lunedì
25 Agosto 2025

Il nuovo documentario di Yuri Ancarani in gara alla Mostra del cinema di Venezia

“Atlantide” racconta la realtà parallela della città lagunare, attraverso gli occhi dei giovani sui barchini

Yuri Ancarani
Yuri Ancarani

Riflettori puntati oggi sulla produzione cinematografica dell’Emilia-Romagna alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con la proiezione di Atlantide, del ravennate Yuri Ancarani, documentario  in gara nella Selezione Ufficiale Orizzonti.

Per la prima volta, dall’istituzione del Fondo Audiovisivo dell’Emilia-Romagna, è in concorso al Lido, in una delle sezioni principali, una produzione sostenuta dalla Regione.

Ancarani Atlantide
Un fotogramma da Atlantide

Il documentario è prodotto da Dugong Films, Luxbox, in collaborazione con Unbranded Pictures (US) e con il supporto di Rai Cinema. L’opera è stata realizzata dopo una lunga e intensa presenza nella città lagunare e nelle sue isole, raccontando in modo straordinario la realtà parallela della Venezia turistica, attraverso gli occhi di adolescenti e giovani che ci vivono e i mezzi con cui si muovono e si relazionano: i barchini.

Il regista ravennate prosegue così il suo percorso in importanti manifestazioni internazionali, confermando l’originalità del suo progetto. “Atlantide” proprio un anno fa ha infatti vinto l’Eurimages Lab Project Award, sezione principale dei KVIFF Eastern Promises Industry Days, noto appuntamento riservato ai progetti di produzione e sviluppo cinematografici e ambito trampolino di lancio per le principali manifestazioni internazionali.

«Casa della Salute in zona Poggi? È a 3 km dalla darsena dove vivono i più anziani»

Grandi (Viva Ravenna) non condivide l’annuncio del sindaco: «Non hanno nemmeno coinvolto il consiglio territoriale»

Parco Cesarea Ravenna occuperà 9 ettariIl sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha annunciato la volontà di realizzare una casa della salute nel parco Cesarea in costruzione. Si tratta di una sorta di mini ospedale che più volte il primo cittadino aveva immaginato da collocarsi in darsena. La scelta della posizione ha sollevato i dubbi di Nicola Grandi, candidato nella lista di Filippo Donati.

«La Darsena vive le situazioni di disagio e difficoltà che impattano con l’aspetto sanitario nella sua area abitata da persone di età più elevata, quella compresa fra le vie Trieste e Tommaso Gulli, ma l’amministrazione propone di realizzare la casa della salute in zona Poggi, area che appartiene al  territorio Darsena solo nominalmente e geograficamente per come le circoscrizioni sono divise da sempre. Lo sa il sindaco uscente che la via dei Poggi dista da via Gulli oltre tre chilometri ? E che raggiungerla per un residente della Darsena non è certamente agevole?».

Grandi lamenta anche il poco coinvolgimento degli organi territoriali: «Dall’ottobre del 2020 si annuncia ripetutamente questo intervento ma, nella migliore tradizione che ha accompagnato tutta la legislatura ancora in corso, il consiglio territoriale Darsena è stato letteralmente ignorato nella dinamica della scelta. Mi chiedo poi che fine abbia fatto la proposta del centro sociale La Quercia che nel mese di gennaio aveva dato disponibilità per un incontro istituzionale informativo pubblico che chiarisca il progetto e le fasi di realizzazione».

L’assicurazione finale è che se Donati diventerà sindaco continuerà il processo di realizzazione di case della salute «ma coinvolgendo prima di tutto chi nell’area abita, vive e lavora, perché l’autoreferenzialità che in questa giunta a tratti raggiunge livelli imbarazzanti, non deve appartenere a chi governa una città».

Al porto 500 motori elettrici senza istruzioni in italiano: 34mila euro di multa

Controlli sulla merce importata da un’azienda di Forlì

FotoNon avevano le istruzioni in lingua italiana: 588 motori elettrici sottoposti a fermo amministrativo al porto di Ravenna con sospensione dello svincolo doganale. Operazione condotta al terminal container dalla seconda Compagnia della guardia di finanza di Ravenna in collaborazione con l’agenzia delle dogane. Inoltre è emerso che l’importatore non ha mai provveduto all’iscrizione nell’apposito registro delle società che importano e commercializzano apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Soltanto a seguito della verifica dell’avvenuta iscrizione nell’apposito registro e alla predisposizione delle istruzioni in lingua italiana l’importatore ha ricevuto il consenso all’immissione sul mercato. Nel contempo nei confronti dell’importatore italiano, una società forlivese, è stata comminata una sanzione amministrativa in misura ridotta pari a oltre 34mila euro, se pagata entro 60 giorni.

Il festival dell’aquilone parte a Ravenna: due weekend tra parco Teodorico e Darsena

Artevento entrerà poi nel vivo dal 25 settembre a Pinarella

AquiloniLa spiaggia di Pinarella ospiterà dal 25 settembre al 3 ottobre “Artevento Cervia 2021”, il Festival internazionale dell’aquilone.

Riprogrammato eccezionalmente in autunno per effetto della pandemia, il festival dedica la 41esima edizione al 700esimo anniversario della morte di Dante, celebrandolo anche con un aquilone.

Conservando la propria caratura internazionale, con una partecipazione di delegazioni straniere da oltre 15 Paesi, il festival rinnova il proprio format originale contraddistinto dalla più completa rassegna di aquiloni d’arte, giganti, etnici, combattenti, storici, acrobatici e da trazione, nell’ambito del Villaggio del Festival scenografato a sua volta dalle famose installazioni eoliche chiamate “Giardini del Vento”.

In programma Fiera del Vento, mostre, laboratori, dimostrazioni di Kite Aerial Photography (fotografia aerea con aquiloni) e performance di volo acrobatico in balletto a solo, in coppia e in team a cura di Stack Italia, Federazione Italiana di Volo Acrobatico affiliata a Coni.

Il festival quest’anno avrà anche due anteprime a Ravenna: il 4 e 5 settembre, dal mattino al tramonto, al parco Teodorico; l’11 e il 12 settembre in darsena.

Info e programma sul sito artevento.com

 

«Ap modifica i contratti integrativi del personale senza consultare i sindacati»

Cgil, Cisl e Uil proclamano uno sciopero per il 3 settembre per i comportamenti tenuti dalla dirigenza dell’Autorità portuale da diversi mesi

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La sede dell’Autorità portuale di Ravenna sulla banchina sinistra in darsena di città

I sindacati Cgil, Cisl e Uil lamentano scarsa trasparenza e insofferenza della dirigenza dell’Autorità portuale di Ravenna nei confronti delle Rsu e delle organizzazioni sindacali con violazioni contrattuali all’ordine del giorno. Le sigle di settore (Filt, Fit e Uiltrasporti) hanno proclamato per venerdì 3 settembre uno sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ente «perché vogliono che gli accordi sottoscritti siano rispettati».

Secondo i rappresentanti dei lavoratori i rapporti sono tesi da tempo e dall’inizio dell’anno la situazione si è intensificata: «Oramai sono all’ordine del giorno comportamenti che configurano violazioni contrattuali come la mancata o tardiva acquisizione dei pareri delle Rsu, riguardo atti o documentazione per i quali norme e contratti prevedono la consultazione. L’invio tardivo della documentazione in consultazione è diventata la norma. Tali consuetudini impediscono di fatto alla Rsu l’esercizio della propria funzione di rappresentanza. I temi posti all’ordine del giorno dall’alta dirigenza dell’Ente, infatti, da un lato non possono essere discussi con i lavoratori per i tempi imposti, dall’altro, spesso presuppongono una mera presa d’atto da parte dei rappresentanti dei lavoratori, in quanto le decisioni sono già prese e formalizzate».

Daniele Rossi

Una vicenda accaduta a giugno è stata quella che ha segnato l’apice: «L’alta dirigenza ha deciso di modificare unilateralmente il contratto integrativo senza neppure informare la Rsu. Tale modifica riguarda il calcolo dell’elemento variabile della retribuzione per l’anno 2020. La modifica imposta riguarda le assenze e di per sé non rappresenta un’importante penalizzazione della retribuzione delle lavoratrici e dei lavoratori e ne colpisce una esigua minoranza. È invece grave e intollerabile che tale modifica sia stata decisa ed eseguita unilateralmente, inserendo decurtazioni e franchigie non previste dal contratto integrativo che pure era ed è pienamente in vigore. Anche le motivazioni addotte, fondate su principi e precedenti amministrativi non del tutto conferenti, non convincono anche perché risultano poco coerenti rispetto a una normativa italiana ed europea che fornisce una tutela forte e positiva a fattispecie quali maternità, assistenza ai disabili ed esigenze di cura in generale».

Vaccinato il 69 percento degli over 12, in venti giorni aumento di 7 punti

Dati provinciali: da circa un mese si registrano in media trecento nuovi casi tra i comuni ravennati (tutti di variante Delta) e nessuno è Covid-free. Ora i casi attivi sono 621

Vaccini Esp Ravenna
Foto di repertorio

In provincia di Ravenna il 69 percento dei circa 350mila abitanti con più di 12 anni di età (su una popolazione residente di 390mila) ha completato il ciclo vaccinale e un altro 8 percento ha già ricevuto la prima dose. Il dato, fornito dall’Ausl, è aggiornato al 30 agosto. Alla stessa data l’azienda sanitaria in tutta la Romagna aveva a disposizione in magazzino ancora circa 130mila dosi (la metà Pfizer). Al 9 di agosto la percentuale dei ravennati che avevano completato l’immunizzazione era più bassa di sette punti.

Alcuni dati interessanti emergono se si guarda alle fasce di età della popolazione. Prendiamo i più giovani (12-19): alla fine di agosto il 61 percento di loro ha avuto almeno la prima dose, un mese prima era il 42 percento. I cinquantenni invece (50-59 anni) con immunizzazione completata sono passati dal 66 al 73 percento. Risposta invece più entusiasta dai sessantenni: oggi hanno completato il vaccino in 84 su cento e al 2 agosto erano 63.

Come noto, l’Ausl sta ampliando i canali per la distribuzione dei vaccini ai cittadini. Non più solo gli hub fissi operativi da gennaio (a Ravenna città oggi sono al Cmp e all’Esp), ma ora anche camper e cliniche mobili che fanno tappa nelle località della riviera e dove ci si può vaccinare mettendosi in fila senza bisogno di prenotazione (un privilegio concesso anche agli under 19 in qualunque struttura vaccinale). Dal 7 settembre poi anche in farmacia si potrà ricevere il siero.

La maggiore copertura del farmaco sulla popolazione è senza dubbio tra le cause dello scenario sotto controllo per la sanità. In provincia di Ravenna un solo decesso per Covid negli ultimi due mesi (nel bimestre dicembre-gennaio la media è stato di 9 al giorno) e ricoveri ridotti: 85 in tutta la Romagna di cui 8 in terapia intensiva. È invece da attribuire alla diffusione della variante Delta, quella indiana, la circolazione del virus: da circa un mese vengono diagnosticati circa trecento nuovi casi ogni settimana tra i diciotto comuni ravennati. Al 29 agosto i casi attivi, cioè le persone che stanno affrontando la malattia, erano 621 (a metà marzo erano quasi cinquemila) e ogni comune ne ha almeno uno. I test di laboratorio a campione per individuare la variante dicono che in Romagna circola solo la variante Delta da inizio agosto.

I contagi accertati in provincia dal 14 giugno, quando l’Emilia-Romagna è entrata in zona bianca, al 31 agosto sono stati 1.790 (qui i grafici del periodo). Negli stessi 78 giorni del 2020 le nuove positività erano state 402. A quel tempo non circolava la variante Delta, molto più contagiosa. È significativo notare che, nel periodo di zona bianca iniziato il 14 giugno, la percentuale dei sintomatici tra i nuovi positivi è stabilmente sopra al 70 percento ogni settimana. Se consideriamo la media degli ultimi 12 mesi invece questa è al 53 percento. Ultimo dato da segnalare è quello dell’incidenza di nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti: a metà marzo il picco massimo (453), a fine giugno il picco minimo (5), ora attorno a 80.

Scaricato dal Movimento 5 Stelle, il consigliere Maiolini presenta una sua lista

Si tratta della 29esima annunciata. Sosterrà De Pascale nella coalizione di centrosinistra

Maiolini
Maiolini in consiglio comunale a pochi giorni dall’elezione, nel 2016, con Tardi e Guerra della lista Cambierà, che poi ha deciso di lasciare per approdare nel Gruppo Misto

Consigliere comunale uscente (venne eletto nel 2016 con la lista di orientamento grillino Cambierà, per poi passare nel Gruppo Misto), Marco Maiolini è un attivista della prima ora del Movimento 5 Stelle, che lo stesso Movimento però ha scaricato pochi giorni fa, quando ha scelto di certificare invece la lista di Igor Gallonetto, facendolo di fatto fuori.

Ma Maiolini comunica di aver deciso di andare avanti «per portare anche nei prossimi anni in consiglio comunale i valori imprescindibili che mi hanno guidato in questi anni tra cui l’ambiente, il consumo di suolo zero, e la mobilità sostenibile».

MaioliniEcco quindi che proprio in queste ultime ore (la scadenza per la presentazione è il mezzogiorno di sabato 4 settembre) sta raccogliendo le firme necessarie per presentare la propria lista, ribattezzata “Territorio e Ambiente con Maiolini”, sempre nella coalizione di centrosinistra che sostiene il candidato sindaco Michele de Pascale.

Ed è proprio al comitato elettorale di De Pascale, in via Corrado Ricci, che Maiolini con i suoi collaboratori sta raccogliendo le firme, tutti i giorni dalle 10 alle 18.

Si tratta della 29esima lista annunciata per le Amministrative di Ravenna, un vero e proprio record, in attesa dell’ufficialità di sabato.

In piazza anche a Ravenna per le donne afghane

E per denunciare «il fallimento dell’Occidente dopo 20 anni di guerra»

Afghanistan DonneVenerdì 3 settembre dalle 17.30 è in programma una manifestazione in piazza del Popolo a Ravenna “per dare voce e sostegno alle donne afghane e alla resistenza della società civile afghana laica e democratica”.

La manifestazione è promossa da Casa delle donne, Donne in Nero, Udi, Linea Rosa. Aderiscono Fidapa, Femminile Maschile Plurale, Emergency Ravenna, Life Onlus, Amnesty Ravenna.

«Donne, ragazze, bambine che vogliono studiare e lavorare sono le prime vittime dei talebani e del fallimento dell’Occidente che, dopo 20 anni di guerra, scappa e abbandona il popolo afghano ai fondamentalisti – si legge in una nota inviata alla stampa -. Siamo parte di una rete di donne, Associazioni, Onlus italiane per l’accoglienza delle persone a rischio e per il sostegno di chi resta a lottare nel proprio paese».

In piazza a Ravenna ci saranno cartelli, striscioni, interventi e letture.

Trovato morto sulla Romea: «Non fu malore». Camionista indagato per omicidio colposo

Si riaprono le indagini sul decesso del 43enne bolognese Emanuele Petrella

Immagine di repertorio

Era stato ritrovato morto il 7 ottobre in un canale di scolo lungo la statale Romea, in territorio ravennate, dopo alcuni giorni di ricerche. La morte di Emanuele Petrella, tecnico bolognese di 43 anni, era stata inizialmente archiviata come un caso di malore, o al limite un suicidio.

Oggi, invece, quasi un anno dopo, il Carlino Ravenna rivela che la procura ha riaperto il caso, con una persona indagata per omicidio colposo. Si tratta di un camionista serbo di 51 anni, residente nel Padovano, incensurato. Interrogato a luglio dai carabinieri, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Secondo l’accusa avrebbe investito Petrella, mentre si trovava a piedi sulla Romea, senza neppure accorgersene, uccidendolo. Il camionista aveva denunciato alla ditta per cui lavora lo scoppio di un fanalino del camion e sarebbe poi emersa anche un’ammaccatura sul parafango.

Al Mar rivive il “Castello” di Dante con l’installazione di Edoardo Tresoldi – FOTO

Anteprima della. mostra “pop”, è allestita dal 1° settembre al chiostro del museo

In occasione della mostra dantesca Un’Epopea POP che aprirà il 25 settembre al Mar di Ravenna, è stata allestita ieri (1° settembre) al chiostro del museo di via di Roma (dove resterà fino alla fine della mostra, il 9 gennaio) un’installazione di Edoardo Tresoldi.

Tresoldi è l’artista della “Materia Assente” e delle cattedrali in rete metallica, nominato da Forbes nel 2017 tra gli artisti europei under 30 più influenti d’Europa.

Dopo la ricostruzione della Basilica paleocristiana di Siponto, premiata con la Medaglia d’oro all’Architettura Italiana, la grande installazione Etherea negli Stati Uniti per il Coachella Valley Music and Arts Festival e Opera, l’intervento sul Lungomare di Reggio Calabria, l’artista espone a Ravenna Sacral , realizzata nel 2016 e riallestita qui per l’occasione.

Tresoldi è stato scelto dalla curatrice del percorso d’arte contemporanea della mostra, Giorgia Salerno, per rappresentare il tema delle Anime e per reinterpretare idealmente il Castello degli Spiriti Magni di Dante con una grande installazione che permette al pubblico di vivere un luogo immaginifico entrando in pieno dialogo con il paesaggio circostante.

«Un’immagine archetipica – ha dichiarato Edoardo Tresoldi – è in grado di far dialogare passato e presente attraverso un linguaggio costituito da significati che tornano nel tempo. All’interno del chiostro cinquecentesco del Mar, Sacral si presenta come il ricordo di un luogo già incontrato, un’immagine familiare che introduce il visitatore al percorso dantesco».

Orari: dal martedì al sabato dalle 9 alle 18; domenica dalle 10 alle 19. Chiuso il lunedì

I tamponi rapidi restano a pagamento per i maggiori di 12 anni non ancora vaccinati

La Regione conferma la gratuità solo per i minori di 12 anni e per gli esenti dalla vaccinazione Covid

Covid TestDal 1^ settembre sono entrate in vigore alcune novità relative alla gestione dei tamponi nasali antigenici in Emilia-Romagna, che si possono effettuare nelle farmacie convenzionate che hanno aderito al progetto e che portano a un esito dopo una quindicina di minuti.

In sostanza, è confermata la gratuità per i minori di 12 anni e per gli esenti dalla vaccinazione Covid-19. Saranno invece a pagamento per chi non si è ancora vaccinato.

I tamponi rapidi, necessari per ottenere la certificazione verde, rimarranno infatti a carico del servizio sanitario regionale per le persone che non possono ancora vaccinarsi (0-12 anni non compiuti) o in possesso di certificazione di esenzione alla vaccinazione contro il Covid-19, per condizioni mediche che non consentono di ricevere o completare la vaccinazione. Le persone che fanno parte di queste categorie potranno eseguire il test gratuitamente, con distanza temporale tra due test non inferiore a 48 ore.

Confermata fino al 12 settembre la possibilità di effettuare gratuitamente un test rapido al mese anche per le persone con disabilità collaboranti e in grado di indossare la mascherina, per i volontari delle associazioni del Terzo settore che assistono anziani soli o persone con disabilità, per i caregiver familiari che assistono persone anziane o con disabilità e per i farmacisti che erogano il servizio.

Per le persone che ruotano intorno al mondo della scuola e che hanno più di 12 anni – per le quali durante le prime fasi della campagna di vaccinazione era stata garantita la possibilità di fare gratuitamente un test al mese – a partire dal 1^ settembre i test non sono più gratuiti, se queste persone non sono in possesso di esenzione alla vaccinazione.

Si tratta di studenti, genitori e familiari, studenti universitari, personale scolastico e parascolastico, educatori, allenatori, personale dei centri aggregazione giovanile o degli enti di formazione.

Per loro il costo del tampone rapido in farmacia sarà di 8 euro se di età 12-18 anni non compiuti e di 15 euro se maggiorenni.

Per effettuare il test è sufficiente prendere appuntamento con il farmacista, consultando l’elenco delle farmacie aderenti sul sito della Regione Emilia-Romagna.

Covid, 55 nuovi casi a Ravenna. In regione continuano a calare i ricoveri

 

Sono 55 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in 24 ore in provincia di Ravenna (dato aggiornato alle 12 di oggi, 1 settembre). Non si registra nessun nuovo ricovero, né decessi.

IL BOLLETTINO REGIONALE DELL’1 SETTEMBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 412.269 casi di positività, 383 in più rispetto a ieri, su un totale di 30.724 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 1,2%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 546 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 383.164.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 15.733 (-166 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 15.295 (-153), il 97,2% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano due decessi: uno in provincia di Piacenza (un uomo di 94 anni); uno nella provincia di Modena (un uomo di 60 anni). Non si registrano decessi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.371.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 51 (+1 rispetto a ieri), 387 quelli negli altri reparti Covid (-14).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 6 a Parma (+1 rispetto a ieri); 2 a Reggio Emilia (numero invariato rispetto a ieri); 11 a Modena ((+1 rispetto a ieri); 13 a Bologna (invariato); 1 a Imola (invariato); 6 a Ferrara (-1 rispetto a ieri); 1 a Ravenna (invariato); 2 a Cesena (invariato); 6 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Forlì (come ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 25.501 a Piacenza (+16 rispetto a ieri, di cui 6 sintomatici), 31.078 a Parma (+35, di cui 11 sintomatici), 49.862  a Reggio Emilia (+60, di cui 43 sintomatici), 69.619 a Modena (+25, di cui 17 sintomatici), 86.724 a Bologna (+58, di cui 41 sintomatici), 13.234 casi a Imola (+10, di cui 6 sintomatici), 24.985 a Ferrara (+19 di cui 10 sintomatici ), 32.363 a Ravenna (+55, di cui 37 sintomatici), 18.010 a Forlì (+20, di cui 17 sintomatici), 20.901 a Cesena (+12, di cui 5 sintomatici) e 39.992 a Rimini (+73, di cui 52 sintomatici).

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