Ravenna al voto, De Pascale può festeggiare la conferma: «Risultato che ci emoziona»

Il sindaco uscente è al 60 percento. «Una vittoria dedicata ai giovani. Il Pd quando si “allarga”, viene premiato»

Grande entusiasmo al quartier generale del sindaco uscente Michele de Pascale, che può già festeggiare la conferma, forte del 60 percento delle preferenze (con il Pd di gran lunga il primo partito, al 40) a circa metà scrutinio.

«Questo risultato così importante, con 11 candidati a sindaco – ha dichiarato De Pascale – dimostra la stima e la fiducia della gente nel nostro progetto. Un risultato che ci emoziona e rappresenta una grande soddisfazione anche perché non sono mai stata populista».

«Una vittoria – ha continuato il sindaco – dedicata a tutti i giovani volontari della nostra campagna elettorale, Under 25 che mi hanno aiutato ad avere uno sguardo giovane verso il futuro».

De Pascale conferma che il primo provvedimento sarà legato al nuovo piano regolatore e che la giunta «come cinque anni fa» conta di farla in un paio di settimane.

Domani sera (martedì 5 ottobre) è in programma una festa, a un orario e in un luogo ancora da definire.

«Quando il Pd si allarga – è poi il commento del sindaco sui risultati della coalizione – viene premiato; quando invece si chiude viene punito. Ormai è questa una cosa che deve essere chiara ai dirigenti del partito».

Spoglio in corso a Ravenna: De Pascale verso un trionfo, al 60 percento

Scrutinate 128 sezioni su 165. Il candidato del centrodestra Donati è lontanissimo. Male anche La Pigna

De Pascale ChiusuraAnche a Ravenna è in corso lo spoglio che decreterà i risultati di queste Amministrative che resteranno in ogni caso nella storia della città per l’affollamento sulla scheda elettorale (con 30 liste a sostegno di 11 candidati a sindaco).

Verso fine scrutinio (128 sezioni su 165), il sindaco uscente Michele de Pascale (coalizione di centrosinistra) è ampiamente sopra il 50 percento (addirittura vicinissimo al 60), soglia che, come noto, è necessario superare per evitare il ballottaggio.

Esulta il Pd, che sfiora il 37 percento. Ottima performance anche per la lista di De Pascale sindaco, vicino al 6. Sopra il 5 anche Coraggiosa e Pri.

In seconda posizione, come da previsioni, Filippo Donati (sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia), con un risultato però molto deludente, attorno al 22 percento. Lega e Fratelli d’Italia, a differenza dei sondaggi nazionali, a Ravenna restano sotto il 10 percento.

Il terzo posto – a distanza – è del decano dell’opposizione Alvaro Ancisi (polo civico di Lista per Ravenna), vicino al 5 percento, mentre è testa a testa tra una deludente Veronica Verlicchi (coalizione guidata dalla Pigna) e Alberto Ancarani di Forza Italia, entrambi sotto al 4.

Vicino al 3 invece una sorpresa annunciata di queste elezioni in tempi pandemici come il candidato “no vax” dei 3 V Emanuele Panizza, mentre gli altri cinque aspiranti sindaci sono staccati con percentuali di voto davvero di scarsa considerazione, sotto l’1 percento. Tra i tre comunisti, al momento, può comunque dire di star “vincendo” Alessandro Bongarzone.

Seguiranno aggiornamenti.

Affluenza definitiva: ha votato solo il 54 percento degli aventi diritto

 

Attachment (3)Alle elezioni amministrative di Ravenna – nel corso delle due giornate del 3 e 4 ottobre – ha votato solo il 54,1 percento degli aventi diritto, oltre 8 punti in meno rispetto al 2016.

Complessivamente i votanti sono stati 67.469, circa 8mila in meno rispetto a cinque anni fa.

Un risultato negativo storico, se si considera che nel 2011 l’affluenza fu del 72 percento.

A breve i risultati dello spoglio elettorale.

Nel 1987 scrisse alla fidanzata del 21enne, ora è accusato di falsa testimonianza

Udienza 7 / Al banco dei testimoni l’autore di una lettera contenente passaggi inquietanti su rapimento e uccisione del carabiniere di leva: «Inventai tutto per fare colpo su una donna che nemmeno conoscevo». Il presidente della corte non gli crede. Disposta anche una perizia calligrafica

1
Corte d’assise per l’omicidio Minguzzi del 1987

Una lettera manoscritta di un paio di pagine datata maggio 1987 ha monopolizzato l’attenzione nell’aula di corte d’assise di Ravenna stamani, 34 anni dopo, alla settima udienza del processo per l’omicidio di Pier Paolo Minguzzi, 21enne di Alfonsine rapito e ritrovato morto dopo dieci giorni nel 1987. L’autore della lettera, un lughese oggi 62enne, ha più volte ribadito di aver inventato tutto il testo che contiene passaggi piuttosto sinistri riguardo alle vicende oggetto di dibattimento. Ma il presidente della corte è convinto che l’uomo non abbia detto tutto e ha disposto l’invio della trascrizione dell’interrogatorio odierno alla procura chiedendo l’apertura di un fascicolo per falsa testimonianza e testimonianza reticente continuate. Poco prima al banco dei testimoni si era seduta la destinataria della lettera, una 54enne di Alfonsine S. R. che era la fidanzata della vittima all’epoca dei fatti e l’ultima persona ad averla vista in vita (fu ascoltata già a luglio).

La busta della lettera porta il timbro di spedizione da Imola il 2 maggio di quell’anno. Firmata Alex, nomignolo adottato senza ragione dall’autore le cui iniziali sono invece E. C. Il ritrovamento del cadavere di Minguzzi avvenne a Vaccolino nelle acque del Po di Volano l’1 maggio ma le indagini stabilirono che il decesso avvenne molto prima, forse appena dopo il rapimento nella notte tra il 20 e il 21 aprile. È stato Michele Leoni, presidente della corte (a latere Federica Lipovscek), a leggere le righe ad alta voce (qui la trascrizione integrale).

«Perché scrisse questa lettera e che significato avevano le parole che scrisse?», è la domanda con cui Leoni ha aperto l’interrogatorio. «Ricordo quella lettera – ha spiegato il sedicente “Alex” – ma non c’era un motivo preciso. Non conoscevo la ragazza, non l’avevo mai vista (lei ha assicurato la stessa cosa, ndr), ma lessi la vicenda sul giornale che riportava il nome e l’indirizzo della fidanzata di Minguzzi e mi feci prendere, è come se avessi voluto vivere in un film. A quel periodo mi sentivo solo, ero molto preso dalla voglia di trovare una donna e le scrissi per fare colpo inventando tutto. Mi rendo conto dell’errore commesso, capisco che ho rischiato molto».

Lo stupore che vi assale leggendo il virgolettato è lo stesso manifestato dal giudice. Che ha incalzato “Alex” su più aspetti contenuti in quella lettera. Il teste di fatto ha confermato quanto aveva già detto tempo addietro quando fu ascoltato dalla polizia giudiziaria: le invenzioni di un giovane che cercava una compagna e soffriva di solitudine al punto da valutare di intraprendere un percorso di supporto psicologico. «Mai trafficato nella droga e mai mi sono prostituito». Non usa la parola ma “Alex” si dipinge come un mitomane.

E invece secondo il giudice togato starebbe omettendo qualcosa. Un dubbio alimentato anche dal contrasto fra il titolo di studio dell’uomo (terza media) e la profondità dei termini usati e la costruzione delle frasi. Scriveva sotto dettatura? Per il momento la giuria ha scelto di disporre una perizia calligrafica.

Covid, in provincia salgono a 4 le persone in Rianimazione. Muore donna di 81 anni

 

Sono 17 i nuovi casi di positività registrati in 24 ore in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, lunedì 4 ottobre. Si registra un nuovo decesso “ravennate”, quello di una donna di 81 anni. Salgono a 4 le persone ricoverate in terapia intensiva in provincia.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 4 OTTOBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 424.922 casi di positività, 244 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.798 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 2,06%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 105 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 396.856. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 14.581 (+137). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.154 (+127), il 97,1% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 2 decessi: un uomo di 89 anni in provincia di Parma e una donna di 81 anni a Ravenna.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.485.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 50 (+3 rispetto a ieri), 377 quelli negli altri reparti Covid (+7).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 3 a Parma (invariato); 1 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (invariato); 17 a Bologna (+1); 3 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (invariato); 4 a Ravenna (+1); 4 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (+1); 4 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.311 a Piacenza (+14 rispetto a ieri, di cui 6 sintomatici), 32.578 a Parma (+24, di cui 7 sintomatici), 51.118 a Reggio Emilia (+18, tutti sintomatici), 71.868 a Modena (+51, di cui 28 sintomatici), 89.029 a Bologna (+72, di cui 38 sintomatici), 13.516 casi a Imola (+5, di cui 3 sintomatici), 25.617 a Ferrara (+5, di cui 3 sintomatici), 33.576 a Ravenna (+17, di cui 16 sintomatici), 18.644 a Forlì (+12, di cui 10 sintomatici), 21.422 a Cesena (+12, di cui 9 sintomatici) e 41.243 a Rimini (+14, di cui 8 sintomatici)

Apre a metà ottobre la birreria in stile bavarese del parco commerciale Teodorico

Aperte le selezioni: si cercano 30 persone per il ristorante Lowengrube di Ravenna

Locale Lowengrube Di Modena
Il Lowengrube di Modena

Con diversi mesi di ritardo rispetto alle previsioni iniziali,  sta per aprire a Ravenna il terzo ristorante dell’Emilia-Romagna con l’insegna Löwengrube, format in franchising di ristoranti birrerie in stile autentico bavarese, presente in tutta Italia e in Albania e creato nel 2005 da Monica Fantoni e Pietro Nicastro.

Anche questo nuovo punto vendita fa capo allo stesso gruppo di imprenditori locali che ha già aperto ristoranti a Bologna nel 2019 e a Modena la scorsa primavera (con il locale più grande della rete): Filippo Fochi, Ferruccio Perdisa, Fabio Pasini e Gianni Ugolini.

La stube di Ravenna aprirà al nuovo parco commerciale Teodorico, in Via Manlio Travaglini 37, all’interno di un edificio indipendente che potrà ospitare fino a 350 persone (tra sale interne e biergarten esterno, il tipico “giardino della birra”).

Il ristorante ripropone fedelmente il concept store del brand: 630mq ospiteranno all’interno l’area Oktoberfest per i gruppi, lo spazio family con adiacente area kinder per i bambini e la zona più appartata per coppie e piccoli gruppi di amici.

I 230 mq di area esterna permetteranno invece nelle belle giornate alla clientela di sorseggiare all’aperto birra di alta qualità, gustando i piatti della tradizione bavarese e alto-tesina.

Sono ancora aperte le selezioni per il personale: il nuovo punto vendita occuperà infatti 30 persone in tutto, che si aggiungono alle 70 già impiegate a Bologna e Modena, per un totale di un centinaio di persone occupate dall’insegna sul territorio regionale. La proprietà è alla ricerca di ulteriore personale anche per le sedi di Modena e Bologna e proprio in queste settimane si svolgono le selezioni per il personale di sala e cucina.

Al personale selezionato per il nuovo punto vendita di Ravenna sarà richiesta la disponibilità ad un periodo di formazione presso i locali già operativi in Emilia Romagna.

I contratti di lavoro applicati saranno full e part-time, a tempo determinato e a chiamata, adattabili pertanto anche alle diverse esigenze dei candidati.

Gli interessati potranno inviare la propria candidatura all’indirizzo e-mail:  ravenna@lowenguys.it.

Ravenna, torna la rassegna letteraria “Il tempo ritrovato” alla Classense

 

Cavezzali ClassenseMercoledì 6 ottobre ricomincia la rassegna letteraria “Il Tempo Ritrovato” curata da Matteo Cavezzali alla Biblioteca Classense di Ravenna.

Ogni mercoledì i grandi narratori italiani saranno ospiti per parlare delle proprie opere e di letteratura alla sala Muratori alle 18.

Ad aprire la rassegna sarà Albero Rollo, scrittore finalista al premio Strega e uno degli editor più importanti della letteratura italiana. Ora torna con il suo nuovo romanzo intitolato “Il miglior tempo” (Einaudi) di cui dialogherà con Cavezzali nella serata.

La rassegna continuerà ogni mercoledì alla Biblioteca Classense, gli incontri sono a ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria sul sito sul sito www.iltemporitrovatoravenna.it.

Il programma a questo link.

Al via il processo per il suo omicidio: una fiaccolata per ricordare Ilenia Fabbri

Appuntamento la sera prima della corte d’assise: imputati l’ex marito e il sicario reo confesso

ilenia fabbri uccisa a faenza
Ilenia Fabbri, uccisa in casa a Faenza il 6 febbraio

Una fiaccolata in memoria di Ilenia Fabbri, il giorno prima l’avvio del processo per la sua morte. Succede a Faenza, città in cui viveva ed è stata assassinata la 46enne, lo scorso 6 febbraio nella sua abitazione di via Corbara.

L’appuntamento è per domani sera, martedì 5 ottobre, con ritrovo alle 19.30 in piazza del Popolo, da dove partirà il corteo illuminato dalle fiaccole (fornite dal Comune e che verranno distribuite in piazza) organizzato dalle amiche della donna.

Il giorno dopo, come detto, partirà invece il processo in corte d’assise che vede imputati l’ex marito Claudio Nanni, accusato di essere il mandante dell’omicidio, e il sicario reo confesso Pierluigi Barbieri.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi