venerdì
22 Agosto 2025

Dentro e fuori il Villaggio Anic, il teatro di ricerca riparte dal Socjale

La stagione ravennate al via il 28 settembre a Piangipane col nuovo lavoro di Dadina, Giampaoli e l’illustratore Reviati

Mille Anni Dadina Reviati
Una tavola di Davide Reviati per lo spettacolo “Mille anni o giù di lì”

Il cartellone della nuova rassegna di Ravenna Teatro “Al Socjale” si apre al teatro di Piangipane con il debutto del nuovo lavoro di Luigi Dadina, tra i fondatori del Teatro delle Albe, e l’illustratore di fama internazionale Davide Reviati, con le musiche di Francesco Giampaoli. Sarà in scena al teatro Socjale dal 28 settembre al 10 ottobre compresi (pausa solo lunedì 4), alle 20.30 (con le eccezioni d’orario di domenica 3 e 10 ottobre, in pomeridiana alle 15.30, e martedì 5 e mercoledì 6, alle 9.30 per le scuole).

Lo spettacolo si intitola Mille anni o giù di lì e prosegue il percorso di teatro/musica avviato da qualche anno da Dadina e Giampaoli, a cui in questo occasione si aggiunge Reviati. Tutti e tre legati, per storia familiare, al petrolchimico dell’Anic e al suo Villaggio. La voce registrata è di Elena Bucci. Laura Gambi ha dato ordine alla drammaturgia nata e scritta in questo tempo pandemico.

La storia si svolge dal 15 al 20 agosto 2022. È il racconto di cinque giorni, che un uomo, Dadina, seduto dietro a un tavolo, chiuso in una stanza, dipana davanti a una porta finestra, un balcone, un prato, i vicini: in una periferia di piccole palazzine, tutte uguali. Il Villaggio Anic. L’uomo non è solo, alle sue spalle, una presenza, Giampaoli, che pesa, scompagina e anima il racconto con il suono del basso. Il protagonista trascorre le sue giornate registrando quel che accade, quel che ricorda e ciò che immagina. Il tutto travalica nel delirio: sono brandelli di realtà, sono i vicini e l’Anic, ormai vuota, automatizzata, inaccessibile, ma che continua a dare al cielo il suo fumo. Straparla di mescalina e di viaggi: quelli di una generazione segnata dall’eroina.

La stanza si apre a una narrazione per immagini, sono i video delle tavole di Reviati intarsiati dalla voce di Elena Bucci: una natura di animali selvatici, lupi, ragazzi, bambini scomparsi, zingare che predicono il futuro, spiriti liberi, inquietudini devastanti mentre un’oscura presenza, là fuori, sembra avere preso il sopravvento sui vicini di casa, rendendoli sempre più schiavi di una vita in cui anche i desideri più intimi vengono decisi dall’arrivo e della partenza di strani camion, in quelle calde giornate estive.

Schianto nella notte in autostrada, muore una psicologa di 27 anni

La vittima, Maddalena Ciavolino, aveva uno studio in viale Randi

Maddalena CiavolinoUna psicologa di 27 anni, Maddalena Ciavolino, è morta in un incidente sull’A14 dir, all’altezza di Russi, nella notte tra sabato e domenica.

Originaria del Napoletano, ma residente a Ravenna, dove lavorava (in uno studio aperto in viale Randi), la ragazza era alla guida di una Citroen insieme a un amico di qualche anno più grande, quando, per cause in corso di accertamento, è finita fuori strada. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto nell’incidente.

Il ragazzo in auto con lei è stato portato d’urgenza al Bufalini, ma non è in pericolo di vita.

Ancarani, avvocato, berlusconiano di ferro, si tiene in forma con scherma e crossfit

Liberal e anticomunista convinto, compete con il simbolo di Forza Italia sostenuto anche dalla lista Primavera

Alberto Ancarani Carta
Alberto Ancarani disegnato da Giacomo Damassa

Secondo uno schema di domande della nostra redazione poste in modo analogo a tutti gli 11 candidati a sindaco di Ravenna per le prossime elezioni amministrative, ecco il profilo, personale, l’orientamento politico e le idee per governare la città del candidato a sindaco Alberto Ancarani, 39 anni, nato a Ravenna.
Voleva un candidato unico del centrodestra come fu nel 2016 con Alberghini, ma di fronte al nome di Donati ha detto no: Ancarani, fedelissimo di Silvio da sempre, ha puntato i piedi e ha scelto di correre da solo. Il messaggio lanciato più volte è semplice: la candidatura di Donati non è davvero di opposizione. Oltre alla lista di Forza Italia c’è una lista chiamata Primavera con ex Cambierà, ex repubblicani e un esponente del mondo Lgbt per affermare che non solo la sinistra si occupa di diritti civili.

Titolo di studio: laurea in Giurisprudenza
Lingue parlate: oltre all’italiano, sopravvivo in inglese
Professione: avvocato
Orientamento religioso: cattolico
Tessera di partito: Forza Italia. Prima Popolo della Libertà e Forza Italia
Esperienze politiche precedenti: due mandati da consigliere comunale, uno da consigliere di circoscrizione
Stato civile: celibe, single
Reddito annuo: 30mila euro circa
Veicoli di proprietà: Mercedes Classe A 2019, Vespa 300 del 2010 di seconda mano
Immobili di proprietà: mezza casa indipendente a Ravenna città, casa colonica in nuda proprietà a Russi
Segue uno o più sport? Per chi tifa? Facendo il consigliere di Federscherma, non posso avere che una sola risposta!
Pratica sport? Scherma, crossfit
Altri hobby? Tutto ciò che gravita attorno alla campagna e all’agricoltura
Un libro? Io sono il potere
Un film? Gran Torino di Clint Eastwood
Un disco? The Works dei Queen
Un programma tv? La serie su Chernobyl che spiega bene cosa è/era il comunismo…
La vacanza/viaggio più bella fatta finora e quella dei sogni? Israele. Vorrei andare in Australia
Su quali social network ha un profilo? Facebook, Instagram, Linkedin. Ho scaricato Tiktok ma senza farmi un profilo. Ero in tutti anche prima di candidarmi
L’ultima volta che…
…ha usato un mezzo di trasporto pubblico? A Roma, pochi giorni fa
…ha letto un libro? Ne ho terminato uno il mese scorso
…ha preso una multa? Tutor in autostrada l’altro ieri
…ha manifestato in piazza? Qualche anno fa.
…ha detto una bugia? Credo in questa intervista
…ha fatto la lavatrice? Tendo a farmela fare…
…ha pianto? Lo scorso anno
…si è ubriacato? Una decina di anni fa
…ha usato droghe? Mai

Alberto Ancarani Silvio Berlusconi
Alberto Ancarani con Silvio Berlusconi

Che lezione deve trarre Ravenna dalla pandemia? Quali politiche sanitarie deve metter in pratica il prossimo sindaco? Sedersi su una presunta superiorità in fatto di sanità dopo aver smesso di governare il dipartimento di cure primarie è un grave errore. Il tema non è “più sanità pubblica”, ma saper governare la sanità sia essa pubblica o privata. La scarsa copertura dei medici di base sul territorio, in termini di proporzione giornate/ore, determina assalti al Pronto Soccorso, quindi implementare la medicina territoriale sgravando, per quanto di competenza comunale, i medici di base di tutta l’inutile attività burocratica imposta e rendendo effettive e pronte, in ogni loro sfaccettatura, le Case della Salute tanto promesse

Qual è il suo parere sul green pass?
Favorevole, ma preferirei avesse meno incongruenze

Il migliore e il peggiore della giunta uscente?
Valentina Morigi è un ottimo assessore al Bilancio. Non condivido un’acca della sua posizione politica, ma le riconosco di essere competente sulla delega che ha. Giacomo Costantini doveva essere l’innovatore e la vera stella della giunta e si è rivelato un grande bluff

Un merito che va riconosciuto al governo uscente e, d’altra parte, l’errore più grave commesso…
Alcuni assessori hanno capito che era finito il tempo della “vittoria automatica”. L’errore è considerare lesa maestà anche le critiche fatte senza polemica

I tre problemi principali di Ravenna?
Le infrastrutture a tutti i livelli, la politica turistica, l’isolamento del forese

Tre motivi o caratteristiche o aspetti per cui le piace Ravenna?
Una città a misura d’uomo, la vicinanza al mare, il senso di essere a casa

Quale sarebbe il suo primo provvedimento da sindaco?
Spostare il busto di Boldrini dall’anticamera dell’ufficio del sindaco

Quale potrebbe essere l’iniziativa più importante del suo mandato, quella per cui vorrebbe essere ricordato?
Il raddoppio del binario ferroviario tra Russi e Castel Bolognese che significa avvicinare sul serio Ravenna al capoluogo di regione

Istituirebbe qualche nuovo assessorato che ritiene necessario?
Prevenzione del degrado

Arrigo Boldrini Busto
Il busto di Arrigo Boldrini che Ancarani vorrebbe rimuovere dal Municipio

Ci dica un progetto o una strategia per il futuro sviluppo di…
turismo: Revisione e riqualificazione del ruolo di Ravenna Incoming, quale braccio armato privato del Comune, affinché possa rappresentare concretamente in città un punto di riferimento per gli stakeholders, e non un mero salotto per pochi. Gestire diversamente l’organizzazione dei grandi eventi tramite un’analisi puntuale per renderli di respiro ben al di là del banale intrattenimento
darsena: Ampliare ancora di più la possibilità di sfruttare i cosiddetti “riusi”, in modo che, finché non ci saranno le condizioni commerciali per avviare progetti in cui i privati possano essere seriamente interessati ad investire, si possa comunque fruire delle aree, oggi in degrado, in maniera provvisoria, ma quantomeno decorosa e potenzialmente utile alla comunità
porto: È necessario insistere sulla prosecuzione del dragaggio per l’approfondimento del fondale a 14,5 metri. Per quanto non si sia raggiunto ancora il primo step relativo ai 12 metri, è opportuno ragionare in maniera lungimirante e non accontentarsi. Per conformazione propria (curvato) e per fondale, il nostro porto sarà sempre sottoposto a continue manutenzioni. Siamo infatti dell’idea che una draga a lavoro costante sia fondamentale ed imprescindibile
centro storico: Creazione di consorzi e centri commerciali naturali composti da piccoli imprenditori commercianti e artigiani, in contrapposizione con le politiche e le dimensioni della Gdo. Istituzione di un “passaporto dello shopping”: viene consegnato nella struttura ricettiva scelta e consente di raccogliere timbri e scontrini nei vari negozi del centro, i quali, occupando promozionalmente una pagina del passaporto, concedono sconti e promozioni. Al turista rimarrebbe anche come ricordo. Un bando per contributi all’affitto di vetrine vuote per l’installazione di piccole mostre. Realizzazione di un deposito per i corrieri espressi che non dovranno più accedere in centro se non con mezzi elettrici dedicati
forese: Revisione completa della rete di trasporti pubblici, messa in sicurezza delle fermate bus, che dovranno essere dotate di pensiline e monitor digitali informativi sui tempi di arrivo dei mezzi ed altre iniziative cittadine. Revisione delle infrastrutture comunali per lo sport e realizzazione, ove possibile, di eventuali tensostrutture per creare luoghi al chiuso adibiti alla pratica dello sport nelle frazioni comunali
commercio: Vedi quanto già detto sul centro storico
cultura: Non è possibile portare avanti un’agenda culturale composta da sole iniziative di nicchia: serve uno svecchiamento ed una consapevolezza che la cittadinanza non è tutta di alta formazione scolastica e la proposta “pop” potrebbe attrarre molto di più proprio coloro che al museo difficilmente andrebbero. In particolare bisogna uscire dalla logica della “spocchia” contro ciò che è mainstream e rendere accessibile il prodotto culturale a tutti. La Biennale del Mosaico, infatti, deve essere assolutamente rivista in una chiave più comprensibile e godibile da parte del grande pubblico: che coinvolga contemporaneamente tutto il centro storico, con bancarelle, stand, laboratori mobili ed iniziative atte a spiegare l’arte musiva. Una biennale che porti Ravenna al centro, esattamente come Lucca quando ospita l’ormai mondiale “Lucca Comics”: una città completamente dedicata alla causa

Contagi stabili, ma con 53 casi la provincia di Ravenna è seconda in regione

Nel fine settimana si registra anche una vittima. Due i pazienti in terapia intensiva. Quasi 6 milioni e mezzo i vaccinati in Emilia-Romagna

Vaccinazione AnticovidSono 32 casi di contagio riscontrati sabato 25 nel ravennate, che balzano a 53 domenica 26 settembre, con un numero di 1051 tamponi eseguiti  (sensibilmente inferiori ai 1.629 effettuati sabato). Nelle statistiche dei contagi domenica a Ravenna tocca il secondo posto in regione dopo i casi positivi rilevati a Bologna (73 sui 340 complessivi segnalati in Emilia-Romagna). I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 33.294.
Due i ricoverati in ospedale, mentre sono sempre due i pazienti assistiti nel reparto di terapia intensiva. Nel fine settimana si è registrata anche una vittima, un uomo di 68 anni.
In regione negli ultimi due giorni sono stati segnalati 6 decessi che portano il numero complessivo delle vittime da inizio pandemia a quota 13.459.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale in tutta la regione sono state somministrate complessivamente 6.408.733 dosi; sul totale sono 3.089.592 le persone che hanno completato il ciclo.

 

Al Museo Nazionale artisti dell’Accademia a confronto con i maestri del ‘900

Esposte novanta opere ispirate alla Divina Commedia. Nel frattempo “debutta” il progetto Mare Magnum Nostrum

Mare Magnum Museo Nazionale
L’allestimento di “Mare Magnum Nostrum” di Gea Casolaro

Da qualche giorno il progetto Mare Magnum Nostrum di Gea Casolaro entra ufficialmente a far parte delle collezioni del Museo Nazionale di Ravenna. Si tratta di un’installazione ambientale che riproduce l’immagine del Mare Mediterraneo e delle sue coste, dove il pubblico, trovandosi idealmente al “centro del mare”, potrà osservare il mosaico di fotografie che lo compongono.

E lo stesso Museo Nazionale ha allestito – fino al 9 gennaio – la mostra “Al mio maestro piacque di mostrarmi… Artisti in dialogo con Dante negli anni ’50 e nel tempo presente”, a cura di Emanuela Fiori (direzione regionale Musei E-R) Paola Babini (Accademia di Belle Arti di Ravenna), Luisa Tori (Soprintendenza di Ravenna).

Si tratta di una selezione degli oltre 200 disegni originali ispirati alla Divina Commedia eseguiti tra gli anni ’50 e ’60 da artisti italiani contemporanei conservati al Museo di Ravenna. Dalle opere dei maestri, grandi nomi del contemporaneo, da Corrado Cagli a Carlo Carrà, da Giorgio De Chirico a Emilio Greco, da Renato Guttuso a Carlo Levi, hanno tratto ispirazione i giovani artisti del XXI secolo dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna, che si sono confrontati con le grafiche del Novecento e con l’opera immortale del Poeta.

Una doppia esposizione quindi: da un lato 45 opere grafiche di celebri artisti italiani del Novecento, dall’altro altrettante a testimonianza del fermento artistico delle nuove generazioni.

Orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 14 alle 19:30; sabato dalle 8:30 alle 14.
Info e prenotazioni: 320 9539916 – prenotazioni@ravennantica.org e sul sito di RavennaAntica

Bongarzone, il pattinatore comunista che si commuove con gli Inti-Illimani

Il lizza per i Comunisti Uniti, giornalista e fotografo, immagina una città più inclusiva, ecosostenibile e solidale

Alessandro Bongarzone Carta
La figura di Alessandro Bongarzone disegnata da Giacomo Damassa

Secondo uno schema di domande della nostra redazione poste in modo analogo a tutti gli 11 candidati a sindaco di Ravenna per le prossime elezioni amministrative, ecco il profilo, personale, l’orientamento politico e le idee per governare la città del candidato a sindaco Alessandro Bongarzone, 62 anni, nato a Roma.
Comunisti Uniti è il nome della sua lista che mette insieme Pci e Prc. Da quest’ultima viene Bongarzone. Già nella storia delle campagne elettorali: è il primo caso in cui un candidato ammette esplicitamente che non potrà vincere.

Titolo di studio: licenza media
Lingue parlate: inglese… a little bit
Professione: fotografo, giornalista pubblicista
Orientamento religioso: credente
Tessera di partito? Ora Prc; in precedenza Cristiano-Sociali, Ds, Pci quello del 1921
Esperienze politiche precedenti: candidato Camera dei Deputati nel Lazio, consiglio circoscrizionale Roma XI
Stato civile: coniugato, una figlia e due figli
Reddito annuo: 6.999 euro
Veicoli di proprietà: Non ho automobile né altri mezzi di locomozione. Non so andare in bicicletta. Vado benissimo sui pattini a rotelle ma, ormai, non mi fido dei miei riflessi
Immobili di proprietà: 1/3 della casa dei nonni
Segue uno o più sport? Per chi tifa? Calcio, As Roma
Pratica sport? No
Altri hobby? Lettura, scacchi, chitarra, volontariato
Consigli per gli “acquisti”
Un libro? L’obbedienza non è più una virtù, i documenti del processo a don Milani
Un film? C’eravamo tanto amati
Un disco? Io sono nato Libero, 1973
Un programma tv? “Nascita di una dittatura” del 1972
La vacanza/viaggio più bella fatta finora e quella dei sogni? Lisbona la città più luminosa d’Europa
Su quali social network ha un profilo? Fb, Tw, Ig, Wa, Telegram, Signal, Linkedin: tutti prima della candidatura
L’ultima volta che…
…ha usato un mezzo di trasporto pubblico? Se ve ne fossero anche nel forese di Ravenna li userei tutti i giorni
…ha letto un libro? La settimana scorsa
…ha preso una multa? Un mese fa
…ha manifestato in piazza? Il 10 settembre a Parma con i lavoratori della Gkn
…ha detto una bugia? Poco fa! Non era una manifestazione ma un incontro pubblico in un parco.
…ha fatto la lavatrice? Stamattina
…ha pianto? Pochi minuti fa ascoltando gli Inti-Illimani
…si è ubriacato? Spesso da giovane, come tutti, per provare ad essere adulto
…ha usato droghe? Mai. Mi mette tristezza il rito collettivo dello sballo… farlo da solo mi viene da piangere.

BongarzoneChe lezione deve trarre Ravenna dalla pandemia? Quali politiche sanitarie deve metter in pratica il prossimo sindaco?
Dove non c’è il guadagno, il privato si fa di nebbia. Allora recuperare “in house” il massimo delle attività date all’esterno, attivare un serio piano di decentramento sanitario. Per il sindaco è fondamentale l’azione di controllo, proposta, e rivendicazione di sempre più alti livelli di assistenza nei confronti del livello regionale e delle aziende sanitarie. Servono presìdi territoriali multidisciplinari.

Qual è il suo parere sul green pass?
È un certificato che attesta l’avvenuta vaccinazione, l’importante è vaccinarsi

Il migliore e il peggiore della giunta uscente?
La migliore è Valentina Morigi per l’attenzione ai problemi delle persone con disagio soprattutto nella fase del primo distanziamento sociale

Un merito che va riconosciuto al governo uscente e, d’altra parte, l’errore più grave commesso…
Il merito è l’attenzione ai problemi delle persone con disagio. L’errore: parliamo di consumo di suolo? Nel vocabolario di questa giunta la parola “sostenibilità” è scritta a matita: si può cancellare in ogni momento in nome del profitto

I tre problemi principali di Ravenna?
Il forese. La questione ambientale che è semplicemente negata anche se nei discorsi ufficiali è citata spesso. La permanenza media dei turisti in città di soli due giorni

Tre motivi o caratteristiche o aspetti per cui le piace Ravenna?
Il patrimonio storico-artistico è unico. Lucrando sul lavoro delle amministrazioni passate, ancora, tutto sommato l’insieme dei servizi offrono una buona vivibilità. Il mare e la collina a un tiro di schioppo

Luminarie Centro Ravenna
Secondo Bongarzone per rilanciare il centro storico di Ravenna bisognerebbe lasciare spazio all’espressività di giovani e artisti

Quale sarebbe il suo primo provvedimento da sindaco?
Attiverei conferenze cittadine di confronto con le forze del volontariato, la cittadinanza attiva, i movimenti femminili e giovanili, i corpi intermedi di rappresentanza sociale, le forze imprenditoriali per lanciare – entro tre giorni –un grande accordo per ridisegnare un progetto di vita sostenibile dalla natura e gli altri esseri viventi in grado di ricostruire socialità e solidarietà.

Quale potrebbe essere l’iniziativa più importante del suo mandato, quella per cui vorrebbe essere ricordato?
Portare a compimento la prima Comunità Energetica Sostenibile completamente autoalimentata e autogestita

Istituirebbe qualche nuovo assessorato che ritiene necessario?
Ce ne sono già abbastanza

Ci dica un progetto o una strategia per il futuro sviluppo di…
turismo: Valorizzare il patrimonio culturale di Ravenna, moltiplicare eventi e offerta culturale da aggiungere al Ravenna Festival, intercettare forme di turismo giovanile legate all’Università e agli scambi scolastici
darsena: non risponde
porto: Garantire sicurezza a chi ci lavora e migliorare le prestazioni
centro storico: Renderlo libero e aperto all’espressività degli artisti, ai ragazzi e alle loro espressioni e aggregazioni
forese: Garantire la mobilità, possibilmente elettrica. Fornire prestazioni a tutti i livelli per garantire l’effettiva uguaglianza di tutti i cittadini; un centro multiculturale come teatro o cinema, ad esempio, in ogni frazione
commercio: Ridurre il ruolo della Gdo e rilanciare i negozi di prossimità anche attraverso cooperative di comunità
cultura: non risponde

 

 

 

Pink RAnning: di corsa o in cammino contro la violenza sulle donne

Appuntamento domenica 26 settembre per l’evento in Darsena di città, promosso da Ravenna Runners in collaborazione con Linea Rosa

Pink RAnningUn nuovo evento che unisce sport e diritti grazie all’organizzazione di Ravenna Runners Club, associazione nota per la maratona di Ravenna e alla collaborazione di Linea Rosa, il centro che combatte la violenza contro le donne.
Si tratta della Pink RAnning, manifestazione podistica in programma domenica 26 settembre, con partenza alle 9.30 dall’area antistante la sede dell’Autorità Portuale di Ravenna per due percorsi da 5 oppure 10 chilometri che si snoderanno nell’area circostante. Un appuntamento che servirà appunto anche per lanciare un messaggio forte a favore della parità di genere. Una corsa per i più allenati, che potrà essere anche una semplice passeggiata in compagnia per chi non vuole cimentarsi da atleta.

Intorno alla manifestazione si sono mobilitati personaggi famosi e dirigenti di associazioni, attori e comici, cantanti e sportivi, negozianti del centro storico di Ravenna e istituzioni locali, fino ad arrivare alla lettera inviata da Valentina Vezzali, attuale Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, per invitare tutti a partecipare all’evento.

È ancora possibile aderire a Pink RAnning iscrivendosi nello stand allestito appositamente proprio nei pressi dall’Autorità Portuale di Ravenna (via Antico Squero 31) fino alle 19 di sabato 25 settembre. Per chi ha già provveduto ad iscriversi alla manifestazione, può ritirare il pettorale e la t-shirt ufficiale dell’evento anche la domenica mattina prima della partenza, dalle ore 7.45 alle 9.10.

L’organizzazione e la promozione di Pinkranning si svolge anche grazie al sostegno del Comune di Ravenna alla Regione Emilia-Romagna, dall’Autorità di sistema Portuale di Ravenna fino ai main sponsor Destauto e De Stefani Spa, e ancora Axon, Banca Generali Private, Lierac, Famila, Consar, Granfrutta Zani. Grazie ai partner Singita, Soul Club, Serigrafia Silvani, Idrogas, Rossella Baldetti Impianti di sicurezza e Akami La Fornarina. Un ringraziamento infine a collaboratori e volontari, dalla Podistica Alfonsine alla Fiab e ancora Advs, Pro Loco di Punta Marina Terme e Avis Ravenna. E infine, con l’impegno di volontari e collaboratori, dalla Podistica Alfonsine alla Fiab e ancora Advs, Pro Loco di Punta Marina Terme e Avis Ravenna.

Con Ravenna Teatro un poliedrico cartellone per far rivivere i palcoscenici

In rassegna, all’Alighieri, Almagià e Socjale e nel rinnovato Rasi, oltre 40 spettacoli dal 28 settembre al’1 maggio. Vendita abbonamenti dal 5 ottobre

Madre Ermanna Montanari
Ermanna Montanari in MADRE (foto Enrico Fedrigoli)

C’è grande fermento, in questo scorcio di fine estate, nel mondo teatrale ravennate, pronto per una riapertura dei sipari “in presenza”, magari con un capienza delle sale vicina al cento per cento (oggi è ammessa al 50%), come si sta discutendo in questi giorni a livello nazionale.
In particolare, Ravenna Teatro ha presentato una stagione ricchissima di spettacoli e di mirabili progetti in divenire, una straordinaria e inedita risposta creativa alle costrizioni della pandemia.

Innanzitutto, va sottolineato l’avvio quest’estate del cantiere di ristrutturazione dello storico Teatro Rasi, oggi in piena attuazione, che restituirà la struttura a Ravenna Teatro, come sede centrale produttiva e di programmazione, e agli spettatori, in una veste più funzionale, sicura, agevole e confortevole, sia per chi ci lavora sia per il pubblico. Un rinnovamento che peraltro segna, anche simbolicamente, – dal 1991 al 2021 – trent’anni di stagioni, collaborazioni, creazioni, pensieri nell’esperienza di Ravenna Teatro. Il ritorno alla piena attività del palcoscenico è fissata per il febbraio 2022, che vedrà il Rasi ospitare diversi spettacoli ed eventi in cartellone.

Fra le novità de La Stagione dei Teatri – evidenziano gli organizzatori – «non solo una ripartenza, bensì di un vero e proprio rilancio, con la necessità di ripensare una direzione, di rimarcare l’importanza di prendersi dei rischi. Da questo periodo di riflessione è scaturita Malagola, l’invenzione della fondatrice del Teatro delle Albe Ermanna Montanari (con il suo sapiente percorso di ricerca vocale e musicale), uno spazio per la ricerca, lo studio e la creazione che rappresenta un nuovo segno indispensabile per il nostro futuro. È proprio con la nascita di questo Centro studi sulla voce che indichiamo la direzione che il nostro teatro seguirà in questa stagione e in quelle a venire, e su cui abbiamo costruito il programma di quest’anno».
Il progetto Malagola ospiterà Maestri come Mariangela Gualtieri, Meredith Monk, Moni Ovadia o Roberto Latini che – oltre il lavoro seminariale e di ricerca – saranno fra i protagonisti della stagione teatrale.

D’altra parte ampio e denso di notevoli autori e attori, sarà l’excursus della stagione, dal confronto di Carlo Cecchi con Eduardo De Filippo alla rilettura di Primo Levi a opera di Valter Malosti, dall’affondo ottocentesco di Elena Bucci e Marco Sgrosso al Teatro dell’Assurdo di Ionesco portato in scena da Valerio Binasco, Federica Fracassi e Michele Di Mauro, fino all’attualità del Teatro dell’Elfo con il romanzo di Mark Haddon.

Saranno le collaborazioni e a dettare il passo delle attività 2021-22 di Ravenna Teatro, come quella con Fèsta, curata insieme a E Production, che ribadisce l’importanza delle Artificerie Almagià quale spazio di arte e cultura. Poi con il Teatro Socjale di Piangipane, che ha dato vita alla rassegna Al Socjale. Senza dimenticare il fondamentale rapporto con il fotografo veronese Enrico Fedrigoli, autore delle immagini che connotano quest’anno la comunicazione visiva della Stagione dei Teatri. Immagini potenti, di occhi osservatori, che ci inducono a guardarci, anzi a ri-guardarci, sempre alla ricerca di bellezza.

Moni Ovadia
Moni Ovadia

LA STAGIONE DEI TEATRI
Entrando nei dettagli della Stagione, quest’anno la formula di abbonamento prevede sette titoli fissi e uno a scelta tra una rosa molto ampia. Vi sono poi diverse altre proposte nella sezione dei titoli a scelta, per comporre il proprio percorso di visione e di incontro con i linguaggi della scena di oggi, fra tradizione e ricerca. La stagione dei teatri 2021-22 comprende, tra novembre e aprile quindici spettacoli tra abbonamento e titoli a scelta.

I sette spettacoli fissi comprendono MADRE, di e con Ermanna Montanari, Stefano Ricci e Daniele Roccato, su poemetto scenico di Marco Martinelli. È il dittico di un figlio e una madre contadina: lei è caduta in un pozzo, ma confessa di non avere paura, lui si dimena impotente per liberarla. Da quel paesaggio desolato si staglia l’allegoria di una Madre Terra sempre più avvelenata.

Cabaret Yiddish, di e con Moni Ovadia, in cui quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, ovvero il “suono dell’esilio” del popolo ebraico è al centro di un cabaret fatto di brani malinconici, canti sublimi, storielle che sono aforismi esilaranti.

Dolore sotto chiave / SIK SIK l’artefice magico, da Eduardo De Filippo, diretto e interpretato da Carlo Cecchi. Due piccoli gioielli dell’assurdo dal repertorio di Eduardo, interpretati magistralmente da uno dei più conturbanti attori del nostro tempo.

Se questo è un uomo, dall’opera di Primo Levi, di e con Valter Malosti, una riscrittura scenica che vede all’opera un nutrito ensemble di artisti d’eccezione e si concentra sulla voce di quella narrazione che più di ogni altra ha saputo raccontare Auschwitz.

Ottocento, progetto de Le Belle Bandiere di Elena Bucci e Marco Sgrosso. Idealismo, esistenzialismo, grandi romanzi europei, romanticismo; dagli echi di quel denso XIX secolo uno spettacolo che ne ripercorre i moti in lungo e in largo, spaziando dalle arti alla politica alla scienza fino ai grandi cambiamenti sociali.

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, tratto dal romanzo di Mark Haddon e portato in scena dal Teatro dell’Elfo. Pièce pluripremiata nel teatro inglese e newyorkese, la commedia segue le peripezie di Christopher, un quindicenne con la Sindrome di Asperger che decide di indagare sulla morte del cane della vicina.

Le sedie, di Eugène Ionesco, in un allestimento – diretto e interpretato Michele Di Mauro e Federica Fracassi (che per questo spettacolo ha vinto il Premio “Le Maschere del Teatro Italiano” 2021) del Teatro Stabile di Torino – che apre anche inattesi varchi di poesia nell’universo tagliente del Teatro dell’Assurdo, facendo vibrare una dolente nostalgia per l’umanità.

Nella rosa tra cui poter indicare il titolo a scelta troviamo invece Boccascena. Ovvero sulle conseguenze dell’amor teatrale, della Compagnia Tiresia Banti, con César Brie. Un “gioco teatrale” nato durante il lockdown, quando un vecchio attore e un vecchio professore del teatro hanno deciso di dialogare per raccontarsi il loro eterno desiderio di vita, non senza ironia e disincanto.

Poi Pianura, di e con Marco Belpoliti e la regia di Marco Martinelli. A partire dal suo libro omonimo, Belpoliti conduce il pubblico teatrale in quel paesaggio di terra e di volti, di immaginazioni e di storie, tra nebbia, memoria, letteratura e orizzonti.
Ecco quindi In Exitu, dall’omonimo romanzo di Giovanni Testori, nell’adattamento, interpretazione e regia di Roberto Latini. Attore istrionico e carnale, Latini si cala nella lingua scottante di uno dei più grandi drammaturghi e poeti italiani del Novecento.

Le lacrime amare di Petra von Kant, di Rainer Werner Fassbinder, portato in scena da Nerval Teatro, al cui centro troviamo il rapporto complesso e claustrofobico tra la stilista Petra von Kant e la sua assistente Marlene. Una profonda analisi dell’universo femminile da cui lo stesso regista trasse nel 1972 il celebre film con Hanna Schygulla.

OUTIS. Viaggio per mare, di teatroINfolle, un compendio di storie sull’attraversamento del mare come metafora del percorso evolutivo, emblema di tutti i viaggi, a opera di un gruppo di giovani attori, danzatori e musicisti che, dopo alcune esperienze a fianco di maestri della scena, hanno deciso di intraprendere un percorso sperimentale autogestito.

ENIGMA. Requiem per Pinocchio, una partitura fatta di canto e suono dal vivo di Teatro Valdoca e Mariangela Gualtieri, con Silvia Calderoni, che fa pulsare domande emerse dalla favola e dal silenzio del mistero. Sentiremo parole che chiedono attenzione, parole morbide ma feroci, indispensabili.

Infine, Tutto Brucia, nuovo spettacolo di Motus, in cui ritroviamo protagonista Silvia Calderoni, ideato e diretto da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Dopo Antigone, Motus ha ripreso il proprio tragitto nel tragico con un’opera come Le troiane di Euripide, ambientata essenzialmente in un momento post –ovvero dopo una guerra, dopo la distruzione di un mondo – operazione che oggi si carica di abbacinante furore profetico.

Teatro Valdoca
Teatro della Valdoca (foto Simona Diacci Trinity)

MALAGOLA
Malagola è una scuola di vocalità e un centro studi sulla voce diretto da Ermanna Montanari con la vicedirezione di Enrico Pitozzi, studioso e docente dell’Università di Bologna. Il progetto – la cui radice profonda è nella ricerca artistica della fondatrice delle Albe – raccoglie, nella città di Ravenna, attività dal respiro internazionale tra loro intrecciate: la scuola, gli archivi d’arte e quelli audiovisivi della scena contemporanea, una collana editoriale dedicata, incontri, spettacoli e concerti che si articoleranno tra il Teatro Rasi, il Teatro Alighieri e Palazzo Malagola, che segna in modo indelebile questo inizio di percorso. Individuato insieme al Comune di Ravenna e alle sue istituzioni, Malagola è spazio di ricerca e pratiche vocali che, inoltre, eredita l’energia delle centinaia di cittadini che hanno dato vita, negli ultimi anni, all’esperienza del Cantiere Dante. L’identità visiva di Malagola è firmata dall’artista Stefano Ricci e la cura della comunicazione è del ricercatore dell’Ateneo di Catania, Marco Sciotto.

Belle Bandiere Bucci Sgrosso
Elena Bucci e Marco Sgrosso – Le Belle Bandiere (foto Marco Caselli Nirmal)

AL SOCJALE
In collaborazione con Teatro Socjale di Piangipane, nello storico palcoscenico andranno in scena otto spettacoli. Si parte con lo spettacolo che di fatto inaugura l’ntera stagione teatrale, intitolato Mille anni o giù di lì, di Luigi Dadina/Teatro delle Albe (dal 28 settembre al 10 ottobre), che oltre a Dadina vedrà in scena anche il musicista Francesco Giampaoli e le immagini di Davide Reviati.
Poi La buona educazione (16 ottobre), della Piccola Compagnia Dammacco, per cui Serena Balivo si è aggiudicata nel 2017 il Premio Ubu nella categoria nuova attrice o performer.
L’attore-autore Oscar De Summa porta L’ultima eredità (23 ottobre), un monologo con cui compie un doppio viaggio, geografico ed emotivo.
Con Negri senza memoria. Bugie bianche capitolo secondo (30 ottobre) Alessandro Berti si concentra invece su un pezzo di storia specifico: il rapporto tra italoamericani e afroamericani, negli USA, tra fine ottocento e metà novecento.
I bolognesi Ateliersi arrivano a Piangipane con La mappa del cuore di Lea Melandri (6 novembre), incentrato su un fatto realmente accaduto che forse non tutti conoscono.
Attore sensibile, armonioso cantante, in Piccoli funerali (13 novembre) Maurizio Rippa dà vita a una partitura drammaturgica e musicale dedicata a coloro che ci hanno lasciato.

Marco Martinelli e il Teatro delle Albe saranno protagonisti il 30 novembre con Slot Machine, interpretato da Alessandro Argnani, che affronta la caduta abissale di un giocatore, il suo annegare nell’azzardo, dove ogni legame dell’esistenza viene sacrificato sull’altare del niente.

Infine, ecco le Anime Specchianti con Partita aperta. Il modo più sicuro di ottenere nulla da qualcosa (1 dicembre), altro lavoro che si confronta col nodo intricato del gioco d’azzardo, piaga sociale del nostro tempo. Le due serate vedranno il coinvolgimento di ESC – sportello per giocatori d’azzardo e familiari dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi.

Valter Malosti
Valter Malosti (foto Tommaso Le Pera)

FÈSTA
Una sorta di stagione nella stagione, a cura di E Production e Ravenna Teatro, si svolgerà interamente alle Artificerie Almagià e comprende undici spettacoli. Partenza il 28 ottobre con Alessandro Berti, che presenta Black Dick bugie bianche capitolo primo, in cui ripercorre la storia dell’immagine del corpo del maschio nero nelle società bianche, in particolare negli USA.
Ecco poi Roberto Magnani/Teatro delle Albe con Siamo tutti cannibali. Sinfonia per l’abisso (1, 2, 3 novembre), nato da una personalissima selezione di brani tratti dal capolavoro letterario di Herman Melville Moby Dick.
Il 16 novembre Fanny & Alexander portano in scena OZ, di Chiara Lagani, spettacolo-game tratto dalle storie di Oz, universo caleidoscopico nel quale si muovono Dorothy e gli altri ragazzini dei racconti di Baum.
Tocca quindi ai Menoventi, in arrivo con Il defunto odiava i pettegolezzi (18 novembre), rielaborazione scenica dall’omonimo romanzo di Serena Vitale che crea un giallo fantastico sulle molteplici testimonianze sul mistero della morte di Majakovskij.
In collaborazione con il Transmissions Festival, il 22 e 23 novembre OvO e gruppo nanou propongono Canto Primo: MIASMA – ARSURA, che segna il connubio tra due singolari nuclei della scena artistica italiana in ambito danza contemporanea e musica punk-elettronica.
Elvira Frosini e Daniele Timpano dirigono e interpretano quindi Ottantanove (7 dicembre), che indaga le domande che continua a porci, oggi, la Rivoluzione francese.
Dal 17 al 20 dicembre tornano Fanny & Alexander con il nuovo Sylvie e Bruno, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Lewis Carroll, spettacolo che si muove, tra sogno e realtà, su due differenti piani narrativi che si intersecano senza che il pubblico se ne accorga.
Elio Germano (21, 22, 23 dicembre) sarà ospite dell’Almagià con un progetto molto particolare: Segnale d’allarme. La mia battaglia VR. È la trasposizione in Virtual Reality dello spettacolo La mia battaglia, a cui ogni spettatore assisterà tramite un visore VR.
Ancora Fanny & Alexander il 21 dicembre, questa volta con un loro grande classico, HIM, con un Marco Cavalcoli strabiliante, Cavalcoli che sarà in scena anche il 22 dicembre con il suo Santa Rita and the Spiders from Mars. Variazioni tra David Bowie e Paolo Poli.
Infine, il 23 dicembre, i Fanny & Alexander portano Se questo è Levi I Sommersi e i Salvati, che è valso il Premio UBU 2019 Miglior Attore o Performer Under 35 a Andrea Argentieri.

STORIE DI RAVENNA
Dopo un inverno di silenzi obbligati e dopo aver inaugurato la riapertura dei teatri, torna una nuova stagione di Storie di Ravenna, con nuove esplorazioni nella storia della città, nei suoi cori di voci dissonanti, nei suoi volti e monumenti, nei racconti sospesi e in quelli compiuti. Cinque appuntamenti per sondare il passato e trovare domande nuove per il presente, cinque carotaggi in profondità che ritraggono la città nei momenti in cui la storia è passata tra le sue strade. Si parte dalla città terra d’esilio per Dante Alighieri per poi ritrovarla, nei secoli a venire, travolta dalle acque delle alluvioni; si entrerà nelle proprietà dei nobili Rasponi al potere e si seguiranno le vicende di un altro nobile, lord Byron, in viaggio nel turbinio dell’Ottocento; l’ultimo canto sarà per il tramonto del ventesimo secolo nell’epopea tragica di Raoul Gardini. Allo storico Alessandro Luparini e allo storico dell’arte Giovanni Gardini s’uniranno le voci di studiosi di oggi e di ieri, le parole dei documenti, le tracce lasciate dalle pietre della città.

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI UTILI
Il voucher è un credito – maturato nel corso delle precedenti programmazioni di Ravenna Teatro non effettuate – che si può utilizzare per l’acquisto di biglietti o abbonamenti per La Stagione dei Teatri 2021-22, Al Socjale e Fèsta. Va presentato alla biglietteria al momento dell’acquisto. Il credito del voucher può essere utilizzato per acquisti frazionati, fino al raggiungimento del suo valore, oppure per acquisti di importo superiore, a copertura parziale del prezzo e può essere utilizzato anche da spettatori non titolari del voucher.

Con il servizio In viaggio verso il teatro, Ravenna Teatro offre ai residenti delle Circoscrizioni Nord e Sud del Comune di Ravenna e ai residenti del Comune di Alfonsine l’opportunità di recarsi a teatro usufruendo di un servizio gratuito navetta.
Per informazioni e prezzi Ravenna Teatro 0544 36239 e su ravennateatro.com

La vendita degli abbonamenti agli spettacoli è prevista da martedì 5 ottobre a giovedì 18 novembre.

L’intera programmazione è consultabile sul nuovo sito web ravennateatro.com
Per variazioni e aggiornamenti sono utilizzabili anche i profili social di RavennaTeatro su Facebook, Instagram e Twitter o iscrivervi sul sito alla newsletter.

Biglietterie: Teatro Alighieri, tel. 0544 249244, aperta tutti i feriali dalle 10 alle 13, il giovedì anche dalle 16 alle 18;Teatro Rasi, tel. 0544 30227 aperta giovedì dalle 16 alle 18.

La stagione dei teatri è sostenuta da: Comune di Ravenna-Assessorato alla Cultura, MIC Ministero
 della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte
 di Bologna e Ravenna, BCC Credito Cooperativo ravennate forlivese e imolese, Assicoop Romagna Futura Agente Generale UnipolSai Assicurazioni, Coop Alleanza 3.0, Reclam.

 

 

 

Da “Equidistanze” nel podere a Filetto, uno spaccato della creatività del futuro

Tra sculture in cartapesta e straordinari lavori con le IA, l’esito delle residenze artistiche curate dal Mag

Lorenzo Scarpellini Equidistanze
Opera di Lorenzo Scarpellini

Tre giorni di eventi, presentazioni di autrici musicali, dj-set, azioni performative e programmi radio a tema hanno catalizzato l’attenzione di un folto pubblico al progetto Equidistanze 2021, curato da Magazzeno Art Gallery nelle persone di Alessandra Carini e Benedetta Pezzi con la collaborazione di Nicola Montalbini e Marco Miccoli.

Il progetto si è sviluppato in tre giornate, dal 17 al 19 settembre, dentro e fuori la villa settecentesca del podere Schiavina a Filetto, permettendo di vedere le opere realizzate da 15 artisti selezionati per le residenze artistiche di questa seconda edizione.
Come racconta Alessandra Carini, fondatrice di Mag, l’idea di ospitare nella sua villa in campagna artisti e artiste in residenza fornendo loro vitto, alloggio e i materiali di base, è nata durante il periodo di lockdown quando gli effetti della crisi si sono abbattuti in modo sensibile sul mondo dell’arte contemporanea. Come nella prima edizione di un anno fa è uscito un bando nazionale e fra le 100 risposte provenienti da tutta Italia sono state selezionate 15 persone che hanno soggiornato durante il periodo estivo in villa producendo lavori nuovi, opere site-specific o selezionando la loro produzione più recente.

Dalla villa sono passati e hanno lasciato lavori Riccardo Garolla e Patrizia Novello – già presenti nella edizione passata – così come altre persone del settore – da chi scrive a chi opera nel settore critico e artistico – che hanno partecipato all’esperienza arricchendo l’intersezione di punti di vista come nel caso di Yuri Catania, Dissenso Cognitivo e la ravennate Margherita Manzelli – artista di rilevo internazionale – i cui contributi sono visibili a Pilastro o nella stessa villa di Filetto.

Interessanti tutti i lavori prodotti dalle 15 persone selezionate – ATEZ, Francesco Bendini, Ben Zeno, Roberto Bergognoli, Flavia Bucci, Daniele Cabri, Elisabetta Cardelli, Valentina Fussi, Denis Medri, Chiara Morra, MUZ, Margherita Paoletti, Mia Pulcini, Lorenzo Scarpellini e Arianna Zama – le cui opere sono state dislocate in tutti gli ambienti della villa e della vicina barchessa, ex magazzino per gli attrezzi.

Ricordiamo in particolare le sculture in cartapesta del ravennate Lorenzo Scarpellini che sfruttando la tempesta che in passato ha divelto alberi in tutta la nostra zona ha realizzato due poetici calchi di radici e di tronchi. Interessante la realizzazione di una piccola fontana in cemento, il materiale prediletto negli interventi da Francesco Bendini che allestisce nel bagno della villa una sorta di reinterpretazione della fonte come primo social media. Con ironia ZED inserisce le sue sagome disegnate di animali che spuntano sul comodino della camera da letto secondo un registro di improvvisazione che coinvolge anche le sagome velate di Mia Pulcini, inserite a sorpresa dietro a un armadio o sulla parete lungo le scale. Sempre a Mia – nome d’arte di un giovane artista – appartiene un allestimento che offre allo spettatore un divertente kit personalizzato per la costruzione di un’opera d’arte.

La cultura Pop onnipresente in queste generazioni che imbastiscono provenienze dal fumetto e dal mondo dei writer e dei graffiti giocati su registri del grottesco e humor nero sono evidenti nei vecchi attrezzi di cucina reinventati da ATEZ mentre attingono ad una memoria da ex voto le forme raffinate di Margherita Paoletti che includono tasselli di eventi e dettagli vissuti realmente durante la residenza. Altrettanto ineccepibili gli studi calligrafici basati su linee realizzate su carta di diverse dimensioni della ravennate Valentina Fussi, presentati a poca distanza dai disegni inquietanti e ibridi di Arianna Zama.

Straordinari infine i lavori del fiorentino Roberto Bergognoli che sperimenta nel suo lavoro creativo il dialogo con diverse Intelligenze Artificiali, interrogate con metodologie e input progettati dall’artista secondo processi differenti. Dal lavoro intercorso col sistema Syntesia, su cui è stato caricato un testo con domande e risposte legate al mondo della scuola, l’intelligenza artificiale – generalmente utilizzata a scopi commerciali – ha fornito un proseguimento ipotetico di domande e risposte. L’artista ha quindi utilizzato questo dialogo surreale – fatto di domande e risposte coerenti ma anche sorprendenti quando creano scarti rispetto alla prevedibilità o ai nessi logici – nel montaggio di un video in ambiente scolastico in cui anche le immagini pulite, paradossalmente perfette, amplificano un gioco continuo di piccoli ma sensibili scarti.

Roberto Bergognoli Equidistanze
Video di Roberto Bergognoli creato con l’IA

Una seconda parte del lavoro si è basata su un altro tipo di Intelligenza artificiale dove l’artista ha estrapolato le stesse immagini del sistema relative a concetti reali di gruppo come “gregge”: le immagini estrapolate, montate su superfici metalliche, risultano patterns sconvolgenti. Questo tipo di indagine è stato infine sperimentato dall’artista anche sul sistema open source GPT-3 dove la relazione con l’intelligenza artificiale ha permesso di creare dialoghi, racconti e simulazioni in cui la macchina ha restituito la rielaborazione o la continuazione di testi inventati o di testi filosofici esistenti in modo paradossale ma anche coerente, alternando risposte logiche tratte dagli archivi caricati ma anche improvvisazioni da parte della macchina, quando l’intelligenza non aveva fonti.

Da questi lavori – quasi un proseguimento della tecnica cut-up di William Burroughs – c’è veramente da aspettarsi molto per la creatività del futuro.

Salvini avverte il Pd: «Anche gli inglesi credevano di aver già vinto l’Europeo»

Il segretario della Lega fa tappa a Ravenna per sostenere il candidato sindaco Filippo Donati. Comizio in piazza tra le bancarelle di formaggi e salumi, con Pupo e Gino Paoli in sottofondo. L’unico accenno locale al sondaggio sul nome di Lido di Savio

PHOTO 2021 09 24 18 41 09«A Ravenna il Pd pensa che anche se candida a sindaco un ombrellone glielo votano, così come gli inglesi credevano di aver già vinto l’Europeo di calcio perché giocavano a Wembley…». Matteo Salvini va a pescare dal recente trionfo azzurro per mettere in guardia il centrosinistra dal contropiede di Filippo Donati, l’albergatore 60enne che si candida a primo cittadino con l’appoggio di Lega e Fratelli d’Italia. Il segretario nazionale del Carroccio è stato in piazza del Popolo nel tardo pomeriggio di oggi, 24 settembre, nel suo tour elettorale tra le città che vanno al voto per le Amministrative del 3-4 ottobre.

IMG 4143Ad ascoltare il leader nazionale, ex ministro dell’Interno, c’era qualche centinaio di persone. Un piccolo palco alto una trentina di centimetri a ridosso del Caffè Nazionale, nell’aria la musica di una playlist rigorosamente italiana – compreso il nemico Fedez – e gli odori di caciotte e salami dalle bancarelle di Bell’Italia, il mercato dei prodotti tipici locali italiani di Confesercenti. Inizio con mezz’ora di ritardo sulla tabella di marcia che è servita alle forze dell’ordine per allontanare qualche contestatore, “Su di noi” di Pupo ad accoglierlo quando arriva, venti minuti di comizio senza mai cedere la parola a Donati, “Musica leggerissima” sui saluti, raffica di selfie finale con i fan e via verso Cesenatico.

IMG 4129Pochissimi gli accenni a temi davvero locali, molto più concreti i tentati di trascinare temi nazionali nella contesa locale. Il no al ritorno della legge Fornero, il no al reddito di cittadinanza ché ingrassa i fannulloni e impedisce agli imprenditori di trovare lavoratori, la gioia per la riduzione del costo dei tamponi con cui ottenere un green pass senza vaccinazione. Un solo suggerimento al suo esponente: «Serve un assessorato alla disabilità perché bisogna abbattere le barriere architettoniche a Ravenna e in tutta Italia».

L’unico accenno territoriale è, ancora una volta, al sondaggio del comune per il nome da apporre sui cartelli turistici (quelli marroni) di Lido di Savio. Bologna Mare o Bologna Marittima? «Ma noi siamo ravennati», dice il segretario della Lega in Romagna, Jacopo Morrone nato a Forlì.

IMG 4136Per sentir parlare di temi locali bisognava esser presenti prima di Salvini. Esortato dalle imbeccate del giornalista locale Maurizio Marchesi, un anno fa vicino a essere il candidato sindaco del centrodestra a Faenza, Donati ha mostrato la voce roca di chi è in campagna elettorale e la voglia di chi propone un cambiamento rispetto al governo decennale. In sintesi: la classe dirigente locale pensa a amministrare il potere e non la città, che belli i tempi in cui c’era Corvetta alla presidenza del Ravenna, non solo calcio, volley e basket vanno sostenuti, il nuovo palazzetto non finito è una figuraccia, il c’è tanto da valorizzare per il turismo di Ravenna.

Filippo Baroncini, da Massa Lombarda, campione del mondo Under 23 di ciclismo

Il 21enne ha vinto la prova in linea ai campionati iridati in corso in Belgio

Filippo BaronciniFilippo Baroncini, 21enne clicista di Massa Lombarda, si è laureato oggi (24 settembre) campione del mondo di ciclismo Under 23 ai campionati iridati in corso in Belgio.

Baroncini ha vinto la prova in linea con uno scatto a 5 chilometri dal traguardo, che gli ha permesso di anticipare il resto dei corridori. Secondo posto per l’eritreo Girmay a 2″, che ha regolato il gruppo dei migliori.

Lacrime di gioia all’arrivo per il ciclista ravennate, che a 60 km dall’arrivo era rimasto coinvolto in una caduta mentre si trovava nella pancia del gruppo. «Una vittoria che è il sogno della mia vita», ha dichiarato alla Rai al termine della gara, con il respiro ancora rotto dalla fatica e dall’emozione.

In questa stagione Baroncini aveva già vinto il titolo nazionale a cronometro e conquistato la medaglia d’argento agli Europei Under 23, mentre ha firmato il suo primo contratto da professionista con il team Trek-Segafredo, che annovera tra le sue punte di diamante campioni come Vincenzo Nibali e Giulio Ciccone.

Test salivari nelle scuole, in provincia di Ravenna scelto l’istituto Randi

Si paritrà il 30 settembre, su base volontaria

Scuola RandiPrende il via in Emilia-Romagna la campagna nazionale di screening nelle “scuole sentinella”, per monitorare su base volontaria, attraverso la raccolta e l’esame di campioni molecolari salivari, la diffusione del virus in ambito scolastico.

A Ravenna si partirà giovedì 30 settembre e il monitoraggio interesserà la primaria e secondaria di 1° grado dell’Istituto comprensivo “Vincenzo Randi”, individuato in accordo tra Azienda sanitaria e Ufficio Scolastico.

Come prevedono le indicazioni ministeriali, gli aspetti organizzativi su frequenza dei test, strumenti di raccolta del campione di saliva, relative istruzioni e modalità di consegna del campione vengono definiti scuola per scuola e comunicati alle famiglie che accetteranno di partecipare al monitoraggio con una specifica informativa.

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