venerdì
22 Agosto 2025

Filippo Baroncini, da Massa Lombarda, campione del mondo Under 23 di ciclismo

Il 21enne ha vinto la prova in linea ai campionati iridati in corso in Belgio

Filippo BaronciniFilippo Baroncini, 21enne clicista di Massa Lombarda, si è laureato oggi (24 settembre) campione del mondo di ciclismo Under 23 ai campionati iridati in corso in Belgio.

Baroncini ha vinto la prova in linea con uno scatto a 5 chilometri dal traguardo, che gli ha permesso di anticipare il resto dei corridori. Secondo posto per l’eritreo Girmay a 2″, che ha regolato il gruppo dei migliori.

Lacrime di gioia all’arrivo per il ciclista ravennate, che a 60 km dall’arrivo era rimasto coinvolto in una caduta mentre si trovava nella pancia del gruppo. «Una vittoria che è il sogno della mia vita», ha dichiarato alla Rai al termine della gara, con il respiro ancora rotto dalla fatica e dall’emozione.

In questa stagione Baroncini aveva già vinto il titolo nazionale a cronometro e conquistato la medaglia d’argento agli Europei Under 23, mentre ha firmato il suo primo contratto da professionista con il team Trek-Segafredo, che annovera tra le sue punte di diamante campioni come Vincenzo Nibali e Giulio Ciccone.

Test salivari nelle scuole, in provincia di Ravenna scelto l’istituto Randi

Si paritrà il 30 settembre, su base volontaria

Scuola RandiPrende il via in Emilia-Romagna la campagna nazionale di screening nelle “scuole sentinella”, per monitorare su base volontaria, attraverso la raccolta e l’esame di campioni molecolari salivari, la diffusione del virus in ambito scolastico.

A Ravenna si partirà giovedì 30 settembre e il monitoraggio interesserà la primaria e secondaria di 1° grado dell’Istituto comprensivo “Vincenzo Randi”, individuato in accordo tra Azienda sanitaria e Ufficio Scolastico.

Come prevedono le indicazioni ministeriali, gli aspetti organizzativi su frequenza dei test, strumenti di raccolta del campione di saliva, relative istruzioni e modalità di consegna del campione vengono definiti scuola per scuola e comunicati alle famiglie che accetteranno di partecipare al monitoraggio con una specifica informativa.

Storico taglio del nastro al porto: cominciano i lavori per il nuovo “Hub”

Nei prossimi quattro anni stimati investimenti pubblici e privati per 900 milioni di euro. In questa prima fase verranno scavati 5 milioni di metri cubi di sedimenti, per portare i fondali a -12,5 metri

Hub PortoStorico taglio del nastro al porto, nella mattinata di oggi (24 settembre), durante la cerimonia per la consegna delle aree e l’avvio delle attività propedeutiche all’allestimento dei cantieri del progetto “Ravenna Port Hub”.

Dopo la firma, il 5 novembre scorso, del contratto di affidamento della progettazione esecutiva e di realizzazione dei lavori del progetto, la giornata di oggi segna l’inizio di una serie di attività fondamentali per il cosiddetto Hub.

Grazie agli interventi previsti in questa prima fase del progetto – di approfondimento dei fondali, di ammodernamento degli impianti, di realizzazione di nuove banchine e di nuove aree logistiche –  che insieme agli altri progetti in corso nei prossimi quattro anni vedranno investimenti pubblici e privati per 900 milioni di euro, lo scalo di Ravenna si candida a diventare «l’Hub commerciale più importante in Adriatico», si legge in una nota dell’Autorità Portuale.

Il progetto è composto di due fasi. La prima, del valore complessivo di 235 milioni euro –  finanziati da  Cipe, Banca Europea degli Investimenti, Unione Europea (Innovation and Networks  Executive  Agency) e dalla stessa Autorità di Sistema Portuale – consistono nell’escavo di 5 milioni di metri cubi di sedimenti, per approfondire i fondali del porto sino a -12,5 metri, nel rifacimento del primo lotto di banchine esistenti (per oltre 6,5 km) per adeguarle ai nuovi fondali e nella realizzazione di una nuova banchina della lunghezza di oltre un chilometro in Penisola Trattaroli a  servizio di una nuova area portuale da destinarsi principalmente a Terminal Container.

La seconda fase del progetto, del valore complessivo di 230 milioni, interamente finanziati con risorse derivanti dal Fondo Infrastrutture del Ministero e da risorse derivanti dal Pnrr, oltre che da risorse della stessa Autorità, prevede l’adeguamento di ulteriori banchine, l’approfondimento dei fondali a -14,50 metri e la realizzazione di un impianto di trattamento dei materiali risultanti dall’escavo.

Il progetto definitivo è stato redatto e «dopo aver ottenuto le relative autorizzazioni ambientali, sarà posto a bando di gara», scrivono da Ap.

Il 5 novembre scorso in prefettura a Ravenna è stato sottoscritto il contratto per la realizzazione degli interventi previsti nella prima fase, tra Autorità di Sistema Portuale e il  general contractor che nel giugno 2020 si è aggiudicato l’appalto: il raggruppamento temporaneo d’Imprese con mandataria il Consorzio Stabile Grandi Lavori S.c.r.l.  – del quale è socio maggioritario e di riferimento la Rcm Costruzioni del Gruppo Rainone  – e mandante Dredging International n.v.

Bollettino Covid: 39 nuovi contagi, ancora un ricoverato in Rianimazione

In tutta le regione due decessi, nessuno nella provincia di Ravenna

Per il territorio provinciale di Ravenna oggi, 24 settembre, si sono registrati 39 casi di coronavirus: si tratta di 26 asintomatici e 13 sintomatici; 37 in isolamento domiciliare e 2 ricoverati. I tamponi eseguiti sono stati 1630. Oggi la Regione non ha comunicato decessi in provincia di Ravenna. Sono state comunicate 22 guarigioni. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel Ravennate sono 33.209.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 421.975 casi di positività, 327 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.511 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,1%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,2 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 77 nuovi casi, seguita da Bologna (55) e Parma (53); poi Ravenna (39), Reggio Emilia (25), Rimini (23) e Piacenza (20). Quindi, Forlì (18), Cesena (9), Ferrara (7) e, infine, il Circondario Imolese con 1 solo caso.

S registrano due decessi: uno nella provincia di Modena (una donna di 57 anni); uno nella provincia di Ferrara (un uomo di 61 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.453.

In calo, rispetto a ieri, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: 45 (-4); 392 quelli negli altri reparti Covid (+5). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (+1); 4 a Parma (-1); 2 a Reggio Emilia (+1); 5 a Modena (-3); 14 a Bologna (-2); 3 a Imola (invariato); 5 a Ferrara (-1); 1 a Ravenna (invariato); 2 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato); 5 a Rimini (+1).

Giochi di società: un torneo all’Inferno con Dante e il festival Zuga Zuga

Il 26 settembre alla Classense la sfida con le carte del titolo dedicato al Sommo Poeta, il 2 ottobre al centro Ricreazioni invece una giornata tra educazione e divertimento

Comedia Dante Gioco 1In occasione dell’apertura della mostra “Dante, un’epopea pop”, la biblioteca Classense di Ravenna organizza un torneo del nuovo gioco di società “Comedia-Inferno” che R&D aveva raccontato nei mesi scorsi.

I giocatori si scontreranno nel chiostro della biblioteca domenica 26 settembre dalle 16 alle 19: tutti possono partecipare, dai 10 ai 99 anni. I creatori del gioco accompagneranno i partecipanti durante la partita e non sarà necessario avervi giocato in precedenza. Si giocherà a ogni turno contro altri tre giocatori e il giocatore che alla fine dei quattro turni avrà totalizzato il punteggio più alto vincerà il premio messo in palio.

L’iscrizione è gratuita e obbligatoria scrivendo a segreteriaclas@classense.ra.it o chiamando al numero 0544.482119. È necessario essere muniti di Green Pass. In caso di maltempo il torneo si svolgerà alla biblioteca Holden. Per informazioni: https://www.classense.ra.it/giocoinferno/.

E sempre in tema di giochi da tavolo e educazione ludica, il 2 ottobre è in programma a Ravvenna la prima edizione di Zuga Zuga, il festival del Gioco e dell’Educazione, ideato e organizzato dalla cooperativa La Pieve di Ravenna. L’iniziativa è dedicata a tutte le famiglie, agli insegnanti e agli educatori che vogliono approfondire il connubio tra giochi da tavolo, educazione, inclusione e cultura. Appuntamento nel complesso RicreAzioni di via Don Carlo Sala 7

Il programma della giornata è diviso in due parti: il mattino, dalle 8.30 alle 12.30 è dedicato alla formazione con la conferenza-dibattito “Il gioco da tavolo in contesti educativi: i progetti di Educatori Ludici e l’anteprima della nuova edizione del libro Tuttingioco” a cura di Gabriele Mari e Christian Rivalta de La Pieve; il pomeriggio, invece, è dedicato al gioco. Dalle 14 alle 20 si può giocare liberamente nei molti tavoli a disposizione, gestiti dagli ospiti che interverranno alla manifestazione, tutti professionisti del settore ludico educativo.

Il carattere peculiare di Zuga Zuga è l’inclusione e gli organizzatori invitano tutti, bambini, ragazzi, adulti, famiglie, giocatori abituali e semplici curiosi a partecipare e a divertirsi insieme.

Partecipare è gratuito, ma è necessaria la prenotazione scrivendo a centrostampadiurno@cooplapieve.it o chiamando il 342.4249506. Per accedere è obbligatorio avere il Green Pass. Per chi fosse interessato, dalle 12.30 alle 14, è possibile pranzare presso RicreAzioni dove verrà organizzato un pranzo comunitario su prenotazione.

La manifestazione è organizzata dalla cooperativa sociale La Pieve in collaborazione con Educatori Ludici ed è frutto del successo della campagna di crowdfunding lanciata su IdeaGinger.it con il supporto di BCC Banca di Credito Cooperativo.

Censimento popolazione e abitazioni: coinvolte 4.400 famiglie nel capoluogo

I funzionari Istat stanno inviando le comunicazioni ai nuclei selezionati per i campioni

Ravenna è uno dei Comuni italilani individuati dall’Istat per effettuare il cosiddetto “Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni”, che interesserà due campioni di famiglie nell’ultimo trimestre del 2021.

Già dallo scorso anno Istat ha deciso di fare riferimento ad un nuovo modello di rilevazione, che sostituisce i censimenti generali effettuati su tutta la popolazione e che avevano cadenza decennale (l’ultimo si è svolto nel 2011).

La metodologia statistica, prevista a partire dal 2018, è caratterizza dall’esecuzione di due indagini campionarie annuali (una detta da Lista e l’altra detta Areale), che si svolgeranno da ottobre a dicembre, coinvolgendo complessivamente circa 4.400 famiglie ravennati, distribuite in diverse zone del territorio comunale e selezionate dall’Istat.

RILEVAZIONE DA LISTA

La rilevazione da Lista interessa alcune famiglie all’interno dei comuni selezionati per l’indagine. I dati sono acquisiti grazie alla compilazione di un questionario digitale, che può essere restituito attraverso canali differenti.

La rilevazione da lista inizierà a partire dal 4 ottobre ed ha l’obiettivo di verificare le informazioni riguardanti la composizione delle famiglie, titoli di studio, occupazione, mobilità ecc. e punta prevalentemente sull’auto-compilazione di un questionario on line da parte delle famiglie.

A Ravenna l’indagine da lista coinvolgerà 3.428 famiglie che proprio in questi giorni stanno ricevendo le lettere personalizzate con cui Istat le invita a compilare il questionario via web e fornisce le relative istruzioni.

Si tratta di una breve serie di domande – tempo stimato per le risposte circa 10 minuti – a cui le famiglie campione devono però obbligatoriamente rispondere: per questo, a partire da una certa data scatterà una fase di sollecito con l’invio di lettere, da parte dell’Istat, a quanti non avranno ancora risposto.

Infine, dall’8 novembre, le famiglie che ancora non avranno risposto autonomamente, riceveranno la visita dei rilevatori incaricati dal Comune di Ravenna.

RILEVAZIONE AREALE

La rilevazione Areale interessa tutte le persone e le abitazioni delle aree da censire. Le famiglie possono essere intervistate presso la propria abitazione da un rilevatore, che ha con sé un tablet su cui registra le risposte; oppure, sempre in presenza del rilevatore, compilare autonomamente il questionario sul tablet. In alternativa le famiglie possono recarsi presso i Centri Comunali di Rilevazione (CCR) per un’intervista faccia a faccia o per compilare autonomamente il questionario con il supporto di un operatore o rilevatore.

La Rilevazione per area ha prevalentemente lo scopo di verificare la popolazione dimorante abitualmente nelle aree campionate da Istat e di rilevare nelle medesime zone gli indirizzi, gli edifici e le abitazioni non occupate.

A questo scopo, dall’1 al 13 ottobre i rilevatori incaricati, muniti di tesserino di riconoscimento, provvederanno ad effettuare sopralluoghi all’esterno degli edifici delle zone assegnate e a lasciare un avviso agli interessati per fissare un appuntamento.

Dal 14 ottobre al 18 novembre si passerà alla fase di intervista in cui verranno coinvolte circa mille famiglie ravennati, residenti nelle zone già perlustrate dai rilevatori.

L’intervista verrà effettuata dal rilevatore mediante la modalità classica del contatto “porta-a-porta”, nell’abitazione delle famiglie campionate, con l’ausilio di un computer portatile, senza questionario cartaceo.

Le famiglie interessate potranno chiedere informazioni contattando il Numero Verde Istat 800-188802 oppure l’Ufficio Comunale di Censimento 0544-482803-482809-482805 o statistica@comune.ra.it.

Letture, yoga, mostre, lezioni di riparazione bici e sport: la Farini Social Week

Dal 25 settembre al 3 ottobre una serie di iniziative pensate dai cittadini per animare vari luoghi del quartiere tra Rocca Brancaleone e Museo Mar

Torna anche quest’anno la Farini Social Week, una settimana di animazione di vario genere al quartiere della stazione sviluppato attorno a viale Farini. La quinta edizione della rassegna si svolgerà da sabato 25 settembre a domenica 3 ottobre in vari luoghi.

Iniziative, eventi, laboratori e mostre per grandi e bambini realizzati da Cittattiva per conoscere, far conoscere, animare e vivere in armonia il quartiere che si estende tra la Rocca Brancaleone e il Museo d’Arte della città, tra la stazione ferroviaria e via Diaz.

Momenti di sensibilizzazione ambientale, spettacoli di burattini, lezioni di yoga, mercato dei contadini, lezioni di manutenzione per le bici e altro ancora (qui il programma dettagliato scaricabile in pdf). E per l’ultimo giorno di festa, domenica 3 ottobre, torna anche SportinRocca: nell’antica fortificazione veneziana si daranno appuntamento sportivi e amanti della vita all’aria aperta, per una giornata al parco in compagnia di tante organizzazioni e associazioni sportive che hanno collaborato con RoccaLab per diffondere uno stile di vita sano e attivo.

La Farini Social Week è un esperimento di collaborazione consolidato negli anni. Sono gli stessi cittadini a essersi attivati per la realizzazione degli eventi poiché lo spirito dell’iniziativa risiede nella cittadinanza attiva e nella collaborazione, ora più che mai. Conoscersi tra vicini di casa e di quartiere, instaurare relazioni e connessioni tra il quartiere e la città, stare insieme, organizzare attività, prendersi cura degli spazi, sono alcune delle azioni che, messe in pratica quotidianamente, possono aumentare la qualità della vita all’interno di un quartiere e di una città tutta.

In ottemperanza alle norme sanitarie attualmente in vigore, l’accesso alle iniziative sarà regolato in conformità alle disposizioni ministeriali e laddove necessario alcuni eventi avranno posti numerati e necessità di green pass. Per ogni evento saranno comunicate le modalità di partecipazione. Info: cittattiva@comune.ra.it

Calcio, ex ippodromo inadeguato: i giovani del Ravenna “scappano”. La protesta

In una lettera dei genitori a società, sindaco e assessore tutti i limiti strutturali che da sempre rallentano il rilancio del vivaio

Ex IppodromoIl calcio giovanile, a Ravenna, non è mai riuscito a decollare. Perlomeno nella prima squadra della città, il Ravenna Fc, che non ha mai dato l’impressione di mettere il vivaio davvero al centro del progetto (avendo come priorità la prima squadra, ora retrocessa in D). Per questioni economiche, certo, ma in primis anche strutturali che non si possono imputare (solo) al club. E qui entra in ballo anche il Comune, che non è stato in grado di rilanciare l’ex ippodromo come nelle intenzioni. I campi da calcio, infatti, nonostante gli investimenti, restano di livello amatoriale e piuttosto che investire sul tanto bramato sintetico, l’Amministrazione ha preferito sbandierare (e finanziare) il progetto del bike park all’ex ippodromo, che non toglierà spazio al calcio – assicurano – ma che di fatto ne ha ulteriormente frenato gli entusiasmi.

Tanto che da quest’anno – dopo esserci ritornate tutte solo nel 2018 – molte annate del settore giovanile del Ravenna Fc hanno abbandonato l’ex ippodromo e la società ha preferito farle allenare su altri campi del territorio, anche in “affitto” presso altre società.

D’altronde l’ex ippodromo per diventare davvero la casa del Ravenna calcio avrebbe bisogno di ben altri investimenti: spogliatoi aggiuntivi, magazzini, campi appunto in sintetico, ormai presenti ovunque tranne che a Ravenna (fatta eccezione per il Classe; gli ultimi esempi sono Lugo e Faenza, ma in Emilia-Romagna non c’è società professionistica a esserne sprovvista).

Noi ne parlavamo già in un editoriale di tre anni fa, ma di tutto questo parla ora una lettera che un gruppo di genitori ha deciso di inviare alla società e – soprattutto – al sindaco Michele de Pascale e all’assessore allo Sport Roberto Fagnani, entrambi “uscenti” ed entrambi ricandidati (il primo ancora come sindaco, il secondo come consigliere) alle prossime amministrative del 3 e 4 ottobre.

«Siamo un gruppo abbastanza numeroso di genitori alquanto delusi e preoccupati perché dopo diversi anni (almeno quattro/cinque) speriamo sempre che i nostri ragazzi del settore giovanile del Rfc possano allenarsi e giocare in centri sportivi di qualità e facilmente raggiungibili – si legge nella lettera -. Purtroppo i campi che di anno in anno ci sono stati proposti sono stati San Pietro in Vincoli, San Zaccaria, Porto Corsini, Lido Adriano, eccetera. Insomma, un vero e proprio peregrinare per i campi del territorio (sia per gli allenamenti che per le partite) e l’illusione di riuscire ad allenarsi alla Darsena di città è durata solo un paio d’anni, dopo di che il campo è risultato non idoneo alla pratica del calcio. Questo significa che per tre-quattro volte alla settimana, più la partita disputata in casa (la trasferta non la mettiamo in conto) le famiglie devono gestire spostamenti complicati da organizzare perché ovviamente ci sono impegni lavorativi da parte dei genitori, i ragazzi ancora non sono automuniti e la linea dell’autobus ad esempio per San Zaccaria risulta impraticabile a causa della scomodità logistica sia del percorso che delle fermate. Sinceramente speravamo in qualcosa di più e siamo a sottoporvi alcune considerazioni e domande sul settore giovanile».

«Da sempre – continua la lettera – si parla di considerare il settore giovanile centrale nell’economia e nel progetto del calcio a Ravenna, ma per chi lo vive direttamente la sensazione è che questo processo vada oltremodo a rilento. Ottima era stata la scelta di concentrarsi sulla Darsena, potenzialmente un polo da settore giovanile di serie A, per gli spazi e la location centrale in città, dove sono stati preparati e recintati un buon numero di campi e rifatti gli spogliatoi, ma al momento è veramente difficile allenarsi, con campi sconnessi che rendono impossibili allenamenti tecnici di qualità e fonte anche di infortuni. Siamo pertanto a chiedere se sono in programma stanziamenti per l’adeguamento delle strutture calcistiche in Darsena a livello comunale o societario. La cosa più urgente sarebbe quella di dotarsi di un paio di campi in sintetico, che ormai utilizzano anche moltissime realtà minori, per consentire ai nostri ragazzi di allenarsi dignitosamente e con qualità.
È da anni che si parla di questo bellissimo progetto e auspichiamo che possa essere fattibile con l’impegno e la volontà dei soggetti coinvolti. Per concludere crediamo che sia giusto e corretto mettere ora in campo tutte le risorse economiche a livello societario e comunale per portarlo a termine, o quantomeno avanzarlo sostanzialmente, e dotare il settore giovanile di una struttura funzionale e al passo con i tempi. Come genitori ci sentiamo in obbligo di sollecitare a tenere un occhio di riguardo per le strutture e l’organizzazione tecnica del settore giovanile, che per una realtà come Ravenna dovrebbe essere veramente centrale e vivaio di ragazzi preparati, magari per la prima squadra e/o per monetizzare cessioni. Ma al di là di queste osservazioni la cosa più importante è che questi ragazzi possano avere la possibilità di dedicarsi alla loro passione sportiva senza impedimenti, coniugando lo sport con la scuola ed attirando a sé altri ragazzi con la stessa passione per il calcio».

Chiuso da febbraio 2020, riapre ristrutturato il cinema Gulliver di Alfonsine

Dopo l’inaugurazione, parte la programmazione, a cura del circolo Arci

Foto Gulliver Esterno Set21 1Dopo la chiusura di fine febbraio 2020 e i lavori di ristrutturazione, sabato 18 settembre il cinema Gulliver ha riaperto, con il concerto della Banda Filarmonica Comunale “Ludovico Ariosto” – Città di Ferrara. Da oggi, venerdì 24 settembre, riprende poi la programmazione a cura di Arci Gulliver, con il film Qui rido io, di Mario Martone.

Il cinema Gulliver, con le sue poltrone di velluto rosso, ha accompagnato generazioni di alfonsinesi nel mondo dello spettacolo per oltre trent’anni, e i il periodo di chiusura imposto per contrastare la diffusione del virus Covid-19 è risultato essere un’opportunità per rimettere mano a questa sala storica, forte della sua qualifica di sala d’essai. Un titolo importante, che testimonia la qualità dei film proiettati e che deve sottostare a determinati parametri quali il numero minimo di serate dedicate ai film d’essai e la programmazione di una rassegna con titoli d’eccellenza.

Servizi doganali a rischio al porto? I sindacati: «Organico carente, ora assunzioni»

Preoccupa la situazione all’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Ravenna

Agenzia Delle DoganeNonostante i numerosi allarmi sul tema della carenza di organico all’interno dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Ravenna lanciati da Fp Cgil, Cisl FP e Uil Pa, nessuna risposta concreta è giunta per risolvere la situazione.

«Al momento – fanno sapere infatti i sindacati – siamo ancora in attesa di un riscontro, mentre nel recente passato il tema è stato oggetto di incontri istituzionali con tutti gli attori locali e regionali interessati a mantenere saldo il presidio doganale ravennate, grazie all’impegno profuso dal sindaco e presidente della Provincia di Ravenna».

I sindacati tengono a porre all’attenzione di tutti i soggetti coinvolti nelle attività portuali e nel loro indotto l’evidenza che «le problematiche conseguenti alla mancanza d’organico, porteranno inevitabilmente a non poter garantire continuità nell’erogazione dei servizi». Per esempio, sottolineano le sigle della Pubblica amministrazione, «difficilmente si riuscirà a garantire il rispetto dei termini connessi alle procedure di sdoganamento, alla verifica delle merci, alle procedure di accertamento e di controllo nel settore delle accise, agli orari di apertura al pubblico».

«Al momento – spiegano i sindacati – dalla Direzione interregionale arrivano solo notizie riguardanti dati e statistiche sulle scoperture d’organico degli uffici del territorio dell’Emilia-Romagna, senza tuttavia una verifica precisa sui carichi di lavoro e sulla qualità e quantità dei servizi offerti dalle singole sedi territoriali».

«Si tratta di un problema in prospettiva futura per l’ufficio di Ravenna in relazione allo sviluppo dell’Hub portuale. Per questo motivo abbiamo chiesto nuovamente al sindaco di Ravenna di intervenire in tutte le sedi, come già ha fatto in precedenza, per sostenere la nostra azione nell’interesse della comunità». In questo contesto, proseguono Fp Cgil, Cisl Fp e UilPa, «le azioni politiche intraprese in altri territori – si ricordano in Liguria, Piemonte e Lazio – sembrano avere la meglio quando si tratta di garantire nuove assunzioni attraverso bandi di concorso a loro riservati».

Ma il dato più preoccupante, sottolineano ancora le tre sigle, «è quello che arriverà nei primi mesi del 2022, quando l’UDM si ritroverà con meno di 60 unità di ruolo in servizio, di cui una parte impegnata stabilmente presso i presidi di fabbrica, con una conseguente carenza di almeno 30 lavoratori».

«In questo senso – concludono i sindacati – se si vogliono sostenere i servizi e gli investimenti come il prossimo Hub terminal crociere, sarebbe auspicabile fare fronte comune per favorire l’attivazione di percorsi destinati ad incrementare la dotazione organica della struttura, garantendo la salvaguardia della piena operatività territoriale».

Dopo il pranzo con Maria Elena Boschi (FOTO), per De Pascale in arrivo anche Renzi

L’ex premier invitato dalla lista renziana Ravenna in Campo

Dopo il pranzo elettorale alla Campaza con l’ex ministro Maria Elena Boschi (vedi fotogallery qui sopra), i renziani di Ravenna in Campo (una delle otto liste a sostegno del candidato sindaco di centrosinistra Michele de Pascale) si apprestano a ospitare proprio il leader di Italia Viva, l’ex premier Matteo Renzi.

L’appuntamento, non ancora ufficializzato, è per il 27 settembre, quando attorno alle 13 presenterà il suo libro al Bbk di Punta Marina per poi proseguire il tour ravennate visitando la neonata Casa Dante, in centro.

Ravenna in Campo vede come capolista l’assessore uscente, anche lui renziano, Roberto Fagnani e tra i candidati anche Silvia Sirri, responsabile locale di Italia Viva.

Il mito di Faust rivive per tre sere all’Alighieri con la Trilogia d’Autunno

Con la regia di Luca Micheletti e un’anteprima alla basilica di San Francesco. Dall’1 al 3 ottobre

Faust RapsodiaUna mappa dell’anima e una storia che nessuno finirà mai di raccontare: è questo, nelle parole del regista Luca Micheletti, il mito di Faust, la cui ultima incarnazione, che combina versi di Goethe e musiche di Robert Schumann, sarà in scena al Teatro Alighieri di Ravenna.

Venerdì 1 ottobre debutta infatti Faust rapsodia (repliche 2 e 3 ottobre), seconda del trittico di prime – dopo Dante Metànoia di e con Sergei Polunin e in attesa di Paradiso XXXIII di e con Elio Germano e Teho Teardo, dall’11 al 13 ottobre – che sta guidando la Trilogia d’Autunno tra i linguaggi della danza, della musica e della parola per coronare la dedica a Dante della XXXII edizione di Ravenna Festival.

Il viaggio di Faust e del suo diabolico compagno è affidato alla regia di Micheletti e alla direzione musicale di Antonio Greco, sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e del Coro Cherubini.

Si dividono i panni di Faust il baritono Vito Priante e l’attore Edoardo Siravo; a Margherita darà corpo e voce il soprano Elisa Balbo; il basso Riccardo Zanellato e l’attore Roberto Latini sono invece il doppio volto di Mefistofele.

Le tre serate si aprono nella Basilica di S. Francesco, alle 19.30, con Quanto in femmina foco d’amor, breve azione scenica sulle figure femminili della Commedia, accessibile con lo stesso biglietto di Faust rapsodia e precedente l’appuntamento delle 21 a teatro, dove la platea accoglie l’orchestra per garantirne il distanziamento e il pubblico occupa palchi, galleria e loggione.

Info e prevendite 0544 249244 www.ravennafestival.org

Biglietti da 20 a 40 euro, under 18 5 euro.

Sottotitoli e trama del libretto sono disponibili in diretta su smartphone e tablet con l’app gratuita Lyri.

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